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Formula 1: la Top 10 dei più grandi duelli ruota a ruota

A 38 anni dalla scomparsa di Gilles Villeneuve, ricordiamo il suo fantastico duello con René Arnoux durante il Gran Premio di Francia del 1979 e altre battaglie simili nella storia della Formula 1.

Gilles Villeneuve, Ferrari 312T4, René Arnoux, Renault RS10

Foto di: Sutton Motorsport Images

10. Hamilton vs Rosberg (Bahrain 2014)
La stagione 2014 dà il via all'era dell'ibrido e al dominio Mercedes. Lewis Hamilton guida la doppietta della Stella a Melbourne, ma in Bahrain il suo compagno di squadra Nico Rosberg gli mostra quanto sia capace di combattere. Il tedesco centra la pole, ma l'inglese lo brucia con una partenza fulminea prendendo il comando alla curva 1. Rosberg prova a risalire al comando alla curva 4, ma si trova nella parte sbagliata della carreggiata e finisce largo. Dopo un altro tentativo andato a vuoto al giro 18, Rosberg ha maggior successo in quello successivo: entrambe le vetture arrivano al bloccaggio alla prima curva e Nico riesce a mettersi dietro Hamilton, che però alla curva 4 incrocia la traiettoria e con una migliore uscita torna a scavalcare il compagno. A 5 giri dal termine, Rosberg prova l'ultimo assalto, arrivando però lungo alla staccata e facendo sudare freddissimo Toto Wolff, che alla fine può sorridere per un'altra doppietta nonostante i rischi. E dopo ne avrebbe viste di peggiori...
9. Leclerc vs Verstappen (Gran Bretagna 2019)
Nella lista abbiamo uno dei più recenti duelli che ci hanno regalato gli astri nascenti della Formula 1. Nel 2019 Max Verstappen e Charles Leclerc hanno combattuto più volte ruota a ruota, specialmente in Austria e a Silverstone. E proprio la bagarre in Gran Bretagna è stata l'esempio più lampante della loro rivalità, con il coltello tra i denti, ma anche grande rispetto. Verstappen e Leclerc in più fasi della gara si sono ritrovati di fronte e alla fine l'ha spuntata l'olandese alla curva "Club" Il monegasco ha poi ammesso "di avere corso più diramente del normale" contro Max, soprattutto dopo il braccio di ferro austriaco. Il sorpasso di Verstappen è stato premiato con il FIA Action of the Year Award.
8. Massa vs Kubica (Giappone 2007)
Memorabile resta il diluvio al Gran Premio del Giappone 2007, che dopo anni a Suzuka si era spostato al Fuji. Nei primi 19 giri le vetture furono guidate dalla safety car, con Lewis Hamilton che alla fine ottenne un successo importantissimo davanti ad Heikki Kovalainen e Kimi Raikkonen. Fernando Alonso con l'altra McLaren andò a sbattere dopo un acquaplaning. La Ferrari di Felipe Massa doveva partire quarta, ma entrambe le Rosse furono retrocesse in fondo allo schieramento per non aver montato le gomme full wet come imposto dalla direzione gara. All'ultimo giro il brasiliano era riuscito a risalire settimo e si trovò la BMW di Robert Kubica davanti, anch'esso incappato in una penalità con drive-through per un contatto con Hamilton. Nonostante i problemi, entrambi erano di nuovo in lotta per i punti e qui si accese la bagarre. Nonostante il fondo bagnatissimo, il sudamericano e il polacco non si risparmiarono. Massa superò il rivale alla curva 3, ma tornò dietro di lui alla curva successiva e così si andò avanti fino al terzo settore, quando Massa costrinse Kubica ad andare largo; quest'ultimo gli si rifece sotto tagliando il cordolo all'ultima curva, ma la volata premiò Massa.
7. Mansell vs Berger (Messico 1990)
Il Gran Premio del Messico 1990 fu una delle gare in cui successe un po' di tutto. Ayrton Senna balzò subito al comando con la sua McLaren, mentre il suo accerrimo nemico Alain Prost era 13°. Il francese cominciò la rimonta, il brasiliano ebbe problemi di consumo gomme nella seconda parte di gara e a pochi giri dalla fine fu costretto a cedere il passo alla Ferrari, prima di ritirarsi per l'esplosione di uno pneumatico. Prost vinse comodamente dopo una spettacolare risalita, ma grande protagonista fu anche Nigel Mansell, che dopo aver subìto il sorpasso da parte della McLaren di Gerhard Berger alla curva 1, prese la scia dell'austriaco per poi sopravanzarlo all'esterno della "Peraltada". Oltre all'incidente di Senna dell'anno dopo, questa fu una delle mosse più spettacolari viste alla celebre e spaventosa curva messicana, prima che venisse modificata.
6. Hakkinen vs Schumacher (Belgio 2000)
Altro duello memorabile tra due grandi Campioni fu quello del 2000 al Gran Premio del Belgio. Mika Hakkinen nella prima parte comandò la gara, poi Michael Schumacher gli si avvicinò, prima che il tedesco si fermasse a sostituire le gomme da pioggia visto che la pista - inizialmente bagnata - andava asciugandosi. Il finlandese a Stavelot finì nell'erba e il tedesco balzò in testa. Quella che sembrava una vittoria ormai in tasca per Schumacher in realtà cominciò a scricchiolare con il consumo eccessivo delle gomme. Al giro 40 Hakkinen uscì meglio da "La Source" e all'ingresso del rettilineo del "Kemmel" prese la scia del ferrarista, che però gli chiuse brutalmente la porta mandandolo quasi sull'erba e danneggiando l'ala anteriore della McLaren. Hakkinen gesticolò rabbioso e si fece ancor più aggressivo nei confronti del leader, riprovandoci sempre sul "Kemmel" alla tornata seguente. Qui Schumacher si trovò davanti la BAR del doppiato Ricardo Zonta e scelse la traiettoria esterna, ma Hakkinen andò a sorpresa all'interno del brasiliano e sfruttando la doppia scia si ritrovò a girare per primo a "Les Combes". Questa mossa clamorosa gli valse il successo e il video onboard del finnico ormai è diventato uno dei grandi classici da gustarsi sul web, così come l'immagine del povero Zonta nel sandwich tra Ferrari e McLaren. In quel caso il sudamericano fece la scelta migliore, ossia stare fermo nella sua posizione.
5. Mansell vs Senna (Spagna 1991)
Passiamo ora ad un'altra grande azione del passato che risale al primo Gran Premio di Spagna disputato sul nuovissimo Circuit de Catalunya nel 1991. Qui erano molti gli interrogativi, aumentati dalla pioggia della domenica mattina. La pista si mostrò umida e in procinto di asciugarsi al via, con Gerhard Berger al comando davanti ad Ayrton Senna, Michael Schumacher e Nigel Mansell in battaglia tra loro. Mansell passò Schumacher avvicinandosi subito a Senna e sul rettilineo ne prese la scia; qui l'immagine scattata dal fotografo Rainer Schlegelmilch fece la storia, con i due fianco a fianco divisi da centimetri e avvolti dalle scintille. Le due vetture si sfiorarono e Senna fu costretto a cedere il passo all'inglese. Il "Leone" perse poi la posizione quando si fermò a montare le gomme slick, ma un testacoda del brasiliano giocò nuovamente in favore del britannico, che risalì secondo e raggiunse l'altra McLaren, quella di Berger, sopravanzando pure quella e chiudendo con una vittoria una delle sue più grandi prestazioni.
4. Alonso vs Schumacher (San Marino 2005)
Il Gran Premio di San Marino del 2005 è una delle prove che non servono per forza i sorpassi per regalare spettacolo. Il leader del campionato era Fernando Alonso, che si ritrovò in testa quando Kimi Raikkonen ruppe la trasmissione. La Ferrari soffriva la mancanza di prestazioni delle gomme Bridgestone da inizio anno e Michael Schumacher partì 13°, ma pian piano fu in grado di risalire. Dopo l'ultimo pit-stop di Alonso e un sorpasso ai danni della BAR di Jenson Button, Schumacher si ritrovò per la prima volta nella stagione in testa ad una gara. Quando il tedesco rientrò ai box per la sosta, lo spagnolo si riprese il primato, ma qui il Campione del Mondo in carica si rivelò moltopiù veloce. Schumi si incollò ad Alonso negli ultimi 12 giri e cominciò a studiarlo per bene, ma il leader si difese alla grandissima senza subirne la pressione. Il pilota Renault ottenne la terza vittoria stagionale per soli 0"2 nonostante l'inferiorità di quel momento, facendo vedere di avere la stoffa del Campione che poi diventò.
3. Senna vs Mansell (Spagna 1986)
Nel 1986 il Gran Premio di Spagna di corse a Jerez e il finale fu uno dei più incandescenti di sempre. Nigel Mansell superò la Williams del suo collega Nelson Piquet nelle fasi iniziali, andando ad insidiare il poleman Ayrton Senna. I due cominciarono un aspro duello, con l'inglese che superò il brasiliano, prima di ricedergli la posizione. Mansell perse anche il secondo posto superato da Alain Prost con la McLaren, dunque scelse di fermasi ai box. Con gomme nuove, il Leone si rimise alle spalle il francese, avvicinandosi a Senna, che disperatamente provò a chiudere la porta al britannico non avendo più pneumatici freschi. All'ultimo giro, proprio nell'ultima curva, Mansell prese la scia della Lotus e i due si presentarono appaiati nella volata finale. A spuntarla fu Senna per 0"014, che resta uno dei margini più risicati di successo nella storia della Formula 1. A fine gara Mansell scherzò proponendo un'assegnazione di 7,5 punti a testa per l'impresa di entrambi.
2. Stewart vs Rindt (Gran Bretagna 1969)
Nel 1969 l'epilogo del Gran Premio di Gran Bretagna si risolse in una delle più epiche battaglie della storia a suon di scie. La vecchia Silverstone non aveva chicane ed era considerata una delle piste più veloci al pari di Monza. E infatti la gara fu spettacolare, senza bisogno di un gran numero di auto per ravvivare l'azione. Nel duello per il terzo posto, Jacky Ickx e Bruce McLaren furono spettacolari, in una griglia di appena 10 macchine, la maggior parte delle quali a diversi giri dal leader. Gli occhi chiaramente erano puntati sulla Lotus del poleman e leader Jochen Rindt e la Matra di Jackie Stewart che erano in pienissima bagarre, con scambi di posizione multipli. Nella seconda metà della gara, lo scozzese si ritrovò in mezzo al traffico dei doppiati perdendo contatto con l'austriaco, ma poi recuperò terreno. La conclusione fu una delle più incredibili della storia, con Rindt costretto a fermarsi ai box a causa della perdita del profilo dell'ala posteriore che stava sfregando su una gomma. Stewart vinse con un giro di vantaggio sulla McLaren di Ickx.
1. Villeneuve vs Arnoux (Francia 1979)
La carrellata non poteva che concludersi con quello che è considerato il più grande duello ruota a ruota di sempre nella storia della F1. Gilles Villeneuve e René Arnoux ne furono i protagonisti al GP di Francia del 1979 sulla pista di Digione, dove il ferrarista partiva in seconda fila alle spalle delle due Renault Turbo del francese e di Jean-Pierre Jabouille. Il canadese prese subito il comando, ma Jabouille con pazienza mantenne un distacco ridotto e quando si arrivò al traffico dei doppiati colse l'occasione per tornare in vetta e scappare via. Villeneuve optò per risparmiare le gomme, anche perché la Renault di Arnoux si stava avvicinando rapidamente. Dopo un paio di giri passati nella scia della Rossa, il francese ruppe gli indugi alla curva 1 quando mancavano tre giri alla fine, nel boato del pubblico di casa. Gilles non mollò e gli restituì il favore al giro seguente nello stesso punto, con un bloccaggio spettacolare per riuscire a fare la curva. Si arrivò quindi all'ultimo passaggio e Arnoux si ributtò all'interno alla prima variante, ma il pilota di Maranello colse l'attimo per riaffiancarsi a lui alla curva 5 quando il rivale andò largo. Le ruote delle due vetture si toccarono più volte, Arnoux rimase davanti, ma Villeneuve fece l'ultimo disperato tentativo infilandosi alla "Parabolique". Jabouille festeggiò in solitaria la sua prima vittoria da francese al GP di casa dopo 31 anni, ma in realtà non fu questo il motivo per cui quella corsa venne ricordata, tanto quanto l'importanza di un duello per il secondo posto.
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