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Ferrari: meglio in versione da qualifica che nel long run

Sebastian Vettel ha dimezzato il distacco dalla Mercedes di Hamilton rispetto a questa mattina. La Ferrari non ha spinto il nuovo motore con i gettoni, ma preoccupa il passo gara che è in linea con quello della Red Bull meno in forma che a Spa.

Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
A large banner from Ferrari fans in the grandstand
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari
Un tifoso Ferrari

A volte i numeri tradiscono, altre sono lo specchio perfetto dei valori in campo. Al termine della seconda sessione di prove libere disputata oggi a Monza, la classifica vede due Mercedes davanti a tutti, seguite da due Ferrari e due Red Bull. E’ la fotografia dei valori in campo visti nella prima giornata di attività sul tracciato monzese. Ma ci sono anche altri aspetti che meritano di essere analizzati. Sovvertendo quello che sembra essere il leit motiv del 2016, la Ferrari si è confermata più consistente sul giro secco piuttosto che sul passo gara.

Al termine della giornata, le simulazioni di qualifica vedono Vettel terzo a 0”453 dal leader Hamilton, con alle spalle (a 0”626 dal campione del Mondo) Kimi Raikkonen. Con gomme supersoft le due Ferrari hanno ridotto a meno della metà il gap rimediato dalla Mercedes nella sessione del mattino, ed anche con un pizzico di rammarico per la mancanza del crono di Raikkonen.

Il finlandese quando si è lanciato con le gomme supersoft si è ritrovato in regime di Virtual Safety Car a causa dello stop della Manor di Ocon, e successivamente ha ottenuto il suo miglior crono solo al terzo giro lanciato.

Ora resta da vedere se le due SF16-H hanno iniziato il weekend nel migliore dei modi, con pochi margini di miglioramento, o se i progressi del venerdì notte saranno ancora consistenti come in altri weekend.

In quest’ultimo caso si aprirebbero altri scenari, ma sia chiaro, la Mercedes anche oggi ha dimostrato di correre su un altro passo.
“Abbiamo avuto venerdì peggiori – ha confermato Vettel - ma credo che la Mercedes abbia confermato la superiorità dello scorso anno. Dal nostro punto di vista penso che domani possiamo avere una buona giornata, abbiamo bisogno di migliorare la vettura, concentrarsi su noi stessi, e magari riusciremo ad avvicinarci”.

Intanto ha percorso i primi chilometri la power unit “gettonata”, l’ultimo sviluppo che a Maranello hanno pianificato per il Mondiale 2016. Su entrambe le monoposto sono state cambiati il motore termico, il turbocompressore, l'MGU-H, oltre a centralina e batteria.

“E’ un nuovo motore - ha confermato Vettel – e i riscontri sono quelli attesi, quindi è positivo. Ovviamente il venerdì si provano un sacco di cose”.

Sebastian si è fermato qui, ma è chiaro che le mappatura delle prove libere non sono quelle che vedremo domani in qualifica, quando sarà possibile farsi un’idea più precisa del potenziale della nuova power unit.

Meno brillanti sono state invece le simulazioni di gara. Nella sessione pomeridiana Raikkonen ha dovuto interrompere il suo long-run con le gomme a mescola media a causa di un taglio ad un pneumatico anteriore che lo ha bloccato dopo sette giri.

Nella seconda parte della sessione le due Ferrari hanno svolto un lavoro differenziato su soft e supersoft, ma soprattutto Vettel ha accusato un degrado maggiore del previsto, che lo ha penalizzato in trazione all’uscita delle chicane. Ed infatti il passo gara delle due Rosse è stato eguagliato dalle Red Bull, che erano a distanza di sicurezza (circa mezzo secondo) nella qualifica.

“Al mattino tutto è filato liscio – ha commentato Raikkonen - e la prima sessione di prove è andata abbastanza bene. Il pomeriggio è stato più movimentato, causa gomme nuove e bandiere gialle, ma nel complesso non è andata male e la macchina si è comportata bene”.

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