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Ferrari: sbagliata la scelta dei tempi in pista, azzeccata la Supersoft al via

Il potenziale della Ferrari dotata del nuovo motore si è annacquato con il bagnato: Vettel e Raikkonen dicono che la SF16-H era buona, ma non hanno voluto prendersi dei rischi inutili. Il rammarico di essere entrati in pista troppo presto.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

XPB Images

Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari signs autographs for the fans
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H spins off the circuit
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H va largo

C’è grande rammarico in Ferrari. E  non è la prima volta nel corso del 2016 perché finora le circostanze impreviste non hanno mai giocato a favore di Vettel e Raikkonen. Ma il risultato delle qualifiche del GP d'Austria è un mix, dato da circostanze poco favorevoli, ed interpretazione delle stesse.

Fino al termine della sessione Q2 tutto era filato liscio. Turni passati con buoni tempi, un crono sorprendente di Vettel nel Q2 con gomme supersoft. Poi è arrivato il previsto acquazzone che ha cambiato le carte in tavola.

A quel punto gli “strateghi” hanno dovuto rivedere tutti i piani, anche perché dopo aver preso il via della Q3 con gomme intermedie, la pista si è asciugata ad una velocità notevole, e negli ultimi minuti si sono create le condizioni per tornare alle slick.

In tutto questo bailamme la Ferrari non ha avuto il timing giusto per transitare per ultima sotto la bandiera a scacchi (su una pista che si asciugava velocemente è stato un grande vantaggio per chi vi è riuscito), ed anche i piloti non hanno voluto prendersi quei rischi che, invece, si sono presi Button ed Hulkenberg.

“Penso che la monoposto abbia funzionato molto bene per tutto il weekend – ha commentato Raikkonen - ma purtroppo le condizioni ambientali nel Q3 sono cambiate. In Q2 ho avuto un buon feeling con la monoposto, abbiamo utilizzato le gomme Supersoft riuscendo a passare facilmente in Q3. La sensazione è stata buona anche sul bagnato, e alla fine è un po’ deludente finire solo in sesta posizione perché sentivo che c’era il potenziale per ottenere molto di più. Purtroppo ci sono stati dei piccoli motivi per cui non siamo stati veloci nei momenti cruciali, ma sono convinto che domani saremo a posto”.

Dal sabato austriaco sono arrivate anche buone notizie. Domani sia Vettel che Raikkonen (se non pioverà) potranno prendere il via della gara con gomme Supersoft. Un vantaggio non indifferente alla luce delle simulazioni di gara che si sono viste nelle prove libere.

Soprattutto la Mercedes ha accusato molti problemi nei long-run con gomme Ultrasoft (quelle che il poleman Hamilton e Rosberg monteranno al via della corsa) e non solo sul fronte dell'usura, ma anche sul temuto blistering.

Non è azzardato ipotizzare un primo stint di gara molto breve per molte monoposto, e questo potrebbe giocare a favore dei ferraristi, unici insieme ai piloti della Red Bull che scatteranno dalla top-ten con gomme Supersoft. Una mescola che sembra sposarsi bene con la SF16-H, e che ha permesso a Vettel di girare in Q2 in 1’06”602, a meno di quattro decimi dal tempo di riferimento di Hamilton.

“Abbiamo provato bene la Ssupersoft nella libere di stamattina – ha spiegato Raikkonen - ed i riscontri sono stati buoni, quindi eravamo fiduciosi che con questo compound fosse possibile passare dalla Q2 alla Q3. Sarà un vantaggio? Vedremo domani, dipenderà molto dalle condizioni ambientali. Credo che la gestione delle gomme sarà una sfida per tutti, chi riuscirà a tenerle in vita per più giri avrà un grande vantaggio”.

Sia Raikkonen che Vettel non hanno però risparmiato qualche critica anche al loro operato. Nei cruciali minuti finali della sessione i piloti in pista sono stati chiamati ad osare, e il tandem ferrarista non ha voluto prendersi grossi rischi.

“Penso che l'unica cosa che è mancata sia stato il tempo – ha commentato Vettel - non sono contento perché tutto è dipeso dall'ultimo giro. La pista era sorprendentemente asciutta, forse più di quanto mi aspettassi, e avrei dovuto correre qualche rischio in più. Non è mancato il ritmo, o la macchina, è mancato il pilota, perché i tre che sono finiti davanti hanno rischiato di più. Più tardi si passava la linea, meglio era. Per domani tutto può succedere, forse pioverà e sarà molto più fresco. Ma la macchina si guidava benissimo e avremmo potuto piazzarci molto meglio”.

Stessa linea anche per Raikkonen:
“Avrei potuto spingere di più, ma era difficile sapere dove c’era grip e dove no. Anche la tempistica non ci ha aiutato, perché se avessi iniziato il giro per ultimo sarebbe stato un vantaggio”.

Tutto vero. Ma forse i due ferraristi hanno pensato di avere la possibilità di puntare a qualcosa di importante nella corsa di domani, senza la necessità di giocarsi la chance della stagione in condizioni difficili. Forse, però, perché al di là della chance offerta dalle gomme Supersoft, a scattare davanti a tutti domani pomeriggio alle 14 ci sarà ancora Lewis Hamilton...

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