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Ferrari: l'obiettivo è evitare le supersoft in Q2 come Mercedes e Red Bull

Il buon long run di Vettel con le soft lascia pensare che la Ferrari punti sulle gialle per superare la Q2, mentre non è da escludere che ci sia chi possa fare un azzardo con le medie. La Rossa è più veloce a inizio stint, mentre col vuoto spunta la Mercedes. La Red Bull non è da pole, ma...

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09, con la vernice aerodinamica sull'halo
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, aspetta alla fine della pit lane

Il Messico è lontano, e non solo geograficamente, rispetto al circuito di Interlagos. I riscontri emersi al termine della prima giornata di attività in pista del Gran Premio del Brasile non hanno disegnato l’identikit del favorito della vigilia, un ritratto che due settimane fa a Città del Messico era stato fin troppo chiaro.

Le simulazioni di qualifica hanno proposto un 1-2 Mercedes, ma i margini molto ridotti (0”073 il ritardo di Vettel da Bottas, leader di giornata) non permettono di dare nulla per scontato.

L’unica certezza, che arriva dai diretti interessati, è che sia Ricciardo che Verstappen si sentono fuori dai giochi per la pole position:
“Siamo più vicini del previsto – ha commentato l’olandese - ma non penso che abbiamo una performance sufficiente per assicurarci una prima fila. E su questa pista partire davanti è importante, ma credo che lotteremo sicuramente per il podio”.

Nel caso dell’australiano c’è anche da mettere in conto la penalità di cinque posizioni che dovrà scontare sulla griglia di partenza per la sostituzione del turbo.
“Però abbiamo delle carte da giocare”, ha confermato Ricciardo ed in effetti le carte sono molto mischiate. Le tre mescole portate in Brasile dalla Pirelli (medie-soft-supersoft) hanno confermato un divario ridotto nel giro veloce, circa quattro decimi per ogni salto di compound, e questo porterà sicuramente la Red Bull, ma probabilmente anche Mercedes e Ferrari, a pensare di provare il taglio della Q2 in qualifica con soft, se non addirittura medie.

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I riscontri delle simulazioni di gara completate oggi hanno confermato ancora molti punti interrogativi sulla gestione degli pneumatici. La Ferrari con Vettel ha finito un buon long-run con mescola soft, ma alla fine di dodici giri coperti ad un’andatura molto veloce, le sue gomme posteriori hanno evidenziato del blistering.
“Alla fine della simulazione le gomme non sembrano proprio a posto – ha commentato Vettel – ma oggi è venerdì. C’è la possibilità di lavorare sul setup, e non sappiamo ancora con quali temperature si disputerà la gara. Se farà più caldo (oggi la temperatura dell’asfalto è stata di 31 gradi) sarà tutta un’altra sfida”.

Sul fronte dei long-run sono arrivati riscontri migliori da Bottas (18 giri la sua simulazione con supersoft) ma il finlandese della Mercedes ha coperto lo stint ad un ritmo molto più lento rispetto a Vettel.

Queste sono le indicazioni arrivate all’inizio dei long-run, a serbatoi pieni, mentre i riscontri sono stati decisamente diversi nel finale della sessione, con minor peso e pista più gommata. L’impressione è che i top-team proveranno a smarcare la supersoft in qualifica, provando a passare la Q2 con le soft.

Il rischio blister sembra spaventare non poco i top-team, soprattutto se domenica arriverà quel sole apparso oggi solo per qualche minuto.

“Nel mio caso non è da escludere neanche un tentativo in Q2 con la media”, ha confermato Ricciardo, ma l’australiano è costretto a scombinare le carte dovendo scontare la penalità.

Tutto questo se domani non arriverà la pioggia, che le previsioni meteo brasiliane (giusto per lasciare tutto in sospeso) indicano al momento con una probabilità del cinquanta per cento.

“Non sarebbe poi un gran problema – ha tagliato corto Hamilton - dobbiamo solo essere sicuri di avere una buona monoposto sull’asciutto, poi ci si adatta. Oggi abbiamo visto un grande equilibrio, ma sono convinto che ci sia molto potenziale da poter tirar fuori dalla nostra monoposto”.

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