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Ferrari: la batteria è legale, nuovo hardware FIA su tutte le macchine?

La verifiche FIA alla batteria della SF71H non ha mostrato anomalie a Baku e a Barcellona. A Monaco è stato introdotto un nuovo sistema di controllo che non riguarda solo l'ERS. Ma sulla Rossa non è che "stabilizzano" il flusso di energia?

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

La batteria della Ferrari è legale. La FIA nei controlli svolti in Azerbaijan e Spagna ha riscontato che la squadra del Cavallino non ha violato le norme che sono state scritte nel 2014, tanto più che a Maranello usano due batterie in tandem fin da quando la formula ibrida è stata lanciata.

La vulgata ha detto che a scatenare i controlli sia stato Niki Lauda, mentre l’austriaco ha smentito. Sta di fatto che qualcuno aveva esposto ai commissari tecnici della Federazione Internazionale il dubbio che sulla SF71H si utilizzasse più energia elettrica recuperata dalla batteria di quella concessa dalle norme.

Le norme stabiliscono che la MGU-K può distribuire solo 120 kW di potenza al giro. Secondo i dubbiosi la Ferrari avrebbe potuto utilizzare più energia di quanta sarebbe consentita dal suo sistema, senza che questo surplus di potenza venisse rilevato dai sensori della FIA.

Secondo i tedeschi di Auto Motor und Sport, il sito che ha fatto detonare la questione, la Ferrari a Monaco avrebbe aggiornato il software dell’ERS presentando alla FIA una soluzione utile a escludere l’ipotizzato abuso di energia.

L’autorevole Mark Hughes di Motor Sport Magazine ha scritto che le Ferrari SF71-H che hanno girato nella prima sessione di prove libere del GP di Monaco con un hardware installato dalla Federazione per monitorare l’ERS per evitare che la batteria potesse garantire più potenza di quanto concesso dalle regole.

A quanto risulta a Motorsport.com l’hardware in questione sarebbe stato montato su tutte le monoposto che partecipano alla gara nel Principato e la “nuova” centralina avrebbe il compito di monitorare alcune funzioni del motore che non si limita solo all’ERS e parliamo anche di consumi dell’olio e della benzina.

È indubbio che quella dei tecnici diretti da Nicholas Tombazis e Charlie Whiting sia una guerra che non è mai finita, con gli ingegneri delle squadre che sono sempre un passo in avanti rispetto ai verificatori che cercano di adeguare gli strumenti di controllo con riunioni periodiche con i team.

Probabilmente a qualcuno può aver dato fastidio scoprire che la Ferrari riesce a gestire in modo più efficiente l’energia elettrica di quanto fosse capace di fare in passato. Il salto di qualità avrebbe insospettito la Mercedes che avrebbe così esternato i suoi dubbi.

Cosa avrebbero fatto a Maranello? Quello che a Brixworth e Brackley pare realizzino da anni. Vale a dire stabilizzare il flusso di energia elettrica che nel suo rilascio ha dei picchi di massima e minima potenza, secondo una curva sinusoidale.

I motoristi, la Ferrari, ma non solo, avrebbero lavorato per ridurre i picchi (in alto come in basso) per avere così un’emissione di energia più costante e, quindi, più efficiente alla ricerca della prestazione. Niente di illegale, sembra. Ma con i nuovi controlli a cui sono sottoposti tutti la FIA dovrebbe avere risposte più precise in un campo che spesso è da prendere con le molle per la sua complicazione…

 

 

 

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