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Ferrari: Vettel scommette su una buona partenza della Rossa

La Ferrari si inchina alla Mercedes in qualifica, ma cercerà di ottenere il massimo in gara. A Maranello vogliono riguadagnare il ruolo di seconda forza preso dalla Red Bull, ma Vettel conta che le frecce d'argento possano non essere lontane in gara.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari in parc ferme
Qualifying top three in parc ferme (L to R): Nico Rosberg, Mercedes AMG F1, second; Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, pole position; Sebastian Vettel, Ferrari, third
(L to R): Sergio Marchionne, Ferrari President and CEO of Fiat Chrysler Automobiles with Maurizio Ar
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Ingegneri Ferrari alla console centrale nel box
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Mattia Binotto, Ferrari Chief Technical Officer in the FIA Press Conference
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H e Fernando Alonso, McLaren MP4-31
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Un Hamilton in versione marziana e un Rosberg molto più terrestre, hanno confermato anche a Monza che la Mercedes è sempre la Mercedes. E questa non è certo una notizia. La Ferrari avrebbe dato l’anima per un posto in prima fila, ma realisticamente l’obiettivo non era alla portata. I

l margine ridotto che una settimana fa ha separato Raikkonen da Rosberg (166 millesimi) a Monza si è dilatato fino a 837 millesimi. Due i motivi: il rendimento spaziale di Lewis, apparso a suo agio sul tracciato di Monza quasi fosse nato in Brianza e la riduzione delle pressioni degli pneumatici decisa dalla Pirelli che ha ridato alle due frecce d'argento le condizioni per esprimersi al meglio.

Al netto di una superiorità del team Campione del Mondo, la Ferrari ha raccolto il massimo possibile, ovvero una seconda fila che comunque significati ne ha. Quel podio che manca da quattro gare è alla portata, così come la possibilità (dopo cinque Gran Premi) di tornare ad un bottino di tappa più corposo della Red Bull.

Davanti agli occhi del presidente Sergio Marchionne, il box Ferrari ha gestito bene la qualifica. Nel primo turno ha passato il taglio della Q1 con gomme soft, ma ha rinunciato alla possibilità di fare lo stesso nella sessione Q2. E la scelta si è rivelata corretta, perché i crono della Q1 non sarebbero stati sufficienti a garantire un posto nella top-10, e la stessa Red Bull (che ha provato a fare il primo stint con gomme soft) è dovuta subito correre ai ripari rimandando in pista Ricciardo e Verstappen con le supersoft. Oggi, Mercedes a parte, strategie diverse erano impossibili.

Sarà comunque interessante domani assistere alle prime fasi di gara, quando la Ferrari potrà contare su una mescola più performante che (dati Pirelli) potrebbe durare anche 20 giri contro i 34 della soft. Vettel, autore oggi di un giro alla Vettel, e Raikkonen non si fanno illusioni, ma Monza è sempre Monza. Per sperare in qualcosa in più di un terzo posto servono copioni che al momento sono difficili anche da ipotizzare.

C’è comunque una moderata soddisfazione nel box del Cavallino, perché almeno l’incubo Red Bull sembra essere più lontano.
“Oggi abbiamo fatto del nostro meglio e tirato fuori il massimo dalla macchina – ha commentato Raikkonen - sicuramente saremmo stati più soddisfatti se fossimo riusciti a conquistare la prima fila, ma questo è il massimo che potevamo ottenere. Considerati i nostri limiti dobbiamo essere contenti di questo risultato”.

“Ma domani è un altro giorno – ha proseguito "Iceman" - e se riusciremo a partire bene potremo costruire da lì la nostra gara. Alcune squadre (la Mercedes che Kimi non nomina) prenderanno il via con gomme diverse, vedremo cosa succederà, pensiamo che partire con le Supersoft per noi sia la scelta migliore. Sarà una gara lunga, difficile per le gomme e molte cose possono accadere. Dobbiamo stare davanti e se succede qualcosa cercare di ottenere il massimo. Cercheremo di fare le scelte giuste per i pit-stop, poi vedremo come andrà. Oggi i nostri avversari sono stati molto forti, ma noi faremo del nostro meglio per lottare con loro”.

Sul fronte strategie Vettel e Raikkonen dispongono ancora di un set di gomme soft nuovo, mentre solo Seb ha un treno di supersoft inutilizzato. Le possibilità sono molte, ma le simulazioni indicano come più veloce la strategia a due soste (due stint con superstoft da 17 giri ciascuno) ed un terzo con diciannove tornate con le soft.

Non ci pensa per ora Vettel, che dopo le qualifiche ha ritrovato un sorriso che non si vedeva da qualche gara.
“Finora è stato un buon weekend – ha commentato Seb - siamo riusciti a piazzare entrambe le macchine in seconda fila. Sono sicuro che possiamo fare una buona gara partendo da queste posizioni se riusciamo a portarci in vantaggio al via. Allo spegnersi del semaforo speriamo di avere una buona trazione, che i pneumatici dovrebbero darci. Fino alla prima curva c'è molta strada, qualcosa si può tentare ma la gara non dura lo spazio di un rettilineo, qui è lunga, 53 giri”.

“Per essere onesti – ha concluso Vettel - dopo aver visto i tempi in Q1 e in Q2 su gomme diverse sapevo già che sarebbe stata difficile, ma non si sa mai... Ho spinto più forte che potevo, forse anche troppo al primo giro in Q3 e non è andata bene, per fortuna verso la fine ho migliorato. Nel complesso sono abbastanza contento, non tanto per l'inizio del giro, ma credo che il nostro passo di gara sia migliore rispetto a quanto indica il divario in qualifica, quindi vedremo".

"Non è importante chi abbiamo dietro, conta chi abbiamo davanti e ci sono ancora due macchine. Il gap è maggiore di quanto avremmo voluto, ma nelle ultime due gare le cose stanno funzionando sia qui che a Maranello. E anche se non ci piace, dobbiamo avere pazienza, sono sicuro che le cose miglioreranno”.

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