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Gala FIA: Hamilton pensa al ritiro? E Masi uscirà dalla F1?

L'assenza di Wolff e Lewis alla premiazione della Federazione Internazionale a Parigi ha fatto "rumore" perché il premio del mondiale Costruttori la Mercedes lo ha ritirato James Allison e quello del terzo posto un presente Valtteri Bottas. La Stella ha rinunciato all'appello contro l'esito di Abu Dhabi, ma l'incoronazione di Max Verstappen è passato in second'ordine. Cosa dobbiamo aspettarci adesso che cambia il presidente federale?

Poster della premiazione FIA

Foto di: FIA

Durante la premiazione FIA tenutasi ieri a Parigi, Lewis Hamilton è stato nominato dai presentatori della serata in due occasioni: come vincitore del premio ‘Personalità dell’anno’ e ovviamente come vice-campione 2021 di Formula 1. In entrambi i casi tutto è stato gestito con grande formalità ‘Sir Lewis Hamilton non è qui con noi stasera’, senza dettagli, commenti o messaggi.

Sul palco sono sfilati tutti i campioni del 2021, con il gran finale che ha visto Max Verstappen ritirare il trofeo del Campione del Mondo dedicando belle parole a papà Jos.

Ma l’edizione 2021 del Gala FIA non sarà però ricordata per la ‘prima’ mondiale di Verstappen, o per l’ultima apparizione di Jean Todt nelle vesti di Presidente. Su tutto ha prevalso l’assenza molto rumorosa di Hamilton e Toto Wolff, e non è casuale.

Ciò che manca attira, e se dietro un’assenza c’è una questione spinosa, ovviamente diventa il rumore di fondo della serata. La decisione di Wolff e Hamilton ha spaccato le opinioni, ed era inevitabile che fosse così, c’è chi ha trovato la scelta di disertare la premiazione dell’anno come un gesto arrogante, e chi ha valutato comprensibile e giustificata un’assenza motivata da una ferita ancora aperta.

Quella di Wolff e Hamilton non è stata però una ripicca contro la Federazione Internazionale. Se Mercedes avesse voluto condizionare pesantemente il Gala FIA, sarebbe bastato appellarsi alle decisioni prese dal collegio dei commissari sportivi di Abu Dhabi, rendendo così la premiazione del campione del mondo di Formula 1 una cerimonia sub-judice, con grande imbarazzo anche da parte della stessa FIA.

La rinuncia all’appello è stata una notizia appresa con un grande sospiro di sollievo da parte degli uomini della Federazione Internazionale, e ha permesso di archiviare come definitivi i risultati della stagione 2021.

Hamilton e Wolff si sono però riservati di lasciare un segno che resterà visibile, rinunciando a salire sul palco di Parigi. Il loro disappunto non sarà presente nelle classifiche 2021, né negli atti ufficiali della stagione, ma spiccherà la loro assenza nelle foto di rito riportata negli annuali FIA.

C’è chi ha previsto sanzioni per questa presa di posizione, ma nello scenario complessivo è difficile pensare che la Federazione Internazionale possa punire coloro che hanno permesso alla stessa FIA di salvare la faccia. Il premio per il Mondiale Costruttori è stato ritirato da James Allison, mentre Valtteri Bottas è stato regolarmente presente per ritirare il trofeo del terzo classificato nel mondiale piloti.

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La vicenda è ufficialmente chiusa, ma ci saranno comunque code importanti in chiave futura. In una conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio via-zoom, Wolff ha lanciato una frase sibillina:
“Sto parlando tutti i giorni con Lewis, anche se non c’è molto di cui parlare. Ognuno di noi affronta a modo suo i sentimenti che prova in questo momento, sto facendo del mio meglio per aiutarlo a superare questo momento, in modo che possa tornare in pista con lo stesso amore per lo sport e la stessa fiducia del passato nel potere decisionale. E ci auguriamo vivamente che sia così. Ma d'altro canto, domenica siamo stati profondamente offesi e non si è trattato solo di una decisione infelice, è stata una lettura delle regole freestyle che ha reso Lewis un bersaglio”.

C’è chi ha letto in queste parole un messaggio clamoroso, ovvero che al momento Hamilton possa anche valutare uno stop, e chi invece ha ipotizzato che non vedremo più Michael Masi al timone della direzione gara dei Gran Premi di Formula 1.

La vicenda, ufficialmente chiusa, in realtà è ancora oggetto di richieste, pressioni, e possibili scenari più o meno a sorpresa. Da stasera per Wolff cambierà l’interlocutore, che non sarà più Jean Todt ma molto probabilmente Mohammed Bin Sulayem, che dovrà subito affrontare una questione spinosa e strategica in vista della prossima stagione.

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