Ferrari: se la Mercedes è un miraggio, la Red Bull torna dietro
Vettel torna sul podio con la SF16-H, la Ferrari recupera 11 punti nel mondiale Costruttori sulla Red Bull. La squadra del Cavallino ha conseguito a Monza il massimo risultato possibile. Promosso anche il nuovo motore evoluzione.
Podio: Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari
XPB Images
C’è il cuore, alimentato da un pubblico capace di un abbraccio probabilmente unico al mondo. Ma c’è anche la logica, che si nutre di numeri. Nella storia del Gran Premio d’Italia 2016 ha prevalso la seconda, che ha dipinto con esattezza lo scenario dei valori in campo, ovvero due Mercedes davanti alle due Ferrari. Fin qui non c’è notizia.
A Maranello sanno che i miracolo non esistono, e questa situazione si protrarrà fino al termine del Mondiale. Le proiezioni dicono che la Mercedes vincerà il campionato Costruttori a Suzuka, ma al di là della certificazione di una superiorità mai stata in discussione, in Ferrari gli obiettivi da inseguire ci sono, e sotto questo aspetto il weekend di Monza ha portato buone notizie. Basta dimenticare la Mercedes.
La strategia Ferrari, di fatto, è stata quella corretta per le due SF16-H. Nelle simulazioni la gara con una sola sosta era più lenta di undici secondi, e ai box non hanno avuto dubbi. C’era anche una remota speranza di vedere le Mercedes in crisi con la mescola media, ma Rosberg e Hamilton non hanno accusato alcun problema.
Vettel e Raikkonen avevano l’obiettivo di garantire alla Ferrari il ritorno sul podio dopo quattro gare d’assenza, e il recupero di più punti possibili sulla Red Bull nella classifica costruttori. Su questo fronte il bilancio è stato di 27 a 16 per il Cavallino, ancora staccato di 11 punti dai rivali di Milton Keynes. Non sarà semplice il confronto con la Red Bull, perché arrivano tracciati come Singapore, Suzuka e probabilmente Austin dove Ricciardo e Verstappen potranno contare sulle bontà del loro telaio.
Si vedrà gara dopo gara, ma almeno la Scuderia a Monza ha dato segni di ripresa. Niente a che vedere con la debaclé di Hockenheim. I passi avanti si erano già intravisti a Spa, ma a causa del disastroso avvio di gara, i riscontri erano stati offuscati.
“Credo che oggi fossimo più vicini ai nostri avversari di quanto ci aspettassimo dopo le qualifiche – ha commentato Raikkonen - ovviamente eravamo su strategie diverse, ma abbiamo fatto le scelte giuste con le gomme e ottenuto il miglior risultato da questa gara".
"Abbiamo trovato la velocità, ma non abbastanza per ottenere una posizione migliore. In questi ultimi due fine settimana sembra che si stia andando nella direzione giusta, ora dobbiamo continuare a migliorare facendo il massimo. Ogni gara è una storia diversa, un piccolo errore degli altri potrebbe darci una possibilità, chi lo sa...”.
La Ferrari può lasciare Monza con la consapevolezza di aver raccolto il massimo con le due SF16-H. E sotto questo aspetto è comprensibile la felicità di Vettel.
“Questa per noi è una gara speciale – ha commentato Seb - ed essere sul podio qui a Monza è stupendo. Naturalmente si vorrebbe sempre arrivare sul gradino più alto, quindi complimenti ai nostri avversari, oggi erano di un'altra categoria. Noi abbiamo tentato il massimo e questo è il risultato migliore: tutto il weekend è andato liscio, senza problemi con la macchina. Avevamo portato un motore evoluto, quindi grazie anche ai ragazzi a Maranello per quanto hanno fatto”.
“Sento che le cose stanno cambiando – ha proseguito Seb - ci vorrà ancora un pò di tempo, ma stiamo andando nella direzione giusta. In un giorno come questo ti rendi conto di quanto di bello ci sia nella vita, è semplicemente incredibile ricevere tanto sostegno".
"Abbiamo i tifosi migliori del mondo, è difficile trovare le parole giuste per descriverli. Ma quando sei sul podio, quello sotto non è l'Adriatico, è il 'Mar dei Tifosi'... Abbiamo avuto una stagione difficile, con aspettative alte, ci siamo creati una pressione molto forte e abbiamo anche commesso errori, ma l'importante è rimanere uniti come squadra. Ci sono ancora tante gare e sappiamo di avere una buona macchina, purtroppo non buona abbastanza da poter dire oggi "è la migliore di tutte", ma un giorno lo sarà, ne sono sicuro”.
Nella felicità di Vettel ci sta anche il ritorno al ruolo di primo pilota del team, un carica che lo scorso anno sembrava d’ufficio, ma che in questa stagione è stata tutt’altro che scontata. Dopo il patatrack di Spa è arrivata la risposta, sia in qualifica che in gara, ed il rientro in pista dopo il primo pit-stop è stato abbastanza chiaro, con Vettel che ha chiuso la porta con correttezza e decisione, per non correre rischi. Seb è tornato a fare Seb, e alla vigilia della trasferta sulla pista che lo scorso anno lo vide autore della sua miglior prestazione stagionale, per la Ferrari è una buona notizia.
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