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Ferrari: una pole position inattesa, ma la Mercedes resta in agguato

Vettel e Raikkonen hanno monopolizzato la prima fila anche in Cina, su una pista sulla carta Mercedes, ma domani le temperature più alte ed una gara con una sola sosta potrebbero aiutare le Frecce d'Argento.

Il poleman Sebastian Vettel, Ferrari, il secondo classificato Kimi Raikkonen, Ferrari

Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia la pole position ricevendo un trofeo dalla Pirelli
Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia la conquista della pole position
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, lascia la sua monoposto nel parco chiuso
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, strikes up sparks over a kerb
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Il poleman Sebastian Vettel, Ferrari, il secondo classificato Kimi Raikkonen, Ferrari, il terzo classificato Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Il poleman Sebastian Vettel, Ferrari, il secondo classificato Kimi Raikkonen, Ferrari, il terzo classificato Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 nella conferenza stampa
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 nel parco chiuso
Il poleman Sebastian Vettel, Ferrari festeggia nel parco chiuso
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Il poleman Sebastian Vettel, Ferrari
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+

Sabato mattina, paddock di Shanghai. Gli addetti ai lavori sono arrivati di buon’ora, indossando giacche a vento, guanti e cappelli. "Sembra di essere tornati a Barcellona", è stato il commento più comune, ricordando le temperature rigide in cui si sono svolte le prove pre-campionato.

Ed i test di Montmelò, che oggi sembrano lontanissimi ma che in realtà risalgono a due mesi fa, avevano detto che la Mercedes aveva tutto quello che serviva per puntare con decisione al quinto titolo Mondiale consecutivo.

I dieci gradi di Shanghai sono quindi sembrati l’habitat naturale della W09, e a colazione la pole position della Hamilton era data per scontata, i dubbi erano solo su chi avrebbe affiancato il campione del Mondo: Bottas o Vettel? Invece il verdetto è stato clamorosamente diverso, con due Ferrari in prima fila e la prima delle Mercedes a mezzo secondo.

Seconda sentenza a sorpresa: Lewis Hamilton solo quarto, al termine di una giornata in cui il campione del Mondo non è parso mai a suo agio con la monoposto. Un testacoda nella sessione FP3 è stato il primo indizio di una giornata poco felice, a cui sono seguiti giri sporcati da correzioni ed in generale un gran lavoro di volante davvero inusuale per Lewis.

Questione di…windows… "Non siamo riusciti a portare le gomme nella finestra giusta", ha commentato Hamilton, ed in effetti ha sorpreso vedere la Mercedes lasciare i freni fumare vistosamente nei box tra il primo ed il secondo ‘run’ nella speranza che il calore proveniente dai dischi contribuisse a scaldare il cerchio. "Di solito utilizzano un aspiratore per raffreddare – ha commentato un tecnico di una squadra avversaria – oggi avrebbero avuto bisogno di una stufa". Il problema per la Mercedes è emerso in modo evidente con la mescola ultrasoft, e lo conferma il miglioramento tra la Q2 (disputata con le soft, scelta condivisa dalla Ferrari) alla Q3.

È possibile che le due Mercedes nel secondo run completato nella Q2 avessero a bordo qualche chilo in meno di benzina rispetto a quella delle due Ferrari (Vettel e Raikkonen hanno ottenuto il loro miglior crono in Q2 al primo tentativo) ma è emerso comunque un dato significativo. Nella Q3, con le ultrasoft, Vettel e Raikkonen hanno abbassato i loro tempi rispettivamente di 1”290 e 1”104, mentre il miglioramento di Bottas ed Hamilton è stato di 0”438 e 0”249.

La Mercedes con le "scarpe viola" non è andata, è nel box Campione del Mondo ci sono stati attimi di smarrimento. Proprio a Shanghai (storico feudo Mercedes), e proprio in queste condizioni, semplicemente non se lo aspettavano.

Così nell’arco di una settimana la Ferrari si conferma (per ora sul giro veloce) una monoposto con una sorprendente dote camaleontica, ed il Cavallino ha ritrovato una doppia prima fila che mancava dal 2006, quando Michael Schumacher e Felipe Massa confermarono il tandem 'rosso'‘ ad Indianapolis e Magny-Cours.

In un giorno comunque importante per la Ferrari, si è confermato anche il buon Kimi Raikkonen visto nelle due tappe di Melbourne e Al Sakhir. Gli 87 millesimi che hanno separato il crono di "Iceman" da quello di Vettel sono poca roba, e ci sta anche la stizza del finlandese che per la seconda volta in sette giorni ha visto sfumare la pole position sotto la bandiera a scacchi. La buona notizia per la Ferrari è quella di aver ritrovato un pilota che (ad eccezione di qualche exploit) negli ultimi anni sembrava aver perso lo smalto dei giorni migliori.

Un attacco a due punte sarà strategico nella pianificazione della tattica della gara di domani. In casa Mercedes sperano che il previsto aumento della temperatura (al via del GP sono attesi 20 gradi) possa venire in soccorso: "In Bahrain in gara eravamo più forti di loro, quindi chissà", ha detto un deluso Hamilton.

La certezza della Mercedes è che con mescole soft e medie (le previsioni sono di una gara con un pit stop) i problemi legati alle temperature degli pneumatici dovrebbe essere risolto, e confidano sulla possibilità di poter avere un ritmo migliore delle due Ferrari soprattutto con le gomme "bianche". Ma è tutt’altro che una certezza, visto che la SF71H sta sorprendendo sempre di più, e domani per puntare alla vittoria la Mercedes dovrà superarne due.

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