Ferrari: più sensori per il pit stop, ma la FIA apre un'indagine
La squadra del Cavallino ha confermato che è stato riscontrato un problema di procedura al pneumatico posteriore sinistro durante il secondo pit stop di Raikkonen in Bahrain. Nulla a che vedere con quanto era successo a Kimi nelle libere.
Foto di: Sutton Motorsport Images
La Ferrari ha analizzato l’incidente accaduto ai box durante il pit-stop di Kimi Raikkonen nel corso del trentaseiesimo giro del Gran Premio del Bahrain.
È stato riscontrato un problema di procedura al pneumatico posteriore sinistro, che ha evidenziato una carenza nel sistema che dovrebbe rilevare le anomalie.
È ipotizzabile che l’imprevisto avvenuto sul circuito di Al Sakhir non fosse tra quelli monitorati dal sistema di allarme, così nel box del Cavallino hanno deciso di potenziare l'impianto con l’aggiunta di ulteriori sensori di segnalazione.
La procedura che si utilizza durante il Gran Premio per la sostituzione degli pneumatici (denominata in molte squadre ‘fast’) è differente rispetto a quella utilizzata nel resto del weekend, anche se dall’esterno si osserva che ogni rientro di un pilota in pit-lane è sfruttato per la prova del cambio gomme.
Per questo la Ferrari ha chiarito che quanto è accaduto in gara durante il pit-stop di Kimi Raikkonen non ha nulla a che vedere con l’inconveniente (all’apparenza simile) che ha bloccato il finlandese durante le prove del venerdì.
La FIA ha avviato un’indagine d’ufficio su quanto è successo in Bahrain, ma le indicazioni sono di uno studio mirato a chiarire come si sono evolute le procedure per il cambio gomme che coinvolge tutte le squadre, e non la sola Ferrari.
Ricordiamo che anche nella prima gara stagionale le due Haas di Magnussen e Grosjean sono state costrette al ritiro proprio per errori effettuati al box del team statunitense durante il pit-stop, mentre la McLaren di Fernando Alonso aveva perso una ruota durante i test invernali di Barcellona.
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