Non molla il tam tam mediatico sulle voci che vorrebbero un futuro in
Red Bull per
Lewis Hamilton. In un primo momento era stato il team principal
Christian Horner a spalancare, almeno a parole, le porte di Milton Keynes al pilota della
McLaren.
Successivamente
Helmut Marko, braccio destro di
Dietrich Mateschitz, si era lasciato andare molto di più, spiegando che qualora
Mark Webber decidesse di ritarsi a fine stagione, allora l'ex campione del mondo diventerebbe sicuramente uno degli obiettivi di mercato delle "lattine".
Ora però è stato lo stesso
Horner a provare ad allontanare queste voci, spiegando che la convivenza tra
Hamilton e Sebastian Vettel sarebbe quasi impossibile da gestire: "
E' difficile pensare di mettere sotto lo stesso tetto due piloti del calibro di Lewis e Sebastian. Il rischio sarebbe di innescare dei fuochi d'artificio, come abbiamo già visto con Lewis e Fernando Alonso in McLaren. Noi poi siamo soddisfatti della nostra formazione attuale e dobbiamo vedere come si evolve la situazione".
Facendogli notare che negli ultimi anni la
Red Bull ha sbandierato l'equità di trattamento tra i suoi piloti in più di un'occasione,
Horner ha voluto chiarire che si tratterebbe di due situazioni diverse: "
I nostri piloti affrontano delle fasi diverse della loro carriera, quindi sono complementari tra di loro. Tra Mark e Sebastian ci sono 11 anni di differenza, quindi sono differenti anche le loro esperienze. La differenza con Lewis invece sarebbe al massimo di uno o due anni, inoltre sono entrambi nella prima fase della loro carriera".
La porta però rimane sempre aperta per il britannico: "
Naturalmente, se dovesse manifestare la sua volontà di guidare per la Red Bull, non potremmo ignorare un pilota del suo calibro. Però sappiamo che ha ancora un contratto pluriennale con la McLaren e che probabilmente rimarrà con loro ancora per qualche anno. Per il futuro però chi lo sa? Non si può mai escludere niente".
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