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Ferrari: la SF70H è più consistente di quanto si pensasse

Vettel ha completato quasi la distanza di due GP senza alcun problema tecnico ed è arrivato a poco più di un decimo da Hamilton pur montando gomme medie di una mescola più dura della Mercedes. La Ferrari sembra nata bene...

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: LAT Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Maurizio Arrivabene, Team Principal, Ferrari, talks to colleagues
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Norbert Vettel, father of Sebastian Vettel, Ferrari
Jock Clear, Ferrari Engineering Director

La prima notizia è che le monoposto 2017 sono subito andate più forte dello scorso anno. Al debutto sulla pista di Barcellona la Mercedes W08 ha già battuto il tempo della pole position che aveva ottenuto lo stesso Lewis Hamilton: l’inglese con un quantitativo di carburante di 45 kg nel serbatoio ha colto un 1’21”765 che è risultato di tre decimi meglio dell’1’22”000 che aveva conseguito durante il GP di Spagna, la gara che aveva aperto la stagione europea 2016.

Le nuove F.1 subito più veloci di 3"5

Ma il dato più significativo è che le nuove Formula 1 sono risultate oltre tre secondi e mezzo più veloci rispetto alla equivalente prima giornata di test del 2016: Sebastian Vettel con la Ferrari SF16H aveva illuso i tifosi cogliendo un 1’24”939, precedendo Lewis Hamilton di quasi mezzo secondo: il tre volte campione del mondo era stato accreditato di un 1’25”409.

A un decimo da Hamilton con le medie

La Ferrari aveva centrato la sua prestazione utilizzando le gomme soft, mentre il britannico aveva stupito perché aveva conquistato la migliore performance sviluppando solo gomme medie. Oggi il gioco si è ripetuto, ma a posizioni rovesciate: Lewis ha chiuso in testa alla lista dei tempi facendo ricorso alle Pirelli larghe “gialle”, mentre Sebastian è arrivato a poco più di un decimo con le “bianche”, vale a dire con una gradazione di mescola più dura rispetto a quella utilizzata dalla Mercedes.

Vettel ha finito quasi due Gran Premi

Nel 2016 Vettel aveva messo insieme 69 tornate, mentre oggi il ferrarista è stato lo stakanovista del paddock con 128 tornate completate, vale a dire una distanza quasi pari a due Gran Premi, mentre nella squadra di Brackley hanno preferito dividere lo sforzo fra i due piloti facendoli guidare per mezza giornata per uno (Bottas in mattinata ha messo insieme 73 giri che sommati a quelli di Lewis fanno un totale di 152 giri, equivalenti a 707 km).

Tutte queste cifre dove devono portare? A dire che lo spauracchio Mercedes resta in modo indiscutibile il punto di riferimento anche della nuova Formula 1, ma la Ferrari, almeno a giudicare dalle prime battute, non sembra nata male.

Chi aveva profetizzato un salto prestazionale di cinque secondi al giro non si era affatto bevuto una bottiglia di whisky, dal momento che tutti i piloti hanno dichiarato che c’è un grande potenziale da andare a sviluppare, ma con l’asfalto fresco non è stato possibile sfruttare la prestazione che le nuove Pirelli sarebbero in grado di dare. Aspettiamo di scoprire nei prossimi giorni dove potranno spingersi le nuove macchine, ma intanto la prima giornata di test è filata via liscia.

Sembra esserci una buona affidabilità di base

La coraggiosa SF70H, dunque, ha macinato chilometri senza problemi, rivelando un’affidabilità di base interessante: se la Mercedes ha già fatto delle modifiche alla W08 abbinando allo spoiler sul “palo del telegrafo” anche una pinna di squalo (meno appariscente delle altre) dotata di uno feritoia molto lunga per lo sfogo dell’aria calda, la Ferrari è sostanzialmente rimasta in versione basica.

Non sappiamo quali sono state le reazioni di Vettel perché la Ferrari ha deciso di non lasciar parlare i piloti dopo il primo giorno di lavoro (sarà muto anche Raikkonen domani), ma la sensazione è che a Maranello hanno deciso di intraprendere una strada di sviluppo alternativa a quella della freccia d’argento e non è detto che sia per forza sbagliata. I tifosi del Cavallino non devono cominciare a sognare perché i primi a spegnere ogni illusione sono proprio gli uomini di Maranello, ma questa Rossa che tiene i piedi per terra, almeno per ora non ha affatto sfigurato.

Buon adattamento alle gomme larghe

Su una pista che è molto abrasiva la SF70H ha mostrato una costanza di rendimento con le gomme Pirelli (va detto che Vettel è stato il pilota titolare che aveva fatto più chilometri nella delibera delle Pirelli larghe nei test del 2016): dopo due run per effettuare delle rilevazioni aerodinamiche con la vernice flow viz spruzzata nel posteriore, i tecnici del Cavallino hanno iniziato il normale lavoro di sviluppo per cercare di capire come la monoposto reagisce alle diverse modifiche di altezza e di carico alare. Sebastian ha usato anche le gomme back up nella mescola media.

La Red Bull (per ora) è parecchio dietro

La partenza è stata certamente migliore del… siluro di Adrian Newey: la Red Bull RB13 con Daniel Ricciardo ha sommato solo 50 giri (erano stati 87 nel 2016). Nel team di Milton Keynes hanno perso molto tempo ai box per verificare la power unit Renault, dal momento che alcuni sensori segnalavano dei valori anomali e l’australiano è stato fermato precauzionalmente.

In realtà c’è un po’ d’agitazione in casa Renault sull’affidabilità del nuovo motore 6 cilindri che è indiscutibilmente più potente, ma anche più fragile alle sollecitazioni nettamente superiori frutto della modificata pre-combustione nella camera di scoppio.

E domani sarà un'altro giorno...

PosPilotaTeamTempoGap GommeGiri
1  L. Hamilton  Mercedes 1:21.765   73
2  S. Vettel  Ferrari 1:21.878 0.113 128
3  F. Massa  Williams 1:22.076 0.311 103
4  K. Magnussen  Haas 1:23.894 1.129 51
6  D. Ricciardo  Red Bull 1:22.926 1.161 50
5  V. Bottas  Mercedes 1:23.169 1.404 79
7  S. Perez  Force India 1:23.709 1.944 39
8  C. Sainz  Toro Rosso 1:24.494 2.729 51
9  N. Hülkenberg  Renault 1:24.784 3.019 57
10  F. Alonso  McLaren 1:24.852 3.087 29
11  M. Ericsson  Sauber 1:26.841 5.076 72

 

 

 

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