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McLaren, Sainz ambizioso: "Siamo ancora lontani da dove vorremmo essere"

È raggiante dopo la prima giornata di test di Barcellona, Carlos Sainz. Lo spagnolo, che ha preso il sedile di Fernando Alonso, ha di che sorridere dopo 120 giri completati ed un secondo tempo assoluto di giornata, a 4 decimi di ritardo dalla Ferrari di Vettel.

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Va in archivio con 119 giri a referto e il secondo tempo di giornata con il crono di 1'18"558 il primo giorno di scuola di Carlos Sainz e della McLaren-Renault. Per il team di Woking giornata solida, chiusa a meno di quattro decimi dalla Ferrari di Sebastian Vettel - anche se con le gomme C4, più morbide delle C3 del ferrarista, vero mattatore di giornata – e arricchita dalle sensazioni che, sì, forse stavolta qualche passo avanti importante può essere stato fatto.

Siamo andati oltre le tue aspettative?
“Oggi è stata una giornata davvero positiva. Penso che tutti nel team debbano essere orgogliosi e felici. Abbiamo lavorato duramente in inverno, volevamo preparare presto e bene l'auto e scendere in pista appena scoccate le 9 di mattina. Non abbiamo avuto problemi e nel complesso abbiamo compiuto 120 giri. Direi che è un buon punto di partenza per questa stagione. A Woking lavorano 600, 700 persone e sono sicuro che oggi siano state felici di vedere cosa abbiamo fatto”.

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Quali sono le sensazioni all'interno del team? Era da un po' che McLaren non andava così bene dall'inizio...
“Sono tutti positivi, si possono vedere facce sorridenti. Specialmente questa mattina, quando abbiamo lasciato la pit-lane senza inconvenienti ed abbiamo iniziato a girare senza interruzioni lunghe. Penso che sia stato un modo positivo per iniziare. Questo pomeriggio abbiamo completato una serie di long run, finendo la giornata alle 6 di sera con la bandiera rossa”.

Quali sono le tue sensazioni con le nuove ali?
“Non noto tutta questa differenza. Ovviamente, non ho molta esperienza con la vecchia monoposto, l'ho provata solo ad Abu Dhabi. La sola cosa che posso dire è che non avverto un comportamento troppo dissimile da quello dello scorso anno. L'auto è molto veloce: abbiamo girato con un tempo medio di 1'20", ma se si vuole spingere si può scendere a toccare il tempo di 1'18". Se penso che cinque anni fa, quando ho iniziato, scendere sotto il tempo di 1'26" a Barcellona era davvero un sogno! Queste monoposto sono davvero veloci e divertenti da guidare”.

La power unit Renault è diversa rispetto quella della passata stagione?
“Per rispondere dovrei provare quella del 2018 e fare una comparazione immediata con la power unit attuale. Non ho dato uno sguardo alle speed trap, non ho ancora comparato i dati con quelli del 2018, quindi per me è ancora un po' presto per rispondere a questa domanda. Il fatto che la power unit sia veloce ed affidabile è un passo avanti importante, dobbiamo ringraziare anche loro per aver compiuto 120 giri oggi”.

Cos'è cambiato rispetto al test di Abu Dhabi?
“Abbiamo lavorato tanto durante l'inverno, ma sono i primi 10-20 giri che servono davvero per togliere la ruggine. Il corpo ha bisogno di adattarsi all'auto, tu stesso devi ritrovare il limite e una volta che l'hai fatto continui ad abbassarlo sempre un po' di più, tornando a provare quelle dolci sensazioni che solo una F1 può dare. Abbiamo lavorato tanto al simulatore, cosa che mi ha aiutato nella messa a punto dell'auto. Sappiamo già dove indirizzare il lavoro dei prossimi giorni da qui alla fine dei test, abbiamo ancora margine per crescere”.

McLaren non vince Gran Premi da qualche tempo...
“Beh, ho capito subito che stavo arrivando in un team con tanta qualità dal primo giorno passato a Woking. Questo è sempre stato fuori discussione, ancor prima diventassi parte del team. Non possiamo dimenticare che l'ultima scuderia a vincere un GP che non sia Ferrari, Mercedes o Red Bull è stata proprio la McLaren nel 2012. Avevano l'auto migliore, all'epoca, ed in 6 anni non puoi dimenticarti come si fanno auto veloci. Ma siamo ancora lontani da dove vogliamo essere. Mi piace guardare l'auto: il volante, l'attenzione ai dettagli, il sedile... Ci sono persone molto professionali e qualificate. Come ho già detto, però, siamo ancora lontani da dove vogliamo essere”.

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, si ferma nella sua piazzola box
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, accanto a un commissario con una bandiera gialla
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, con la vernice aerodinamica sulla sospensione anteriore
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34, con la vernice aerodinamica sulla sospensione anteriore
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34
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