Ferrari: Ross Brawn ha detto no per il suo ritorno a Maranello
La squadra del Cavallino non è riuscita a convincere il tecnico britannico a rimontare in sella per rilanciare la Rossa. Con Allison dato ormai per partente, a Maranello devono iniziare a pensare ad un piano B per il futuro...
Foto di: XPB Images
Ross Brawn ha detto no. L’ingegnere di Manchester non ha voglia di tornare ad avere un ruolo attivo in Formula 1 e preferisce godersi le vacanze estive nella sua casa di Forte dei Marmi. L’ex direttore tecnico del Cavallino rampante ha risposto negativamente all’offerta che un emissario della Ferrari gli aveva fatto nel week end scorso per diventare un consulente tecnico del presidente Sergio Marchionne.
La squadra di Maranello non ha avuto elementi sufficientemente convincenti per spingere Ross Brawn a tornare, sebbene gli fosse stata garantita l’opportunità di non andare ai Gran Premi. Il 61enne britannico da tempo soffre di un affaticamento cardiaco per cui non era disponibile a sobbarcarsi le 21 trasferte di una stagione completa.
La Ferrari sperava di trovare in Ross un uomo che sapesse dare una ripartenza alla squadra, dopo che è svanita l’incondizionata fiducia che era stata riposta in James Allison. Il direttore tecnico inglese starebbe pianificando un rientro in Gran Bretagna (si parla di un ritorno alla Renault – ex Lotus) anche se ha un contratto con una validità di altri due anni.
Ma la domanda che impera adesso è: chi farà la monoposto del 2017? Al momento i lavoro di progettazione è affidato a Simone Resta che sta coordinando il progetto che è già stato lanciato a fine primavera. James Key, direttore tecnico della Toro Rosso, molto corteggiato dalla Scuderia, preferisce restare legato al carro di Adrian Newey (il contratto di James è con la Red Bull Technology e non con la Toro Rosso) nella speranza di diventare in futuro il suo delfino.
La Ferrari, quindi, deve valutare un piano B: c’è già chi spinge per attivare in Gran Bretagna un’antenna tecnologica nella quale attirare alcuni di quei tecnici di valore che non sono interessati a venire a lavorare in Italia. Un’idea che non piace a Sergio Marchionne: il presidente vuole che ci sia l’orgoglio ferrarista per chi è parte del Reparto Corse. Mentre la squadra sta andando all’Hungaroring in cerca di un rilancio dopo la delusione di Silverstone, il presidente si impegna a ridisegnare la struttura tecnica. Aspettiamoci delle sorprese…
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