Se chiedere a
Jarno Trulli quali sono le sue aspettative per la stagione 2011, la sua seconda con la
Lotus (quella di
Tony Fernandes), il pilota italiano è molto realista nell'ammettere che non si attende grandi cose. Con la
Gazzetta dello Sport però è stato anche molto onesto ad ammettere che non ha intenzione di ripetere un altro anno pessimo come il 2010.
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Abbiamo migliorato la struttura, ma corriamo da un anno, non da 20, non possiamo neanche pensare di confrontarci con i migliori. Il mio obiettivo è lottare a metà classifica e giocarmela per i punti. Sapevo che il 2010 sarebbe stato un anno di transizione, è andata peggio di quanto pensassi, ma va bene. Però un anno così non sono più disposto a farlo" ha spiegato
Jarno alla "rosea". "
Non mi piace far brutte figure dopo essere stato una vita intera là davanti. Un anno posso soffrire, un altro non ce la farei".
Tra gli spunti interessanti che si possono cogliere nell'intervista al pilota abruzzese, ci sono sicuramente i riferimenti alla situazione attuale della
Formula 1. Jarno sembra piuttosto convinto che sia tornata indietro di vent'anni, soprattutto per quanto riguarda i piloti che accedono al Circus.
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Da un paio d'anni la Formula 1 ha preso una brutta piega, i contratti valgono sempre meno, si guarda solo ai soldoni portati dai vari pilotini. Solo quattro team possono garantirsi ottimi piloti, per il resto il livello è bassissimo. Quando ho iniziato c'era molta qualità perchè i tanti costruttori puntavano ad assicurarsi piloti vincenti. Oggi invece il budget di molti team è formato dalla dote portata dai piloti".
Infine, Jarno ha confermato il grande interesse per la
NASCAR, che insieme al
DTM potrebbe essere una delle alternative per il suo futuro post-Formula 1: "
Sarebbe una bella esperienza. La NASCAR rappresenta un concetto diverso di gareggiare e mi darebbe nuove motivazioni. Come il DTM o le corse di durata".
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