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Ferrari: in Germania c'è un clima di ottimismo. Ecco perché...

Vettel ha chiuso il venerdì a 248 millesimi da Hamilton con una Ferrari che ha limitato a mezzo secondo il distacco da Rosberg pur usando un motore "sgonfio" e senza gli ultimi aggiiornamenti. Ma il passo gara deve ancora essere migliorato.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Il venerdì di Hockenheim ha portato un cauto ottimismo nel box Ferrari. Le riserve ci stanno tutte, e le Mercedes (ma questo ormai è un dato che non sorprende più) volano solitarie in vetta alle classifiche. Ma per il ruolo di primi inseguitori, le due SF16-H sembrano essere in piena corsa.

Parliamo di quel confronto Ferrari-Red Bull che ha tenuto banco sull’Hungaroring, confermandosi tema di attualità anche in Germania. Ad Hockenheim i ruoli potrebbero ribaltarsi, con Vettel e Raikkonen candidati ad una seconda fila Rossa. Vedremo domani, ma intanto ci sono dei riscontri.

Vettel si è ben comportato nella simulazione di qualifica, che lo ha visto a 0"248 dalla Mercedes di Hamilton e a 0"594 da quella di Rosberg. Il tedesco si è messo davanti alle due RB12, ma quello che più fa credere nella possibilità di un buon sabato pomeriggio per Seb, non è solo un setup di base che sembra essersi sposato bene con il tracciato tedesco, ma anche una Ferrari in versione conservativa.

La rotazione delle power unit non permette di vedere nella prima giornata di attività in pista il vero potenziale della monoposto, ed è sembrato che ci sia ancora molto da dare sotto questo aspetto. In vista della giornata di domani sulle due Ferrari non ci saranno solo le due power unit aggiornate, ma anche alcune componenti giunte al limite del cronometraggio, come i freni.

Raikkonen si è confermato a tre decimi dal compagno di squadra, ma Iceman ha lamentato qualche problema.
“Siamo contenti dei riscontri arrivati dalla FP1, ma anche nel pomeriggio non è andata male. Ovviamente c'è un po’ di lavoro da fare, ma ci siamo, o comunque siamo vicini a dove volevamo essere. Abbiamo bisogno di lavorare su un paio di cose per domani, ma sono sicuro che saremo a posto”.

Il moderato ottimismo di Raikkonen trova conferma in due long-run in cui i tempi non sono stati da urlo, ma costanti.

Con la mescola supersoft Raikkonen ha coperto quindici giri, con un passo medio dall’1’21”3 all’1’21”9. Tempi lontani dai riscontri di Mercedes (e questo ci sta) ma anche di Red Bull. Sembra però che Ricciardo, autore di un’ottima simulazione di gara negli ultimi quindici minuti della FP2, abbia scaricato carburante prima dell’ultimo stint, e questo spiegherebbe un passo che è risultato migliore anche della stessa Mercedes.

Quando è passato alla soft, Kimi ha percorso altre quindici tornate con tempi simili al compound più tenero. Una Ferrari che va controtendenza interpretando meglio la mescola più dura? La risposta arriverà domani, perché è mancato l’incrocio dei dati con Vettel.

Il tedesco è stato autore di una lunghissima simulazione, ben 22 giri, con la sola mescola soft. Seb ha rovinato il suo set di gomme con un bloccaggio all’inizio del long-run, ma la squadra gli ha comunicato di rimanere in pista, e una volta scomparso il problema alla gomma danneggiata, i tempi sono rimasti costanti tra il 1’21”9 e l’1’22”8.

“Nel complesso abbiamo ottenuto un buon risultato in entrambe le sessioni, ma abbiamo bisogno di migliorare ancora e questa sera cercheremo di fare dei passi in avanti”, ha commentato Vettel.

“Credo che il giro singolo fosse buono, non posso dire molto dei long run; nel pomeriggio ho utilizzato soprattutto gomme Soft, che sembrano durare a lungo, quindi penso che in generale sia andata bene, anche se dobbiamo fare ancora meglio. Dobbiamo lavorare sull'assetto e mettere un pò tutto insieme, perché se la macchina si comporta meglio in pista, se si adatta di più al mio stile di guida, posso attaccare a fondo. Le nuove regole sulle comunicazioni via radio rendono le cose più semplici, perché sarà più facile ricordare, quindi penso sia stata una scelta ragionevole”.

Un’ultima considerazione riguarda la temperatura del tracciato. Oggi nel pomeriggio l’asfalto ha superato i 43 gradi, e le due SF16-H hanno confermato (come a Budapest) un buon feeling con queste condizioni. In Ferrari si augurano che il valore si confermi anche nella giornata di domani, sarebbe un’arma in più non di poco conto.

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