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Ferrari: la scommessa del passo lungo è tutta da vincere...

La SF71H ha un interasse simile a quello Mercedes: adottando l'abito lungo la Ferrari avrà una fase di difficile adattamento come era successo alla W08 l'anno scorso? Vettel dovrà dimostrare a Barcellona che la scelta è stata giusta...

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Jock Clear, Chief Engineer Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Membri del team Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari firma autografi
Ferrari SF-71H, dettaglio laterale
Kimi Raikkonen, Ferrari SF-71H
Un membro del team Ferrari nel paddock
Muretto box Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Ferrari SF71H, diffusore
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, entra ai box

Tre decimi di secondo di differenza nel giro migliore non sono una gran cosa, pur tenendo conto che la Ferrari ha usato una gomma con la mescola più morbida come base di lavoro per tutti e quattro giorni di test a Barcellona, scegliendo la Soft, mentre la Mercedes si è concentrata sulle Medium, rispettando una tradizione della squadra di Brackley che ha sempre sviluppato le sue monoposto nell’inverno con gli pneumatici bianchi.

Stando alle indiscrezioni i tecnici di Brixworth non avrebbero nemmeno utilizzato la nuova turbina sul 6 cilindri turbo che sarà montata sulla W09 in azione a Montmelò da martedì per altri quattro giorni di test collettivi prima del debutto a Melbourne il 25 marzo, mentre i motoristi del Cavallino non avrebbero tirato il collo allo 062 EVO.

La Ferrari il suo tempo l’ha colto (e non cercato) nel secondo giorno, quando Sebastian Vettel ha siglato un 1’19”673 durante una lunga sequenza di giri (ce ne volevano cinque/sei solo per portare in temperatura le gomme!), mentre Lewis Hamilton l’1’19”333 l’ha sparato nell’ultima mezza giornata con le Medium, ma in condizioni da avere non troppa benzina nel carburante.

L’inglese, con la sua ormai solita guasconeria, ha detto che andrebbe direttamente a Melbourne perché la freccia d’argento è già a posto, indicando Max Verstappen come futuro pretendente al titolo mondiale, cancellando così dal suo radar Sebastian Vettel.

È quanto mai evidente che l’inglese ha iniziato a usare la guerra psicologica per “pungolare” il quattro volte campione del mondo e vedere se le sue reazioni saranno anche quest’anno più da pilota latino che da freddo tedesco, cercando di far emergere quella... debolezza che più volte ha sottolineato anche il presidente del Cavallino, Sergio Marchionne...

Ma al di là dei giochi tattici, è difficile analizzare quanto abbiano avuto da dire i quattro giorni di test a Barcellona bersagliati dal maltempo (freddo, tanta pioggia e anche neve!): nessuno, tranne la McLaren, ha cercato un tempo, preferendo lavorare (nei pochi momenti concessi) per capire le nuove monoposto.

La Mercedes lo “scotto” del passo lungo l'ha pagato l’anno scorso e ha dato la sensazione di aver riprenso il filo dove l’aveva lasciato alla fine della scorsa stagione che ha fruttato alla Casa della Stella altri due titoli, totalizzando quattro mondiali piloti e altrettanti Costruttori di fila.

A Brackley hanno la forte volontà di… cancellare l’era Schumacher, che dal 2000 al 2004 aveva permesso alla Ferrari diretta da Jean Todt di inanellare la più straordinaria sequenza di successi della Formula 1 nell’era moderna.

Nei piani di Toto Wolff (abilissimo nel caricare gli avversari per dare valore ai propri successi) c’è la volontà di eguagliare il primato ferrarista per tentare uno storico sorpasso l’anno prossimo ed entrare nella leggenda del Circus, per scalzare dal trono quella Ferrari che ormai non vince più dal 2008.

Quello del manager austriaco è un progetto ambizioso, ma realistico, realizzabile. Toccherà alla squadra del Cavallino dimostrare di avere gli attributi per fermare queste ambizioni smisurate della Mercedes.

A Maranello hanno giocato la carta dell’interasse lungo proprio come quello della W09, nel tentativo di colmare i difetti della pur buona SF70H, che aveva dimostrato dei limiti nei curvoni veloci e nella ricerca delle velocità massime, oltre che aver palesato delle defaillance di motore nel momento cruciale di una stagione che, almeno all'inizio, sembrava orientata a vantaggio della Rossa.

A Barcellona a seguire i primi passi della SF71H c’era tutto lo staff tecnico del Reparto Corse, dal direttore tecnico, Mattia Binotto, al capo progettista, Simone Resta, per non dire del responsabile degli aerodinamici, Enrico Cardile. Tutti ansiosi di trarre delle indicazioni sul comportamento della Rossa che ha un abito molto più lungo e deve dimostrare di saperlo... indossare al meglio.

I dati aerodinamici raccolti in pista sono stati positivi: la squadra ha lavorato sodo per cercare una base di assetto sulla quale lavorare, prima di esplorare quali prestazioni sarà in grado di dare la SF71H. E la sensazione è che anche a Maranello debbano ritrovare i giusti parametri di funzionamento della macchina nuova che rappresenta un taglio netto con il passato recente.

L’anno scorso alla Mercedes erano finiti fuori dalla “finestra” di utilizzo delle gomme con la W08 che era nata lunga e anche pesante (una decina di chili sovrappeso) e hanno impiegato qualche mese per trovare la “quadra” di una freccia d’argento che a partire dell’estate ha messo una marcia in più, dimostrando che le scelte di progetto erano state giuste.

La Ferrari insegue la Casa della Stella sullo stesso terreno: pagherà dazio per questa scelta necessaria, ma coraggiosa? In Catalunya non si è capito: Sebastian Vettel ha ammesso da subito che la nuova Rossa gli sembra un passo avanti rispetto allo scorso anno.

E allora ci dovrà dimostrare prima di lasciare Barcellona che non si è sbagliato. In Spagna è atteso un clima primaverile con un solo giorno su quattro a rischio pioggia, per cui ci sarà tutto il tempo per valutare il potenziale della SF71H, tenuto conto che la simulazione da qualifica la tenteranno tutti…

Il riepilogo dei tempi dei test di Barcellona

 

Test Barcellona, miglior giro per pilota
Test Barcellona, miglior giro per pilota

Infografica by: Camille De Bastiani

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