Spesso capita di sentir dire che bisogna che ci scappi un ferito o anche qualcosa di peggio per modificare una situazione di pericolo. Fortunatamente, sembra che a
Montecarlo sia bastato il grande spavento che ha regalato
Sergio Perez durante le qualifiche per cercare di rendere più sicuro il tracciato.
Da anni ormai i piloti si lamentano della pericolosità dello spartitraffico che si trova in prossimità della chicane del porto, contro cui la
Sauber del pilota messicano ha terminato la sua corsa dopo aver toccato le protezioni all'uscita del tunnel all'uscita del tunnel.
Per questo la
FIA sta valutando la possibilità di aumentare gli spazi di fuga in quell'area a partire dalla prossima stagione. Eliminando la presenza di una gru utile al recupero delle vetture, infatti, la via di fuga può essere allungata di circa una ventina di metri, fino ad arrivare ad una fila di alberi, che per ovvi motivi invece deve rimanere al suo posto.
La posizione della Federazione è chiara e semplice: è vero che una gru può velocizzare le operazioni di ripristino della pista, ma è altrettanto vero che nel weekend è stato dimostrato che in caso di incidente in quella zona diventa inevitabile l'esposizione della bandiera rossa (come per i crash di
Nico Rosberg nelle libere e di
Perez in qualifica) o l'intervento della safety car (quello di
Felipe Massa in gara).
Dunque, tanto vale essere un po' più lenti nelle operazioni, ma garantire un minimo di sicurezza in più ai piloti. Probabilmente ne risentiranno anche le riprese televisive, visto che anche le telecamere piazzate in quel punto dovranno arretrare di una ventina di metri, ma siamo certi che è un prezzo che anche
Bernie Ecclestone è disposto a pagare...
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