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Ferrari: il motore 2 di Vettel ha la testata alleggerita

Stando alle indiscrezioni che filtrano da Maranello l'unità nuova di Seb disporrà di una decina di cavalli in più, ma non avrà la testata con la fusione più spinta che era attesa in Canada per motivi di affidabilità. Meglio non correre rischi.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, in griglia
Ferrari SF71H, dettaglio del motore
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari, nella conferenza stampa

Il motore 2 della Ferrari che sarà montato sulla SF71H di Sebastian Vettel nel GP del Canada disporrà di una parte alta del motore che è stata alleggerita e avrà delle modifiche in camera di combustione, ma non sarà la testata nella fusione più spinta che era stata prevista nel piano di sviluppo della stagione 2018.

Il pilota tedesco potrà disporre, comunque, di una decina di cavalli in più, ma non potrà fare affidamento sulla versione più prestazionale che era invece attesa proprio a Montreal. La ragione è semplice: il direttore tecnico Mattia Binotto non vuole sorprese dal punto di vista dell'affidabilità, ma a Maranello non sembrano preoccupati perché lil motore 1 del quattro volte campione del mondo ha retto la distanza di sei GP senza alcun problema e ora diventa l'unità di rotazione per le prove libere e, forse, potrebbe disputare un settimo GP in Ungheria.

Ma il cedimento a una valvola di Kimi Raikkonen nel GP di Spagna, (effetto della rottura, ma non causa dicono nel Reparto Corse) ha fatto rallentare i piani d’introduzione della nuova parte alta del motore che avrebbe contribuito a un ulteriore incremento di potenza, ma non avrebbe messo al riparo gli uomini di Corrado Iotti dai rischi di un’altra sorpresa.

A Montreal anche la Mercedes dovrebbe passare al motore 2 sulle frecce d’argento e il team di Brackley dovrebbe schierare un’unità per Lewis Hamilton e Valtteri Bottas capace di spingere di più nel giro secco, potendo contare di nuovo sul pulsante magico in versione “party mode”.

La Red Bull, invece, potrebbe rinunciare alla nuova specifica Renault perché le unità montate sulle RB14 non sono ancora arrivate a fine vita: Daniel Ricciardo utilizza già il motore 2 ma dovrà sostituire la MGU-K dopo i guai di Monaco nonostante la vittoria, mentre con il ritiro in Bahrain nei primi giri, Max Verstappen ha “risparmiato” chilometri preziosi che verranno utilizzati adesso.

Ogni Costruttore adotta la propria strategia, ma non sembra affatto una buon idea portare proprio in Canada un propulsore a fine vita che deve stare full gas per il 71% del giro!

La Ferrari oltre alla nuova sospensione posteriore con il bracket sollevato per ragioni aerodinamiche, porterà a Montreal alcuni aggiornamenti sul fondo e il diffusore che andranno oltre l’adeguamento della Rossa alle caratteristiche della pista. Novità aero che sono state deliberato da Enrico Cardile e David Sanchez e che dovrebbero servire a tenere a bada le W09 che saranno certamente più a loro agio sui lunghi dritti del circuito cittadino ricavato sull’Isla di Notre Dame.

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