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Ferrari pronta a salire sul ring di Ginevra per le regole F1 2021

Domani si giocherà una partita importante per la stesura delle regole 2021 della Formula 1 e la Casa di Maranello sembra pronta a dare battaglia contro un'eccessiva standardizzazione delle componenti, provando a battere sui tasti delle gomme e dei tracciati.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Steve Etherington / Motorsport Images

La Formula 1 tornerà in pista a Singapore tra poco più di una settimana, ma il prossimo confronto (dal peso specifico indubbiamente alto) è in programma domani a Ginevra. Intorno al tavolo allestito nella sede della Federazione Internazionale ci saranno Formula 1 (Liberty), FIA, rappresentanti dei team e dei fornitori di power unit, Pirelli e una delegazione di piloti.

Il prossimo 31 ottobre scadrà il termine entro il quale dovranno essere votate le regole tecniche, sportive e finanziare, della Formula 1 che prenderà forma nel 2021, ed al momento il quadro presenta qualche punto fermo ma anche tanti aspetti da chiarire. La scorsa settimana Mattia Binotto è tornato sulla posizione della Ferrari, sottolineando un punto che sarà terreno di scontro nel confronto di domani: la Scuderia non è allineata con la politica delle parti standard, e promette battaglia.

“La F1 è uno sport e deve mantenere un valore meritocratico – ha sottolineato Binotto - non è solo uno spettacolo e non deve limitarsi ad essere uno show. È per questo che siamo contrari a quello che è stato proposto. Siamo contro la standardizzazione delle parti perché vorrebbe dire rendere le monoposto identiche e non vogliamo un regolamento troppo prescrittivo per renderle uguali nella forma”. Difficile al momento anche ipotizzare un compromesso: “Credo che in questo momento non ci sia nulla su cui cedere, visto che siamo ancora lontani da fine ottobre e c’è ancora tempo per discutere, per cui non mi sembra giusto dire cosa saremmo disposti a lasciare”.

Il tema cruciale dei sorpassi

Da quando la Formula 1 all’indomani del Gran Premio di Francia è stata bersaglio di critiche, di fatto la gara soporifera di Le Castellet sembra diventata un lontano ricordo. A partire dal successivo Gran Premio d’Austria lo spettacolo offerto a spettatori ed appassionati è stato notevole, così come i riscontri sul fronte dell’interesse. Anche questo aspetto dovrà essere discusso nell’incontro di domani, ma intanto le proposte vanno avanti, e la FIA nel frattempo ha già pubblicato una prima immagine del modello F1 2021, che ha scatenato reazioni differenti a seconda delle parti in causa.

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“Da un punto di vista aerodinamico stanno cercando di ridurre l’effetto scia – ha spiegato Binotto – con l’obiettivo di agevolare le manovre di sorpasso. Oggi chi segue un avversario perde carico aerodinamico, e diventa difficile attaccare e provare il sorpasso, ed è per questo che nella proposta FIA hanno deciso di aumentare la deportanza del fondo, riducendo però l’effetto degli alettoni che sono quelli che danneggiano la scia. Questo è il principio che vogliono adottare: per farlo funzionare servono geometrie molto precise, ma se ci si scosta di qualche millimetro si perde il vantaggio di questa soluzione. E questo porterebbe ad avere un regolamento molto prescrittivo”.

“Nelle norme esistono delle legality box – ha chiarito Binotto - che sono dei volumi all’interno dei quali ognuno è libero di disegnare alcune parti della monoposto. I volumi del regolamento attuale forniscono un ‘grezzo’ della vettura, mentre quelli del 2021 darebbero una macchina…già fatta, limitando molto libertà di azione e di sviluppo. È questo il punto che la Ferrari contesta, non siamo contro il principio in sé, per carità, specie se porta a migliorare l’effetto scia, ma se si limita la ricerca e la competizione tecnica tra le squadre perdiamo il DNA della F1. L’aerodinamica e il motore devono restare elementi che fanno la differenza nella ricerca della performance, non possiamo avere F1 tutte uguali”.

Fronti alternativi allo standard tecnico

Ma allora su cosa bisogna intervenire per raggiungere lo scopo (sempre che sia realmente necessario) del favorire i sorpassi? “Diventa una questione di posizioni – ha confermato Binotto - noi siamo convinti che per migliorare i sorpassi il fattore aerodinamico sia quello meno importante. Riteniamo sia più importante avere gomme che aprano la finestra del working range, per cui non lavorino in un delta così stretto di temperatura come quello attuale e non si surriscaldino qualora ci si avvicini alla macchina davanti. Il fattore pneumatico è determinante per cui dobbiamo aiutare Pirelli affinché la gomma aiuti il sorpasso. Poi ci sono i tracciati…”

Altro tema, quello dei circuiti, molto attuale. L’esempio più lampante sono state le gare di Francia e Austria, separate da sette giorni. Stesse monoposto, stessi piloti e stesse gomme, a distanza di una settimana hanno offerto una gara entusiasmante. “Ci sono piste dove è facile sorpassare – ha concluso Binotto - anche con il regolamento attuale. Abbiamo visto delle gare bellissime, grazie a piste che per loro natura aiutano lo spettacolo ed i sorpassi, per cui credo sia importante individuare quali sono i tracciati più adatti. Ma come tema di discussione ci aggiungo anche il peso delle vetture, che oggi ritengo sia troppo elevato e questo è un altro elemento di valutazione. Non dobbiamo pensare che per incrementare lo spettacolo serva solo l’aerodinamica, ci sono tanti fronti da valutare, e sarebbe un errore non farlo”.

È una Ferrari molto decisa, quella che domani partirà con destinazione Ginevra, e nel weekend di Monza è arrivata anche la conferma dell’amministratore Delegato Louis Camilleri, che interpellato sulla possibilità che la Scuderia utilizzi il diritto di veto ha risposto in modo sibillino: “Beh, noi siamo la Ferrari…”.

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