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Hamilton rompe la supremazia della Red Bull

Vettel precede Webber autore di una grande rimonta. Ancora deludenti le Ferrari sesta e settima

Si è rotta la supremazia della Red Bull nel Gp di Cina, una gara bellissima, caratterizzata da molti sorpassi in pista e dalla capacità di saper gestire la strategia in funzione del degrado delle gomme. Hamilton si è costruito il successo risparmiando ieri un treno di gomme morbide nuove, a riprova che quest'anno la pole può essere meno determinante nel risultato finale e ha potuto beneficiare di un problema al KERS di Vettel, il vero tallone d'achille della Red Bull Racing. L'eccellente partenza delle due McLaren (Button era andato al comando davanti al compagno di squadra) è forse frutto anche di queste difficoltà tecniche della RB7 e Sebastian si è dovuto difendere con discutibili cambiamenti di traiettoria. E dire che Lewis si è schierato in griglia proprio al limite dell'orario consentito per un problema di accensione: nonostante l'ansia prima del via alla McLaren è filato tutto lisco. Hamilton ha capito che poteva essere la sua giornata quando, senza troppi complimenti, ha attaccato duramente il compagno di squadra che lo precedeva a costo di arrivare ad un contatto fratricida che ha fatto venire i capelli dritti a Martin Whitmarsh. La Red Bull Racing ha sbagliato la strategia con Vettel costretto solo a due stop (una scelta meno competitiva di chi è stato velocissimo nel finale), e forse ha pagato l'esitazione di Button che al pit stop ha sbagliato piazzuola, arrestandosi nello spazio di Sebastian che lo seguiva come un'ombra, per cui nell'operazione ha certamente perso un paio di secondi. La squadra di Horner, invece, ha azzeccato tutto con Webber che di pit stop ne ha compiuti tre, partendo fra l'altro con le gomme dure, mentre era nel traffico e ha beneficiato delle Pirelli morbide quando tutti gli altri sono andati in crisi. L'australiano scattato dalla 18. posizione si è arrampicato sul terzo gradino del podio con una condotta di corsa sostanziale che ne testimonia l'integrità di pilota top. Button, che si è trovato in testa nella prima fase della corsa, si deve accontentare di un quarto posto che non lo può certo soddisfare, specie se a beneficiare del risultato pieno è stato il compagno di squadra. Nico Rosberg è stato caparbio con una Mercedes non irresistibile: il tedesco ha avuto anche il piacere di condurre una parte della corsa nella consapevolezza che nel giro dei pit sarebbe stato risucchiato dai più forti: Nico aveva giocato d'anticipo nella sarabanda dei pit e, forse per questo, si è trovato più in alto del previsto, ma ancora una volta ha fatto meglio di Michael Schumacher. E la Ferrari? Non lasciatevi ingannare dal fatto che Massa sia anche stato in testa alla gara: la Rossa ha deluso pesantemente. Il muretto ha sbagliato la strategia scegliendo di puntare sulle due soste, ma è stata una scelta infelice che ha portato Massa al sesto e Alonso al settimo posto, vale a dire il risultato peggiore dall'inizio del campionato. E' palese che la 150° Italia non è competitiva e serve al più presto una versione evoluzione della Rossa se non si vuole buttare alle ortiche un anno intero. Massa è stato giustamente molto critico con il team per la dissennata scelta di gomme: Felipe finché era a pari condizioni degli avversari era stato protagonista di una corsa molto postiva, certamente migliore di Alonso, un po' opaco in questa stuazione. A punti anche Schumacher, Petrov e Kobayashi. FORMULA 1, Shanghai, 17/05/2011 La classifica della gara 1. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes – 56 giri 2. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault – +5”1 3. Mark Webber - Red Bull-Renault - + 7”5 4. Jenson Button - McLaren-Mercedes – + 10” 5. Nico Rosberg - Mercedes – + 13”4
 6. Felipe Massa - Ferrari - + 15”8 7. Fernando Alonso - Ferrari - + 30”6 8. Michael Schumacher - Mercedes – + 31”1 9. Vitaly Petrov - Lotus Renault – + 57”4 10. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari – + 1'03”2 11. Paul di Resta - Force India-Mercedes - + 1'08”7 12. Nick Heidfeld - Lotus Renault – + 1'12”7 13. Rubens Barrichello - Williams-Cosworth – + 1'30”1
 14. Sebastien Buemi - Toro Rosso-Ferrari – + 1'30”6
 15. Adrian Sutil - Force India-Mercedes – + 1 giro 16. Heikki Kovalainen - Team Lotus-Renault - + 1 giro 17. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - + 1 giro 
 18. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth – +1 giro 19. Jarno Trulli - Team Lotus-Renault - + 1 giro 20. Jerome D'Ambrosio - Virgin-Cosworth – + 2 giri 21. Timo Glock - Virgin-Cosworth - + 2 giri 22. Tonio Liuzzi - HRT-Cosworth - + 2 giri 23. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - 2 giri La classifica piloti 1. Vettel 68 2. Hamilton 47 3. Button 38 4. Webber 37 5. Alonso 26 6. Massa 24 7. Petrov 17 8. Heidfeld 15 9. Rosberg 10 10. Kobayashi 7 11. Schumacher 6 12. Buemi 4 13. Di Resta 2 14. Sutil 2 La classifica costruttori 1. Red Bull-Renault 105 2. McLaren-Mercedes 85 3. Ferrari 50 4. Renault 32 5. Mercedes 16 6. Sauber-Ferrari 7 7. Toro Rosso-Ferrari 4 8. Force India-Mercedes 4

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