Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Ferrari: perché la Mercedes non è più solo un miraggio

In Cina la W08 si è rivelata un pochino meglio della SF70H, ma la Rossa ha il potenziale per rivaleggiare con la squadra campione del mondo gara dopo gara. La Ferrari ha ritrovato un Vettel in palla, mentre deve fare i conti con un Raikkonen abulico.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG, e Sebastian Vettel, Ferrari, festeggiano nel parco chiuso

Foto di: LAT Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG, and Sebastian Vettel, Ferrari, spray Champagne on the podium
Lewis Hamilton, Mercedes AMG, e Sebastian Vettel, Ferrari, festeggiano sul podio
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, leads Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Valtteri Bottas, Mercede
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, leads Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Qualifiche Top 3: Lewis Hamilton, Mercedes AMG, Sebastian Vettel, Ferrari, e Valtteri Bottas, Merced
Sebastian Vettel, Ferrari, osserva la monoposto di Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, nel parco ch
Ferrari SF70H, sospensione anteriore
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Chinese Ferrari fans display their support in a grandstand
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H

C’è secondo posto e… secondo posto. Nel confronto diretto con la Mercedes la tappa cinese del Mondiale 2016 è andata alla squadra campione del Mondo, ma in casa Ferrari le risposte attese sono arrivate.

E’ giusto che il Cavallino punti sempre ai massimi traguardi, ma è realistico valutare gli obiettivi tenendo presente anche il punto di partenza. La gara di Shanghai ha confermato una Ferrari che può insediare la Mercedes, cosa a cui i tifosi del Cavallino hanno già fatto l’abitudine dopo il trionfo di Melbourne. Ma tornando indietro di due mesi, alla vigilia dei test di Barcellona, è una situazione in cui pochissimi avrebbero scommesso.

La Safety Car ha giocato contro

Oggi, al termine di una corsa viziata da una safety car che ha giocato contro, e con una fase di gara in cui ha perso secondi preziosi dietro il compagno di squadra, Sebastian Vettel è salito sul secondo gradino del podio, dopo aver tagliato il traguardo a sei secondi dal vincitore Lewis Hamilton.

Tradotto in sensazioni che vanno oltre i numeri: la SF70-H assomiglia sempre più ad una monoposto che può pensare di giocarsela ad ogni gara. E’ prematuro parlare di rincorse Mondiali, perché la Mercedes è sempre la Mercedes, ed oggi Hamilton avrebbe probabilmente messo le mani sul successo (non ce ne voglia il presidente Marchionne) anche senza le circostanze che non hanno giocato a favore di Vettel.

Ma è una conferma importante, quella arrivata da Shanghai. La gara si è corsa con quasi venti grandi in meno della temperatura di Melbourne, si sono utilizzate gomme intermedie e soft, e si è corso su una pista "vera" se parliamo di sollecitazioni alla monoposto.

La Mercedes è ancora un pochino meglio

E la Ferrari c’è stata, un pizzico meno della Mercedes, ma c’è stata. E a questo punto viene da pensare che possa esserci anche nelle prossime tappe del Mondiale, prima del rimescolamento delle carte (che può essere un problema ma anche una chance) legato alle evoluzioni tecniche che arriveranno a Barcellona.

C’è un’altra buona notizia che arriva da Shanghai, ed è quella di un Sebastian Vettel ritrovato. Come detto, l’avvio di gara non è stato fortunato, avendo effettuato un pit-stop (al termine del secondo giro) per passare alle slick.

Il... tappo di Raikkonen

La safety car arrivata la tornata successiva è costata a Seb tre posizioni a favore di Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Dal settimo a ventesimo giro Vettel è stato nella scia di Raikkonen, vedendo il gap dal leader Hamilton salire da 3"5 a 10", margine rilevato quando con un sorpasso aggressivo e pulito ha passato “Iceman”. Due tornate dopo ecco il capolavoro su Ricciardo, sempre alla curva “6”, la manovra del weekend di Shanghai. Vettel c’è, buona notizia per la Ferrari.

In una gara che ha creato un solco importante nel confronto interno a diversi team, anche in Ferrari il rendimento dei due piloti non è stato lo stesso. Da una parte del box c’è un Vettel in palla, dall’altra un Raikkonen con il fiatone.

Iceman, non è ancora un caso

Due gare non sono materiale da processi, quindi limitiamoci al giudizio di un weekend. Ma non si può neanche negare una corsa da comprimario, senza la cattiveria necessaria per passare un Daniel Ricciardo che Vettel ha sbranato in un giro e mezzo.

E’ anche vero che il secondo cambio gomme di Iceman è arrivato cinque giri in ritardo, e Kimi ha pagato sei secondi che gli avrebbero consentito di arrivare in scia alla coppia Red Bull a quattro giri dal termine. Ma avrebbe dovuto poi superare i due avversari in pista, cosa che al momento non sembra essere il suo pezzo forte.

“Kimi all’inizio della stagione è sempre un po’ così”, ha commentato Maurizio Arrivabene, lasciando aperta la porta ad un pronto riscatto in Bahrain. Se lo augura Kimi, se lo augura la Ferrari e se lo augurano anche i sempre numerosissimi tifosi di Iceman.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Pirelli: più veloci di quattro secondi al giro rispetto allo scorso anno!
Prossimo Articolo Giovinazzi sbatte di nuovo: paga un aquaplaning sul dritto

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia