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Ghiotto: "Stupito dalle cose da sviluppare che mi ha affidato la Williams!"

Il pilota italiano al debutto in Formula 1 con la FW40 è stato quello che ha percorso più giri senza errori: "E' stata un'esperienza bellissima. Sono stato colpito più dall'aerodinamica che dal motore. Spero di meritare altre chiamate dalla Williams".

Luca Ghiotto, Williams FW40

Luca Ghiotto, Williams FW40

Zak Mauger / Motorsport Images

E’ stato il maratoneta di giornata: centosessanta giri, tutti con gomme soft ed un programma di lavoro da driver esperto. In realtà alla guida della Williams c’era Luca Ghiotto, e quello di oggi è stato il suo primo test al volante di una monoposto di Formula 1.

Luca ha stupito, anche se la classifica dei tempi lo vede "solo" undicesimo. Il suo è stato un lavoro oscuro, senza possibilità di avvicinarsi alla performance da qualifica a causa di carichi di benzina sempre corposi e mescole soft.

Ghiotto non ha avuto la possibilità di utilizzare i set di ultrasoft che altri ‘baby’ di giornata hanno montato in quantità, ed anche quando ha utilizzato l’unico set di supersoft a disposizione le cose non sono andate come previsto:

“Chiariamo, la giornata è stata bellissima, se proprio voglio trovare un difetto è stata l’impossibilità di girare con l’unico set di supersoft che avevo a disposizione. Appena sono uscito dalla pit-lane ho visto le bandiere rosse e… amen”.

Passiamo al resto, visto che le novità di giornata nel tuo caso sono state molte...
“Sono stato sorpreso da alcune cose e meno da altre. Il motore, ad esempio, non mi ha stupito come l’aerodinamica! Giro dopo giro avevo la sensazione di essere vicino al limite, ma quando osavo di più capivo che ce n’era ancora! Devo dire che anche la mole di lavoro che il team mi ha affidato mi ha stupito non poco, 160 giri in un giorno non è certo poca cosa. La squadra aveva un programma molto intenso, che includeva prove di affidabilità di nuove componenti”.

Torni a casa con la certezza che se arrivasse la chance ti sentiresti pronto?
“Sono stato il pilota che tra il primo e il secondo giorno ha completato il maggior numero di giri e la squadra mi ha affidato tante cose da sviluppare. Tutto questo mi ha fatto capire che posso svolgere un lavoro da pilota di F.1 e se una squadra come la Williams si è fidata di me, vuol dire che ha avuto fiducia”.

Sei riuscito a soddisfare i tecnici?
“La squadra ha deciso di provare cose completamente nuove in vista delle prossime gare, e non ho avuto problemi nel sentire il comportamento della monoposto. All’inizio però erano cambiamenti importanti, corposi. Quando invece vengono fatte delle modifiche di minimo impatto, sicuramente diventa tutto più complicato. In ogni caso, riuscivo a sentire quello che cambiavano, il mio resoconto corrispondeva con ciò che gli ingegneri si aspettavano e direi che è andato tutto per il verso giusto”.

Tenuta fisica?
“Sono veramente sorpreso della mia resa perché 161 giri sono due GP e penso nella mia carriera di non aver mai percorso più di 100 tornate. È una macchina molto fisica, ma il power steering aiuta molto. E per questo sono riuscito a portare a termine tutti i giri senza particolari sofferenze”.


Come ti sei trovato con il carico aerodinamico?
“È stata la cosa più difficile. Quando devi fare un giro spinto e poi rallentare per far raffreddare le gomme, è difficile essere costanti. I primi long-run non sono stati semplici sul fronte della costanza, ma dopo due tre simulazioni sono riuscito a trovare il ritmo giusto”.

Cosa ti hanno detto gli ingegneri?
Sono rimasti colpiti dal fatto che sono riuscito a completare così tanti chilometri senza problemi e a fornire le indicazioni necessarie. Spero quindi che tutti questi complimenti e i tempi ottenuti nel turno del mattino con le supersoft, possano portare a qualcosa per il futuro”.

Il tuo sogno fino ad oggi era quello di guidare una Formula 1. Adesso che nuovi traguardi ti poni?
“Questo obiettivo è stato raggiunto, una 2017 è qualcosa di fantastico. Il prossimo sogno? Avere un ruolo in un team. La Williams? Al momento la squadra non ha un pilota emergente in un ruolo interno e spero mi si dia la chance di fare altri test in futuro. Diciamo che vado a casa tranquillo”.

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