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Ferrari: in Bahrain da leader in classifica, ma è ancora la seconda forza

La Mercedes ha mostrato di avere una monoposto più performante della SF71H e in Bahrain partirà ancora favorita. Red Bull pensa di potersi inserire: "I tempi di Ricciardo senza traffico li hanno visti tutti", ha detto Horner.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, precede Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+
Il vincitore della gara Sebastian Vettel, Ferrari SF71H festeggia
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, Sebastian Vettel, Ferrari e Kimi Raikkonen, Ferrari festeggiano sul podio
Il vincitore della gara Sebastian Vettel, Ferrari, con il suo trofeo e lo Champagne
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14 Tag Heuer

Ventiquattrore dopo la bandiera a scacchi che ha chiuso il primo Gran Premio del 2018, il successo della Ferrari appare ancora più un colpaccio. È stato più volte sottolineato alla vigilia della trasferta di Melbourne che il Cavallino avrebbe dovuto giocare in difesa, a causa di una superiorità Mercedes (evidenziata nei test e confermata ad Albert Park) che ha ricordato quella della stessa Ferrari nell’avvio di stagione 2017.

La Ferrari che arriverà tra dieci giorni in Bahrain sarà prima in classifica ma ancora seconda forza, e questo a Maranello lo sanno bene, ad iniziare da Sebastian Vettel. “Nel 2017 a Melbourne aveva avuto più ritmo – ha spiegato Seb – mentre lo scorso weekend non siamo stati nelle condizioni di dodici mesi fa. Abbiamo avuto un buon passo in gara, soprattutto Kimi nel primo stint ed io nel secondo, ma ad essere onesti il più veloce è stato Lewis. Nel 2017 eravamo stati in grado di metterli sotto pressione, riuscendo a passarli in velocità, ma oggi non è andata così. Non siamo lontani, e questa non è certo una cattiva notizia, ma c’è ancora da lavorare”.

La Formula 1 ha lasciato Melbourne con la vittoria Ferrari, la pole position Mercedes ed il giro più veloce della Red Bull. “Ci sono tre squadre che hanno il potenziale per vincere”, ha commentato Toto Wolff, ma è una previsione che al momento appare più politica che reale. In Bahrain squadre e piloti sono però attesi ad un nuovo esame, visto che quella di Al Sakhir sarà la ‘prima’ stagionale di un tracciato permanente, con una scelta gomme più dura (si utilizzeranno medie, soft e supersoft) e molto probabilmente con temperature più elevate dell’insolitamente fredda Melbourne.

La Mercedes non vede l’ora di tornare in pista dopo aver subito una sconfitta che brucia, ma anche in casa Red Bull ritengono bugiardo il verdetto australiano. Daniel Ricciardo è stato uno dei leoni in gabbia della gara di ieri, passata per lo più nella scia di Raikkonen. “Ha avuto un solo giro libero, ed avete visto il tempo che ha ottenuto”, ha commentato Christian Horner. In questo contesto Melbourne potrebbe non avere detto quanto vale in realtà la Red Bull sul ritmo di gara, anche se la convinzione di disporre del miglior telaio (un leitmotiv per lo staff tecnico di Adrian Newey) non è condivisa dalla concorrenza, Mercedes in testa.

Il Gran Premio del Bahrain fornirà delle risposte più chiare, ma intanto a Maranello il lavoro prosegue. La SF71H dovrebbe garantire margini di sviluppo maggiori rispetto ala sorella precedente, ed è per questo che iniziare la stagione con una vittoria ed un terzo posto non aiuta solo la classifica, ma anche il morale. Il tutto, ovviamente, con la consapevolezza che nella doppia trasferta Bahrain-Cina ci sarà ancora da soffrire, ma dopo Melbourne anche con la certezza di avere comunque un pacchetto tecnico pronto a cogliere, se arriveranno, tutte le chance del momento.

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