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Ferrari: la SF71H manda troppi segnali di... fumo

Con le nuove regole 2018 che vietano di iniettare l'olio combusto nell'alimentazione del motore, lo sfiato del lubrificante deve avvenire in pista come un tempo. Ma potendo consumare 0,6 kg di olio per 100 km quanto ne finirà sulla pista?

Fumo dal garage Ferrari

Giorgio Piola

La Ferrari SF71H manda segnali di… fumo. Sia ben chiaro, niente a che vedere con la multinazionale che è lo sponsor principale della Scuderia. Già nel primo test di Barcellona tutti avevamo notato che la Rossa rilascia un pennacchio di fumo sotto la struttura deformabile del cambio ogni volta che esce dai box e rientra in pit-lane.

Con l’espresso divieto di bruciare l’olio nel plenum del 6 cilindri, e per evitare che i Costruttori di motori potessero additivare la benzina con sostanze associate al lubrificante (come accadeva l’anno scorso) ha deciso di tornare all’antico: il recuperatore dell’olio non può più sfogare nell’alimentazione, ma direttamente sull’asfalto in pista.

Fin qui niente di strano: senonché la Rossa questa mattina ha cominciato a produrre un fumo molto denso, anche dentro al box del Cavallino, affumicando tecnici, meccanici e Sebastian Vettel stesso seduto nell’abitacolo della Rossa.

L’accentuato “blow by” sulla SF71H, ovvero il trafilaggio gassoso che ha luogo tra i segmenti e la canna dei cilindri, ha attirato l’attenzione delle squadre in pit lane e della stessa FIA: il delegato tecnico Jo Bauer ha fatto una corsa fino al box del Cavallino per verificare cosa stesse succedendo.

Ed anche l’Alfa Romeo Sauber C37 ha un comportamento analogo a quello della Rossa, visto che la monoposto elvetica monta la stessa power unit del Cavallino…

Qualcuno ha ventilato la possibilità che i motoristi di Maranello stessero ancora sperimentando qualche alchimia per “bruciare” olio in camera di combustione del 6 cilindri. Gli uomini della Scuderia, invece, si sentono tranquilli perché secondo loro è tutto perfettamente a posto.

Piuttosto, deve far riflettere che, almeno in teoria, i team potrebbero consumare fino a 0,6 kg di olio ogni 100 km: in un GP si arriverebbe a usare 1,8 kg di lubrificante a vettura, vale a dire 36 kg di lubrificante che potenzialmente potrebbe finire sull’asfalto della pista. Qualcosa verrà anche consumato, ma altro sarà spruzzato in pista. Per la sicurezza non proprio l’idea migliore…

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