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Ferrari: la quinta vittoria di Vettel spazza via l'autunno difficile

Il successo di Sebastian è una medicina curativa per il Reparto Corse che potrà affrontare l'inverno con meno pressione: Vettel ha rintuzzato gli unici attacchi di Bottas al via e dopo il pit stop, poi il tedesco ha gestito la gara.

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, race winner

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, race winner

Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, performs doughnuts as he returns to the pits after winning the race
Race winner Sebastian Vettel, Ferrari after winning the race
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, passes Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, at the start
Podium: winner Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Podium: winner Sebastian Vettel, Ferrari, second place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, third place
Race winner Sebastian Vettel, Ferrari celebrates in parc ferme
Race winner Sebastian Vettel, Ferrari SF70H in parc ferme
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Podium: winner Sebastian Vettel, Ferrari

La quinta vittoria stagionale di Sebastian Vettel (e della Ferrari) non riapre un Mondiale già chiuso, ma ha un peso specifico importante per la Scuderia. L’autunno poco felice (iniziato a Singapore e proseguito fino a Città del Messico) avrebbe potuto minare le certezze cementate nelle prime undici gare del Mondiale, fino a quel Gran Premio di Ungheria che corsa dopo corsa iniziava a diventare un riferimento temporale sempre più distante.

La squadra, nessuno escluso, ha dovuto affrontare dei momenti durissimi. Mancanza di affidabilità, errori dei piloti, e la rabbia per non vedere concretizzato in punti Mondiali il potenziale velocistico di una monoposto, la SF70H, che avrebbe meritato di più.

Nel paddock esiste una legge inconfutabile: la vittoria è una medicina perfetta per tutte le situazioni, anche come vaccino in vista di un inverno di lavoro che al rientro da Abu Dhabi diventerà tutto in chiave 2018.

Era importante per tutta la Ferrari ritrovare il gradino più alto del podio, così come lo era per Vettel aggiungere un ‘25’ in classifica dopo aver iniziato a sentire sul collo il fiato di Bottas all’indomani del Gran Premio del Messico.

Seb in Brasile ha messo da parte l’indecisione vista al via sul circuito Hermanos Rodriguez, mettendo le basi per la vittoria proprio nei primi metri di gara. Preso il comando con decisione alla curva 1, Vettel ha tirato fuori gli artigli nell’altro momento clou della gara, ovvero quando Bottas ha provato l’undercut al giro 27.

La Ferrari ha subito reagito richiamando Seb ai box la tornata successiva, ma una volta uscito dalla pit-lane Vettel si è trovato la Mercedes numero 77 negli scarichi.

Bottas in quel frangente aveva il vantaggio degli pneumatici in temperatura, ma Vettel è stato esemplare, conquistando quei metri necessari per poter affrontare il rettilineo del traguardo senza il finlandese in scia.

Archiviato il rischio, Seb si è messo in modalità ‘gestione’, senza mai andare oltre i tre secondi e mezzo di vantaggio, ma allo stesso tempo senza mai consentire a Bottas di arrivare in zona DRS.

Il successo di San Paolo ha riportato Vettel in una posizione confortevole in chiave ‘piazza d’onore’ nella classifica di campionato (+22 su Bottas), ma il peso del successo brasiliano è un altro.
“Sono contento per la squadra perché ha attraversato settimane non facili – ha commentato Seb - con lunghe nottate e tanto lavoro, e con il grande sostegno dalla sede del team. Dedico questa vittoria a tutti loro, ai ragazzi in pista e a quelli che hanno lavorato a Maranello”.

In una giornata importante per il 2017 Rosso è stata importante anche la terza piazza di Raikkonen. Il terzo podio consecutivo di Iceman è stato di una caratura molto differente rispetto a quello conquistato due settimane fa in Messico, dove era arrivato al traguardo a rischio doppiaggio.

Kimi a Interlagos ha girato sui tempi di Vettel, provando anche ad impensierire Bottas, e soprattutto è riuscito a respingere l’assalto finale di Hamilton, che ad un certo punto è sembrato già aver prenotato il podio di Interlagos.

Raikkonen ha invece risposto molto bene, senza commettere il minimo errore nonostante avesse pneumatici con più di quaranta giri sulle spalle. C’è terzo posto e terzo posto, e quello conquistato oggi a San Paolo da Raikkonen è un trofeo di peso...

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