Rivoluzione Ferrari: il fondo e le barge board della SF70H sono tutte nuove
Pronta la reazione del Cavallino rampante dopo la delusione di Silverstone: la Ferrari fa debuttare in Ungheria un nuovo pacchetto aerodinamico che dovrebbe riportare la Rossa davanti alle Mercedes su una pista favorevole alle SF70H.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La batosta di Silverstone porta la Ferrari a cercare di reagire subito in Ungheria: i tecnici diretti da Mattia Binotto hanno sfornato una serie di novità tecniche che vanno ben oltre il semplice adattamento della SF70H al circuito di Budapest e la presenza di Enrico Cardile, capo degli aerodinamici, testimonia che gli aggiornamenti della Rossa sono l'espressione del lavoro di una squadra che non ha affatto rinunciato a lottare con la Mercedes.
La modifica più importante riguarda il barge board: sul pavimento, fra i due elementi verticali, sono stati inseriti tre deviatori di flusso. Anche sullo splitter anteriore sono apparsi due generatori di flusso che orientano l'aria verso la "scimitarra" che ora ha uno slot orizzontale che permette di incanalare l'aria lateralmente e non più in fondo al coltello in carbonio, dopo che la FIA ne aveva vietato le flessioni troppo evidenti.
Gli uomini di Maranello, quindi, hanno cercato di riprodurre con un percorso del flusso molto più complicato quei passaggi di aria utili a rialimentare l'estrattore centrale.
Anche davanti alle ruote posteriori sono stati rivisti i sei slot a forma di Esse utili a ridurre il tyre squirt, vale a dire il vortice che è disturbato dalle deformazioni della spalla della gomma quando questa viene sottoposta ai carichi laterali o quando passa sui cordoli.
Sopra, l'ala posteriore pensata per iul massimo carico si associa al rivisto Monkey seat doppio: il primo elemento sfrutta i supporti che si attaccano ai piloni di sostegno dell'ala per orientare dei flussi fra i due archetti in carbonio.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments