Formula One Group: nel 2018 le perdite sono cresciute rispetto al 2017
Il Formula One Group ha generato un aumento delle entrate nel 2018 rispetto all'anno precedente, ma un aumento delle spese ha comportato una grande perdita per l'organizzazione.
Foto di: Sutton Motorsport Images
La notizia arriva proprio nel momento in cui la Formula 1 e le squadre stanno portando avanti le complesse trattative sia per il regolamento sportivo 2021 che per gli accordi commerciali.
I risultati annuali di Liberty Media, pubblicati giovedì, indicano che le entrate della F1 sono aumentate di circa 44 milioni di dollari, passando da 1783 milioni nel 2017 a 1827 milioni nella scorsa stagione.
Tuttavia, solamente 6 milioni di dollari erano dovuti alle "entrate primarie", derivanti quindi dalle voci tasse di gara, TV, pubblicità e sponsorizzazione. Il resto invece rientrava alla voce "altre entrate".
Dopo aver realizzato un utile di 46 milioni di dollari nel 2016, seguito da un perdita di 37 milioni nel 2017. La F1 ha registrato un ulteriore aumento delle perdite fino a 68 milioni nella stagione 2018.
Dunque, continua a calare anche il budget che viene girato alle squadre, che è passato dai 966 milioni del 2016 ai 913 milioni del 2018.
La Liberty poi ha fatto notare che le entrate derivanti dalle tasse dei GP sono rimaste "piatte", nonostante ci fossero 21 gare rispetto alle 20 dell'anno precedente. Inoltre ha sottolineato come le tariffe combinante dei GP di Germania e di Francia non hanno compensato i guadagni persi a causa dell'assenza della Malesia.
"I ricavi dovuti alla promozione delle gare sono aumentati in maniera modesta, in parte anche a causa della modifica del contratto di un evento che prevedeva un aumento dei ricavi promozionali, completamente compensata da una riduzione delle entrate pubblicitarie di quell'evento".
"Inoltre, i ricavi legati alla promozione delle gare nel 2018 sono stati influenzati dalle modifiche al calendario, con l'assenza del Gran Premio della Malesia, che non è stata completamente compensata dal ritorno delle due gare europee in Francia e Germania".
Ci sono stati problemi anche sul fronte televisivo, che Liberty ha detto essere legati ad alcuni problemi con uno dei partner.
"I ricavi della diffusione televisiva sono stati sostanzialmente invariati per l'intero anno 2018, in quanto gli aumenti dei tassi contrattuali e i movimenti favorevoli in valuta estera sono stati compensati dalla cessazione anticipata di un contratto con un intermediario per i diritti di trasmissione".
Fondamentalmente, Liberty ha ammesso che i ricavi pubblicitari e di sponsorizzazione, che considerava un'area chiave di crescita quando ha acquistato l'attività, sono effettivamente diminuti.
"I ricavi derivanti da nuovi accordi di sponsorizzazione e la crescita di alcuni accordi contrattuali non hanno completamente compensato la suddetta modifica contrattuale".
L'aumento dei ricavi inseriti sotto alla voce "altri", deriva da diverse fonti ed è principalmente la causa di maggiori entrate logistiche e da maggiori ricavi digitali legati alla produzione televisiva, ma anche alla vendita dei ricambi per le serie di supporto come F2 e GP3.
Liberty ha sottolineato che il tutto comunque è stato condizionato anch edall'aumento dei costi, visto che gli investimenti sono proseguiti anche nel 2018.
"Il costo della F1 è aumentato principalmente a causa della logistica e delle spese di viaggio. Ci sono poi maggiori costi associati alla fornitura di telai e componenti ai team di F2 e GP3, allo sviluppo dei media digitali ed anche all'allestimento di eventi volti a coinvolgere i fan. Cosa che in parte è stata compensata dai pagamenti ridotti alle squadre".
Liberty inoltre ha sottolineato di aver avuto anche problemi legati a crediti inesegibili associati ad alcuni partner: "Le spese generali ed amministrative sono aumentate principalmente a causa dell'aumento dei costi di marketing, ma anche dei crediti inesegibili con due dei nostri partner commerciali".
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