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Raikkonen: "Oggi non è stata una giornata perfetta, ma nemmeno disastrosa. Ho lavorato per domani"

Giornata incolore per il finlandese della Ferrari, solo sesto e staccato di quasi mezzo secondo dal compagno di squadra Vettel. Kimi non ha convinto nemmeno nella simulazione del passo gara con gomme Supersoft e Ultrasoft.

Kimi Raikkonen, Ferrari

Kimi Raikkonen, Ferrari

Manuel Goria / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H

Quello che si presenta davanti alla stampa al termine dei primi due turni di prove libere del Gran Premio d'Austria 2018 di Formula 1 è il solito Kimi Raikkonen. Algido nell'espressione e anche nelle considerazioni riguardo una giornata che, in realtà, non è certo stata tra le più positive della sua carriera da pilota Ferrari.

"Oggi è solo venerdì, abbiamo provato qualcosa, abbiamo cercato di migliorare la monoposto anche se non è stata certo una giornata perfetta, ma nemmeno un disastro. Direi che è un venerdì normale. Ho fatto cose normali in vista della giornata di domani".

E dire che tempo sul giro e passo gara, se ben analizzati, sembrano dire altro. Il suo 1'05"265 lo ha reso il pilota più lento tra quelli che corrono per Top Team. Meglio di lui hanno fatto i due della Mercedes, Vettel e anche Ricciardo e Verstappen.

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Da sottolineare come Kimi abbia accusato quasi mezzo secondo di divario dal compagno di squadra Vettel, mentre sul passo gara non ha convinto né su gomme Supersoft (è stato l'unico pilota assieme a Bottas a provare quelle mescole nella simulazione gara) né su Ultrasoft.

Raikkonen ha dato inoltre il proprio parere sui cordoli, che sono sembrati - in alcuni punti - piuttosto pericolosi per le sospensioni e per il fondo delle monoposto.

"Tutti vanno un po' larghi perché possiamo farlo. La parte pericolosa è quella colorata in giallo, se ci arriviamo possiamo avere dei problemi, ma la scelta è individuale. Dipende un po' da noi, ma è certo che ci voglia qualcosa per non permetterci di andare troppo larghi, altrimenti andremmo fuori di 10 metri per prendere velocità".

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