Il
Gp di Corea ha rappresentato una svolta importante per il mondiale di
Formula 1, con il sorpasso di
Fernando Alonso ai danni di
Mark Webber in vetta alla classifica. I più ottimisti avranno già notato che, con un vantaggio di 11 punti, lo spagnolo potrebbe laurearsi campione del mondo già in Brasile.
Qualora salisse sul podio e l'australiano fosse nuovamente costretto al ritiro, infatti, il ritardo non sarebbe più colmabile. In ogni caso, a Maranello non vogliono neanche pensare a questa ipotesi. La parola d'ordine è tenere i piedi ben saldati per terra ed è quello che
Stefano Domenicali ha voluto far capire a tutti oggi.
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Sono una persona pragmatica. Se sono stati in grado di fare 15 pole position in 17 gare, questo vuol dire sicuramente qualcosa, cioè che loro hanno una vettura veramente fantastica" ha detto il grande capo della
Gestione Sportiva della Ferrari a riguardo della
Red Bull.
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Per me però la cosa più importante è che, nonostante la grande vettura della Red Bull, noi siamo lì a giocarcela e che lo faremo fino all'ultima curva dell'ultima gara dell'anno. Sappiamo che nelle ultime due gare non possiamo lasciarci sfuggire alcun tipo di opportunità" ha aggiunto.
Secondo
Domenicali l'importante sarà non cambiare l'approccio che ha portato grandi frutti in queste ultime quattro gare: "
Noi non cambiamo il nostro approccio. Abbiamo detto a Suzuka che ad ogni gara abbiamo bisogno di essere sul podio e vincere una gara. La gara l'abbiamo vinta e ora dobbiamo andare avanti senza alcun calcolo e provando ed essere concentrati. Poi, i numeri li vedremo in seguito".
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