Gasly e quella truffa dello sponsor in... Uganda!
Il pilota della AlphaTauri ricorda di quando volò in Africa per incontrare una persona disposta a sponsorizzarlo. Le cose non andarono come previsto, ma la lezione di vita imparata è stata comunque utile.
Foto di: Erik Junius
Pierre Gasly ha svelato un retroscena molto curioso di quando fu truffato da un potenziale sponsor in Uganda.
Prima del Gran Premio di Abu Dhabi, dove il pilota della AlphaTauri vinse il titolo di GP2, ha ricordato le difficoltà nel trovare il budget per il 2016 e passare alla Prema.
Col team tricolore il francese vinse poi il campionato, ma prima affrontò un volo in Africa per incontrare una persona...
"Per fare la stagione in GP2 dovevo trovare alcuni sponsor e feci un viaggio in Uganda per incontrare un tizio che voleva sponsorizzarmi - racconta Gasly - Avevo bisogno di un determinato budget per correre con Prema".
"Eravamo durante le elezioni presidenziali, quindi c'era un alto rischio di ribellione nel paese. Ma se volevo correre con Prema, avevo bisogno di trovare soldi, per cui decisi di andare".
"Avevo 19 anni all'epoca e, nel giro di 24 ore, abbiamo deciso di prendere i biglietti e affrontare un volo di 12 ore per incontrare uno sconosciuto, il quale purtroppo non si presentò mai. E quindi non ricevemmo alcun soldo!"
Il viaggio si rivelò quindi inutile, ma il transalpino cerca il lato positivo della esperienza.
"Fu una vera avventura perché dall'inizio alla fine nulla andò come previsto. Andai lì con mia madre, pensando che non saremmo mai tornati in Europa".
"Fu davvero sconvolgente vedere la povertà e le condizioni in cui vivono queste persone. Siamo passati attraverso l'equivalente delle favelas e questo ti fa capire com'è la situazione in alcuni luoghi del mondo, e come la povertà colpisce alcune di queste persone".
"Sono tornato senza soldi. Anzi, in realtà ho perso quelli dei biglietti aerei. Ma è stata una buona lezione di vita".
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