Ferrari: per la Francia arriverà una nuova ala anteriore fedele all'outwash
La squadra del Cavallino confida che l'attuale configurazione scarica possa essere competitiva in Canada, mentre per la successiva gara al Paul Ricard dovrebbero arrivare le attese novità che dovrebbero aumentare il carico aerodinamico.
Ferrari SF90, dettaglio dell'ala anteriore
Gareth Harford / Motorsport Images
C’era chi voleva buttare a mare la stagione 2019 per dedicare anima e corpo al progetto della monoposto del prossimo anno, ma Mattia Binotto non si vuole arrendere all’idea che la SF90 non sia una monoposto vincente.
Nel Reparto Corse stanno lavorando sodo per portare al Paul Ricard una nuova ala anteriore che sia in grado di generare più carico aerodinamico, senza per questo tradire la filosofia dell’outwash.
David Sanchez, capo degli aerodinamici del Cavallino, non ha alcuna intenzione di rinunciare al concetto dei vortici che vengono orientati all’esterno delle ruote anteriori, ma ha il compito di disegnare un’ala anteriore da medio carico per il GP di Francia che sia in grado di aumentare la downforce della Rossa.
A Maranello sono pronti a rinunciare a qualche chilometro orario di velocità di punta per migliorare il rendimento della SF90 nelle curve lente dove la Ferrari ha mostrato i maggiori limiti. Tanto in Spagna nel famigerato T3 che a Monte Carlo è emerso in modo evidente quanto la Rossa sia carente di spinta verticale per sfruttare le gomme Pirelli nella finestra corretta di utilizzo.
Chi si aspettava anche un aggiornamento della sospensione anteriore rimarrà deluso: è indubbio che lo schema adottato sulla Ferrari sia fin troppo tradizionalista, ma le novità le vedremo solo sulla monoposto del 2020, perché le tempistiche non avrebbero permesso di adottare un nuovo schema in Francia visto che sarebbe stato necessario rifare tutto l’anteriore con costi esorbitanti.
La squadra del Cavallino, quindi, cercherà di raddrizzare la stagione che finora è stata molto deludente: Enrico Cardile, coordinatore del progetto SF90, conta di trarre utili risultati in Canada su una pista stop-and-go che, almeno sulla carta, dovrebbe adattarsi alle caratteristiche della Rossa.
Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno deliberato al simulatore le soluzioni per Montreal, avvalorando un po’ di ottimismo per la trasferta in Nord America dove la SF90 dovrebbe sfruttare le sue caratteristiche, anche se la Mercedes farà debuttare il motore 2 che sarà capace di oltre 1.020 cavalli, con un consistente incremento di potenza, ma senza intaccare l’affidabilità…
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