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Ferrari: le speranze sono legate alle gomme Ultrasoft

La Ferrari va a Montecarlo consapevole di non poter sfruttare nel Principato il lavoro svolto nei test di Barcellona, ma potendo contare sulle gomme Ultrasoft che dovrebbero permettere un primo stint di almeno 12 giri.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

XPB Images

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal on the grid
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H makes a pit stop
Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Montecarlo è unica, e non solo per il fascino che avvolge la storia della classica del Principato. Il Gran Premio di Monaco è speciale anche per gli ingegneri, che affrontano la trasferta sul toboga più famoso al mondo consci di correre una gara-campionato che poco a che vedere con le altre tappe in calendario.

Non aspettiamoci di vedere a Montecarlo i risultati del lavoro svolto la scorsa settimana dalla Ferrari nelle prove di Barcellona, perché sull’asfalto monegasco le problematiche sono altre.

Il problema in qualifica che Maurizio Arrivabene ha sottolineato nel dopo gara di Barcellona, sarà valutato (in termini di soluzioni) solo a Montreal, nel successivo Gran Premio del Canada. A Monaco si giocherà alla cieca.

Basti pensare che nelle varie simulazioni effettuate dalle squadre, la mescola ultrasoft (che vedremo all’esordio assoluto) dovrebbe riuscire a percorrere un primo stint di gara. Si parla di una media di dodici giri, e parliamo della stessa mescola che a Montmelò non riusciva a completare una sola tornata lanciata. Questo per evidenziare le differenze tra le caratteristiche delle due piste.

Ma resta sempre il rebus legato alle carenze (rispetto a Red Bull e Mercedes) evidenziato dalla Ferrari nel Gran Premio di Spagna. Gli allunghi di Verstappen su Raikkonen all’uscita dell’ultima chicane del circuito di Montmelò sono un campanello d’allarme non da poco in vista della trasferta sul Principato, contesto in cui la trazione è vitale come un giro in qualifica senza traffico.

Cambierà qualcosa sull’asfalto monegasco? È quello che si augurano i ferraristi, ma l’ottimismo in casa Red Bull alla vigilia della tappa di Montecarlo non sembra essere bilanciato in quel di Maranello.

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