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Ferrari omologata: anche il muso più estremo supera il crash test!

La Ferrari ha completato oggi a Bollate le prove di crash della FIA per l'omologazione del telaio della 668. A Maranello hanno sviluppato un musetto più estremo rispetto a quello montato sulla "gemella" Haas.

Ferrari SF16-H, il muso

Foto di: XPB Images

Frontal crash test
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

La Ferrari ha superato tutte le prove di crash per cui il telaio della 668 è stato omologato dalla FIA e anche la Rossa potrà partecipare ai test collettivi di Barcellona in programma dal 27 febbraio sulla pista di Montmelò.

Va detto che quest'anno il crash frontale si svolge in due momenti separati: quello del muso si effettua in un momento diverso da quello della scocca. La Haas, squadra cliente del Cavallino, aveva già completato l'omologazione della scocca il 15 gennaio.

Ma viene naturale pensare che il team di Maranello abbia proceduto a testare il telaio "madre" prima di quello cliente del team americano, riservandosi di portare a Bollate, nel centro del CSI autorizzato dalla FIA a sostenere i crash test, un muso dalle forme più estreme rispetto a quello della Haas.

La Ferrari non ha avuto fretta e ha sostenuto con successo la seconda prova oggi: tutto è filato liscio per cui a Maranello possono dare il via alla costruzione del secondo esemplare dell'attesa Rossa che deve essere quella della riscossa dopo la delusione della SF16-H

L’adozione di monoposto con gomme larghe che saranno caratterizzate dal sensibile incremento del carico aerodinamico (oltre il 25% rispetto al 2016) e da velocità in curva maggiori di 40 km/h, ha consigliato i tecnici della FIA di rivedere le prove frontali. Se il crash del muso non ha subito importanti variazioni, è stata modificata l'omologazione della scocca.

Una pistra di alluminio di 50 mm deve essere collegata alla paratia anteriore della cellula di sopravvivenza attraverso i punti di fissaggio della struttura di assorbimento d’urto. Posteriormente la scocca viene fissata al carrello negli attacchi del motore, ma non in modo tale da aumentare la sua resistenza all'urto. Il serbatoio del carburante deve essere montato e riempito di acqua, mentre un manichino del peso di almeno 75 kg dovrà essere sistemato nell’abitacolo e dovrà essere dotato di cinture di sicurezza.

Il peso totale del carrello e della struttura di prova che comprende il telaio è fissato in 900 kg, mentre la velocità d’impatto non dovrà essere inferiore a 15 metri al secondo.

La scocca subirà un crash contro sei coni metallici che avranno uno schiacciamento programmato di 60kN, mentre il telaio dovrà reggere un impatto di 360kN senza riportare alcun danno alla cellula di sopravvivenza e agli attacchi delle cinture di sicurezza.

A Maranello hanno potuto brindare: è tutto ok...

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