Gasly: "Gara folle, ancora fatico a credere di aver vinto!"
Pierre Gasly ha sfruttato al meglio gli episodi che hanno caratterizzato il Gran Premio di Monza ed ha centrato a sorpresa il primo successo in carriera regalando al team italiano la seconda vittoria della sua storia.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Dodici anni dopo la prima vittoria della Toro Rosso a Monza firmata Sebatian Vettel il team di Faenza, adesso rinominato AlphaTauri, è riuscito daccapo a conquistare il successo sullo storico tracciato brianzolo grazie ad un Pierre Gasly immenso.
Il pilota francese, infatti, è riuscito a sfruttare a proprio favore tutte le circostanze che hanno segnato le sorti del Gran Premio d’Italia per centrare la prima vittoria in Formula 1 della sua carriera.
Sono stati due gli episodi che hanno stravolto un copione già scritto ed impedito a Lewis Hamilton di ottenere un successo parso quasi certo dopo pochi metri. Il primo è stato l’ingresso della safety car nella prima parte di gara resosi necessario per consentire ai commissari di rimuovere la monoposto di Magnussen ferma subito dopo la Parabolica.
In questa occasione Hamilton e la Mercedes hanno compiuto un errore grave. Il sei volte campione del mondo è rientrato ai box ben 12 secondi dopo che la direzione gara aveva dichiarato chiusa la pit lane ed è stato così punito con uno stop and go e 10 secondi di penalità.
Il secondo è avvenuto al giro 26 quando Charles Leclerc ha perso il controllo della sua Ferrari in ingresso della Parabolica finendo per colpire violentemente le barriere di protezione esterne. In questa occasione la direzione gara ha esposto la bandiera rossa per consentire il ripristino delle protezioni ed è iniziata una nuova gara con i piloti costretti ad effettuare una nuova partenza.
Prima dell'ingresso della safety car la strategia scelta dalla AlphaTauri adottata con Pierre Gasly era stata errata. Il francese era stato chiamato ai box troppo in anticipo, ma l’errore del muretto box alla fine si è tramutato in un enorme colpo di fortuna.
Gasly è riuscito a portarsi al comando non appena Hamilton è rientrato ai box per scontare la penalità e da quel momento ha imposto il proprio ritmo prendendo un margine di poco superiore ai 4 secondi su Carlos Sainz.
Lo spagnolo della McLaren ha chiesto il massimo alla propria vettura nei giri conclusivi, entrando in zona DRS in occasione dell’ultimo passaggio, ma nulla ha potuto contro un Gasly oggi in stato di grazia.
“E’ incredibile, ancora non mi rendo conto di cosa sia accaduto. E’ stata una gara folle ed alla fine siamo riusciti a sfruttare al massimo l’interruzione con la bandiera rossa. La macchina era veloce, ma anche chi stava alle mie spalle era altrettanto veloce” ha dichiarato un Gasly al settimo cielo subito dopo la gara.
Per Pierre il successo odierno vale doppio visto il suo recente passato quando a metà della scorsa stagione Helmut Marko aveva deciso di retrocederlo nuovamente in Toro Rosso a partire da Spa per far spazio ad Alexander Albon.
“Ho attraversato così tante emozioni in soli 18 mesi. Già ero stupito del mio primo podio lo scorso anno in Brasile ed oggi è arrivata la mia prima vittoria in Formula 1 a Monza. Fatico a rendermene conto”.
Il ritorno nel team di Faenza non ha abbattuto il francese. Già nella passata stagione Pierre era riuscito a mettersi in luce grazie anche al secondo posto ottenuto in volata contro Hamilton in Brasile, e quest’anno si è resto protagonista di una stagione sino ad ora davvero di alto livello.
“Non ho parole, questo team ha fatto tantissimo per me. Grazie a loro sono riuscito a conquistare il mio primo podio in Formula 1 ed oggi sono riusciti a darmi una vettura per ottenere la prima vittoria. E’ semplicemente pazzesco”.
Era da Monaco ’96 che un pilota transalpino non saliva sul gradino più alto del podio, ed anche in quel caso si era assistito ad una gara pazza. Gasly ha voluto ricordare proprio l’impresa compiuta 24 anni fa da Olivier Panis.
“Un pilota francese non vinceva in Formula 1 dal 1996 e quando sono arrivato in questa categoria mi sono sempre detto che era una statistica che avrei voluto cambiare. Di sicuro non pensavo di riuscirci così presto e con l’AlphaTauri!”.
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