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Intervista

Gasly: "Ho imparato ad essere cauto nei rapporti con i media"

Il campione GP2 2016, dopo l'incomprensione con la tv spagnola che lo dava al posto di Kvyat già dalla passata stagione, ha capito come gestire i rapporti con la stampa. Gasly, impegnato in Super Formula, punta al salto in F.1 per il 2018.

Pierre Gasly, Red Bull Racing Third Driver

Foto di: XPB Images

Pierre Gasly, Red Bull Racing Third Driver
(Da sx a dx): Pierre Gasly, terzo pilota Red Bull Racing con Frederic Vasseur, Direttore Corse Renau
Pierre Gasly, terzo pilota Red Bull Racing
(Da sx a dx): Max Verstappen, Red Bull Racing con Pierre Gasly, terzo pilota Red Bull Racing
Pierre Gasly, Red Bull Racing RB12 Test Driver
(Da sx a dx): Esteban Ocon, Manor Racing con Pierre Gasly, terzo pilota Red Bull Racing
(Da sx a dx): Frederic Vasseur, Direttore Corse Renault Sport F1 Team con Pierre Gasly, terzo pilota
Pierre Gasly, terzo pilota Red Bull Racing con Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport
Pierre Gasly, Red Bull Racing Third Driver

Per buona parte del 2016 il nome di Pierre Gasly è stato accostato alla Toro Rosso con numerosi rumors che vedevano il francese in pole position per prendere il posto di Daniil Kvyat nel 2017, ma dopo una intervista rilasciata proprio dal campione della GP2 alla tv spagnola Movistar in occasione del Gran Premio di Monza era circolata la voce che il russo potesse cedere il volante della monoposto di Faenza già nel corso del finale dello scorso campionato.

Il clamore suscitato dalle dichiarazioni di Gasly hanno poi spinto Helmut Marko a smentire immediatamente ogni possibilità circa un cambio in corsa.

Kvyat è stato poi riconfermato nella scuderia Faentina anche per il 2017, mentre Gasly, non avendo trovato sbocchi in Formula 1, ha optato per disputare l'intera stagione in Super Formula.

Il francese ha dichiarato come le incomprensioni nate proprio dopo le dichiarazioni rilasciate a Monza sono state dure da gestire.

"Ho imparato che devo essere decisamente più cauto con i media"  ha dichiarato Gasly a Motorsport.com "E' stato un momento difficile visto che tutti pensavano che avrei preso il posto di Kvyat al termine della passata stagione".

"Per me era molto chiaro che l'unica persona in grado di poter prendere questa decisione era Helmut Marko".

"E' stata abbastanza dura, mi ricordo perfettamente quella situazione. Non ho mai detto che avrei rimpiazzato Daniil, ma che mi sarebbe piaciuto correre in Formula 1. Non sono stupido, non avrei mai detto nulla che non fosse corrispondente al vero anche perché sono consapevole che di questi aspetti se ne occupa esclusivamente Marko".

"Helmut mi ha chiamato per chiarire la situazione e tutto è tornato alla normalità. Si impara sempre da queste situazioni anche se non sono piacevoli da affrontare".

Obiettivo F.1 per il 2018 

La carriera di Pierre Gasly sta seguendo le stesse orme del campione 2015 della GP2 Stoffel Vandoorne, emigrato in Super Formula nel 2016 per poi approdare in Mclaren da pilota ufficiale in questa stagione.

Vandoorne aveva affermato che il 2017 sarebbe stato l'ultimo anno per poter fare il salto in Formula 1, mentre Gasly non si è posto questo limite per il 2018.

"Ho solo 21 anni, sono ancora giovane, mentre Stoffel ne ha 25 ed è approdato in F.1 da titolare quest'anno. Tutti dicono che l'età non conti, sia solo un numero, e che per arrivare in Formula 1 si debba dimostrare di meritare il posto, quindi l'unico criterio da valutare sono le performance. Fino a quando sarò competitivo sono certo che avrò la mia possibilità di arrivare nella massima formula".

"Al momento sono concentrato esclusivamente per fare in modo che questa possibilità si concretizzi già il prossimo anno, staremo a vedere".

"Ho corso in Formula 4, Formula Renault 2.0, 3.5, GP2, ed adesso in Super Formula quindi credo di avere una buona esperienza con monoposto differenti ed ho sempre concluso nelle prime tre posizioni i campionati in cui ho partecipato".

"Non sono riuscito ad arrivare in Formula 1 quest'anno, ma spero che possa accadere già nel 2018".

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