Ferrari SF21, Cardile: "Tante novità al retrotreno per snellirlo"
Enrico Cardile, responsabile del reparto telaio della Scuderia Ferrari, spiega le novità sulla SF21 che, di fatto , la differenziano dalla SF1000 che ha corso nel 2020. Il retrotreno è stata la zona che ha ricevuto le maggiori attenzioni, ma ci sono anche un nuovo muso e un'ala anteriore differente.

Nella presentazione della Ferrari 2021, la SF21 che dovrà permettere a Charles Leclerc e a Carlos Sainz di fare meglio rispetto a un 2020 a dir poco disastroso per il Cavallino Rampante, tra le dichiarazioni più attese c'erano certamente quelle di Enrico Cardile, direttore responsabile del telaio della Scuderia Ferrari.
Cardile, nel suo intervento, ha spiegato punto per punto le modifiche fatte alla SF21, di fatto una versione modificata della SF1000 dello scorso anno a causa delle restrizioni dovute al regolamento. Di aspetti nuovi e interessanti, però, la SF21 sembra racchiuderne. A partire dal retrotreno, oggetto delle modifiche più evidenti da parte dei reparti diretti da Cardile e da Gualtieri.
Retrotreno, che molto più di qualche ritocco
"Sulla SF21 abbiamo dovuto scegliere un'area su cui concentrare maggiormente i nostri sforzi. Abbiamo scelto il retrotreno, ridisegnando un nuovo cambio e nuove sospensioni. Questo, in aggiunta con il lavoro svolto con i colleghi della power unit ha permesso di ottenere un retrotreno molto più rastremato rispetto a quello della SF1000", ha subito svelato Cardile.
"Anche il sistema di raffreddamento è stato oggetto delle nostre attenzioni. Abbiamo aumentato l'autorità del radiatore centrale e abbiamo disegnato un modywork più downwashing rispetto a quello della SF1000".
Aerodinamica e muso rivisti, non il telaio
Le modifiche regolamentari introdotte per questa stagione così atipica hanno fatto sì che le monoposto 2021 - almeno sulla carta - perdessero carico verticale, agendo anche sul taglio del fondo, nella zona anteriore alle ruote posteriori.
In questo campo Cardile e soci si sono concentrati per cercare di recuperare almeno parte del carico perso, senza però dimenticare l'obiettivo non certo secondario del miglioramento legato alla penetrazione, dunque la diminuzione della resistenza.
"L'aerodinamica è stata un'area impattata dalle nuove modifiche regolamentari, volte a ridurre la capacità di carico verticale, a salvaguardia dell'integrità dei pneumatici. Per questo motivo quando abbiamo cominciato lo sviluppo aerodinamico della vettura ci siamo dati 2 obiettivi: da una parte recuperare il carico verticale perso, al contempo riducendo la resistenza della vettura".
Muso differente, ma modifiche tutto sommato limitate per quanto riguarda la zona anteriore della SF21. Il muso, come detto, è di nuova concezione. Rimangono però inalterate le sospensioni anteriori, così come il telaio.
"La parte anteriore della vettura, per regolamento, ha subito interventi decisamente meno radicali. Abbiamo sviluppato una nuova ala anteriore che lavora assieme a un muso di nuova concezione, ma telaio e sospensioni sono quelle della SF1000".
"Le sfide di certo non ci spaventano. Le affronteremo come sempre uniti, con i piedi per terra, consapevoli che dovremo lavorare tanto e bene per onorare al meglio il nome che portiamo", ha concluso Cardile.
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