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Analisi

Formula 1 2018: ecco alcune emozioni da non dimenticare (e alcune curiosità)

Il campionato mondiale è stato vissuto nel testa a testa fra Mercedes e Ferrari e fra Hamilton e Vettel, ma l'annata ha mostrato anche altri aspetti che sono andati oltre la sfida iridata. Andiamo a scoprirli...

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, Sebastian Vettel, Ferrari SF71H e Fernando Alonso, McLaren MCL33, festeggiano con dei donut alla fine della gara

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09, Sebastian Vettel, Ferrari SF71H e Fernando Alonso, McLaren MCL33, festeggiano con dei donut alla fine della gara

Simon Galloway / Motorsport Images

I verdetti della stagione 2018 di Formula 1 sono in archivio da tempo. Numeri che fotografano un Mondiale vissuto su un confronto molto serrato per due terzi di stagione, prima della fuga definitiva che ha dato a Lewis Hamilton il quinto titolo Mondiale.

Quello che le cifre non possono raccontare sono le emozioni di una stagione che ha detto molto, tra successi, exploit e sconfitte.

Abbiamo riassunto episodi e storie del Mondiale 2018, iniziando dagli obiettivi raggiunti, giornate da ricordare che sono andate oltre le aspettative ma soprattutto in grado di regalare emozioni agli appassionati e in molti casi anche agli stessi addetti ai lavori.

Kimi Raikkonen vincitore con la Ferrari SF71H nel GP degli USA

Kimi Raikkonen vincitore con la Ferrari SF71H nel GP degli USA

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

L’emozione: il ritorno al successo di Raikkonen

Una stagione molto combattuta, come quella 2018, ha vissuto due momenti che hanno superato tifo e bandiere. Il ritorno di Kimi Raikkonen alla vittoria, dopo una pausa durata ben cinque anni, chevha raccolto gli applausi non solo dei tifosi del finlandese, ma anche di molti avversari, a conferma del rispetto per un pilota mai sopra le righe. Un successo carico di significati, quello di Iceman, arrivato quando erano scorrevano i titoli di coda della sua lunga avventura in Ferrari.

Tre gare dopo il successo statunitense di Raikkonen, è arrivato il saluto finale di Fernando Alonso alla Formula 1. Il culmine dei festeggiamenti è stato il giro d’onore al termine del Gran Premio di Abu Dhabi, quando la McLaren dello spagnolo è stata accompagnata sul traguardo da Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, due "valletti" di lusso con un palmares di ben 9 titoli mondiali. Uno splendido tributo riservato ad un campione che ha lasciato una traccia importante nella storia della F1.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+

Photo by: Manuel Goria / Sutton Images

Performance: il giro da sogno di Hamilton a Singapore

Quella di Marina Bay non è mai stata una pista amata dalla Mercedes, anche negli anni migliori. Dopo la vittoria di Monza, e con una classifica ancora apertissima, Hamilton è arrivato a Singapore preceduto da qualche polemica, avendo affrontato un vero e proprio giro del mondo dopo il Gran Premio d’Italia, volando tra Cina e Stati Uniti per business personali.

Poi la parola è passata alla pista e Lewis ha stupito tutti conquistando una pole position in cui non credeva nessuno, Mercedes compresa, e che a molti addetti ai lavori è sembrata una svolta nella corsa al titolo. Un giro perfetto, mix di grinta e tecnica, da mostrare a tutti i giovani che iniziano la carriera in monoposto.

“Lewis ha messo a segno uno dei giri di qualifica più impressionanti che ricordi”, ha commentato a caldo Toto Wolff. Un’impresa che è stata la base per la vittoria arrivata ventiquattr’ore dopo.

Podio: il vincitore della gara Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, il secondo classificato Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1

Podio: il vincitore della gara Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, il secondo classificato Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1

Photo by: Steve Etherington / LAT Images

Miglior sorpasso: Ricciardo su Bottas nel GP di Cina

Che il sorpasso dell’anno sia di Daniel Ricciardo non è poi un verdetto a sorpresa, visto che l’australiano è senza alcun dubbio il "mr. staccata" della Formula 1. Tra i tanti messi a segni in un Mondiale in cui spesso è stato chiamato alla rimonta, quello arrivato nel giro 45 del Gran Premio di Cina su Valtteri Bottas è una gemma da ricordare.

“È stato emozionante – ha commentato Daniel - dopo curva 2-3 ho preso la decisione di attaccare, Valtteri ha frenato bene ma non abbastanza per chiudermi tutto lo spazio, così mi sono buttato”.

Una manovra eccezionale, in cui Ricciardo è riuscito a sfruttare ogni centimetro di asfalto senza bloccare le ruote neanche per un istante. Un abs nel piede sinistro, che probabilmente alla Red Bull rimpiangeranno.

Valtteri Botta sta per cedere il passo e la vittoria a Lewis Hamilton nel GP di Russia

Valtteri Botta sta per cedere il passo e la vittoria a Lewis Hamilton nel GP di Russia

Photo by: Steve Etherington / LAT Images

Il beau geste: Bottas rinuncia alla vittoria di Sochi

È stata una stagione molto difficile quella di Valtteri Bottas, chiusa a quota zero vittorie e con il poco gratificante record di primo pilota a non vincere almeno una gara con una Mercedes ibrida. Non sarà stato il miglior Bottas, ma dopo la vittoria sfuggita a Baku per una foratura, il finlandese aveva nuovamente il successo in tasca nel Gran Premio di Russia.

La squadra ha però bloccato la sua cavalcata, chiedendo di cedere la vittoria al compagno di squadra per aiutarlo nella corsa al quinto titolo Mondiale.

Valtteri ha obbedito, senza polemiche e strascichi, nella speranza che il favore fatto gli fosse ricambiato in seguito, ma le circostanze non hanno però consentito a Hamilton di sdebitarsi. Male per lui, ma un prezioso valore aggiunto per la Mercedes nella gestione della squadra.

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Photo by: Joe Portlock / LAT Images

L’annuncio: la Ferrari torna a puntare su un giovane

L’11 settembre la Scuderia Ferrari ha ufficialmente annunciato l’arrivo di Charles Leclerc come compagno di squadra di Sebastian Vettel nel prossimo Mondiale. La nomina è arrivata dopo un’estate di indiscrezioni, ma già in passato alcuni giovani erano stati vicini all’approdo a Maranello per poi vedere la porta chiudersi in extremis.

Dopo oltre un decennio di piloti "senior", la Ferrari è tornata a puntare su un ragazzo senza ancora un palmares di Formula 1, e lo ha fatto attingendo al proprio vivaio, a conferma di un lavoro di scouting e di crescita di giovani talenti che sembrava un’esclusiva di casa Red Bull.

Porte aperte a Leclerc (rookie dell’anno), una promozione meritata sul campo dopo un grande 2018 al volante della Sauber.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, festeggia per la vittoria nel GP di Monaco

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, festeggia per la vittoria nel GP di Monaco

Photo by: Steven Tee / LAT Images

L’impresa: Ricciardo vince a Monaco senza ibrido

“Ho perso potenza, ho perso potenza, posso fare qualcosa?”. “Negativo, Daniel”. Il team radio di Ricciardo resterà impresso nella memoria di chi ha assistito al Gran Premio di Monaco, con l’australiano in testa alla gara che di colpo si ritrova con la MGU-K fuori uso.

La sua sembra una corsa ormai compromessa. Riccardo Adami, l'ingegnere di pista di Vettel che segue la Red Bull al comando del Gran Premio, comunica al suo pilota i guai di Ricciardo e sembra solo questione di tempo prima che la Ferrari possa strappargli la leadership. Ma giro dopo giro Daniel tiene duro, e arriva una vittoria sofferta che lo ripaga della delusione del 2016.

“Ci sono voluti due anni per farcela – commenterà estasiato dopo la corsa – ma il riscatto è arrivato. Ho pensato che la gara fosse finita, davvero, ma è incredibile essere riuscito giro dopo giro a stringere i denti fino alla bandiera a scacchi”.

Fernando Alonso con la McLaren MCL33 nelle qualifiche del GP di Ungheria

Fernando Alonso con la McLaren MCL33 nelle qualifiche del GP di Ungheria

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

Il Team Radio: Alonso nelle qualifiche in Ungheria

Piove sull’Hungaroring, e le qualifiche sono decisamente caotiche. Fernando Alonso in Q2 porta la sua McLaren in undicesima posizione, e negli ultimi concitati minuti il suo ingegnere lo richiama ai box per un ultimo tentativo nella speranza di entrare in Q3.

“Fernando, credi che sia meglio montare le intermedie o le full-wet?”.

Lapidaria la risposta dello spagnolo: “Non credo che sia possibile migliorare la posizione anche se su questa monoposto montate un razzo!”.

La Honda nel 2018nha fornito la power unit in esclusiva alla Toro Rosso

La Honda nel 2018nha fornito la power unit in esclusiva alla Toro Rosso

Photo by: Andy Hone / LAT Images

La rivincita: Honda "sbertuccia" la McLaren

Doveva essere la stagione della resurrezione per la McLaren, liberatasi di quello che a Woking era stato additato come l’artefice di tutti i problemi, ovvero il motore Honda.

La pista, invece, ha detto altro, e dodici mesi dopo essere stati messi alla porta da Zak Brown, gli ingegneri giapponesi hanno convinto sul campo la Red Bull di essere all’altezza del compito, sfruttando al meglio la chance di poter sviluppare la power unit sulla Toro Rosso.

Il tutto mentre Alonso e Vandoorne remavano nelle retrovie: per fortuna della McLaren i giapponesi sono molto riservati e il classico gesto dell’ombrello non si addice al loro galateo.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, in conferenza stampa

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, in conferenza stampa

Photo by: Andy Hone / LAT Images

Il giornalista: Alonso intervista Hamilton

Gran Premio del Messico, Hamilton ha appena conquistato il suo quinto titolo Mondiale e nella tradizionale conferenza stampa post-gara Lewis ha il sorriso dei giorni migliori. Come da prassi, prima di porre la domanda ogni giornalista si presenta con il proprio nome e quello della pubblicazione, quando il microfono passa all’inviato di un sito messicano.

“Sono Fernando Alonso, di Motorlat”. Hamilton scoppia a ridere: “Mi stai dicendo che ti chiami Fernando Alonso?”.

“Si, esatto, è il mio nome”. Hamilton sbigottito: “Questa è bella, non avrei davvero mai pensato che un giorno Fernando Alonso mi avrebbe intervistato!”.

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