Ferrari: svelata a Maranello la SF16-H

I “veli” oggi sono digitali. Ma le emozioni, anche se davanti ad un monitor, sono comunque quelle che riaffiorano quando si assiste alla “prima” di una monoposto rossa. La Ferrari SF16-H si è finalmente svelata nelle sue forme, mettendo fine ad una lunga attesa durata ottanta giorni, ovvero da quando la SF15-T spense i motori ad Abu Dhabi al termine dello scorso Mondiale.

Il primo impatto con l’arma 2016 di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen ha confermato le indiscrezioni delle ultime settimane, con il ritorno delle zone di colore bianco che riporta alla mente i periodi gloriosi degli anni ’70 e il meno trionfante inizio di inizio anni ’90. Ma le novità, quelle vere, sono altre, e le descriveremo nel corso del pomeriggio entrando nel dettaglio.

La Ferrari ha scelto la presentazione via-web, ormai di moda tra le squadre per risparmiare quel tempo tanto caro agli ingegneri. Vettel e Raikkonen sono arrivati alla presentazioni su una California rossa con tanto di tetto scoperto, sotto un imprevedibile sole estivo, sembrato beneaugurante.

A fare gli onori di casa è stato Maurizio Arrivabene, che dopo una breve introduzione in inglese è passato all’italiano nel rispetto della tradizione. L’embrione denominato progetto 667 si è trasformato nel progetto di James Allison, Simone Resta e Mattia Binotto. Per la “triade” tecnica di Maranello la SF16-H è il progetto della maturità, quello che sarà un passaggio cruciale per le loro carriere.

Obiettivi? Lottare per il titolo, partire per i Gran Premi con la speranza concreta di poter puntare al successo senza limiti legati alle caratteristiche delle piste o del meteo. Vettel e Raikkonen in divisa ufficiale, non hanno nascosto le loro ambizioni: la SF16-H dovrà lottare per il titolo Mondiale.