Ferrari: il condotto aerodinamico nel cestello dei freni è sempre più copiato
Gli aerodinamici Ferrari, nonostante i vincoli regolamentari 2019, hanno cercato di riprodurre gli effetti del mozzo forato che è stato vietato. Ora c'è un condotto d'aria che è già stato ripreso, seppure in modi diversi, da Mercedes, Renault e McLaren. Scopriamo a cosa serve.
Foto di: Giorgio Piola
La Ferrari fa scuola. La SF90 è una monoposto molto estrema dal punto di vista aerodinamico: bisogna dire che di solito i tecnici del Cavallino non sono i più bravi nell’interpretare le nuove norme regolamentari.
In passato sono stati criticati per aver letto le regole in modo troppo scolastico, lasciando ad altri interpretazioni più ardite, mentre dalla SF70H del 2017, che ha introdotto un nuovo concetto aerodinamico nel disegno delle pance, l’approccio degli ingegneri della Scuderia è stato molto più aggressivo, spesso nella zona grigia della lettura delle norme.
Ala anteriore della Ferrari SF90 con l'andamento dei flussi outwash
Photo by: Mark Sutton / Sutton Images
È indubbio il fatto che con la semplificazione delle ali anteriori, voluta dalla FIA per favorire i sorpassi delle monoposto che si trovano in scia, sia stata “capita” meglio dagli aerodinamici di Ferrari e Alfa Romeo (anche se la Mercedes ha rifilato due doppiette in due gare disputate).
David Sanchez ha saputo riproporre l’outwash dei vortici rispetto alla ruota anteriore, mentre Mercedes e Red Bull si erano concentrate a indirizzare i flussi all’interno (inwash), determinando due filosofie di sviluppo molto diverse.
Mercedes W10, dettaglio dell'ala anteriore con la paratia laterale tagliata in coda
Photo by: Jerry Andre / Sutton Images
Pian piano queste ultime due squadre si stanno convertendo ai concetti del Cavallino che intorno a questa idea di base hanno sviluppato gli altri aspetti della Rossa. Le regole FIA hanno fortemente vincolate le brake duct anteriori che sono tornate ad essere più dei condotti per il raffreddamento dei freni che degli importanti apparati aerodinamici come erano fino al 2018.
I commissari tecnici FIA di Nicholas Tombazis oltre a minimizzare le alette della brake duct hanno limitato la portata della presa d’aria, vietando per esempio il mozzo forato. A Maranello sono riusciti a riprodurre un flusso che, almeno in parte, cerca di restituire i vantaggi del buco centrale soffiato.
Ferrari SF90: ecco il cestello a confronto con quello della SF71H nel cerchio dove si può osservare anche il mozzo forato
Photo by: Giorgio Piola
Nel Reparto Corse hanno spostato la pinza dei freni anteriore: non è più quasi stesa come sulla SF71H (in alto nel cerchio), ma è inclinata entro l’asse per lasciare spazio a uno sfogo d’aria, pensato per una sola funzione che è aerodinamica.
Vale a dire che deve soffiare al di fuori dei raggi del cerchio (che, comunque, ruotando generano delle perdite di efficienza) un getto d’aria che indirizzi il flusso che arriva dall’ala anteriore affinché sia utile a ripulire la scia molto perturbata della gomma anteriore.
Ferrari SF90, interno del brake duct
Photo by: Giorgio Piola
E allora scopriamo come i cestelli in carbonio siano diventati delle opere d’arte. Un tempo si limitavano a trattenere il calore dei freni per cercare il miglior warm up delle gomme innescando (o meno) la temperatura dei cerchi, mentre adesso si sono trasformati in complicatissimi condotti che separano l’aria necessaria al raffreddamento di disco e pinza dai flussi (freddi) con la sola funzione aerodinamica.
Cestello dei freni della Ferrari SF90 che mostra il condotto aerodinamico sempre più grande
Photo by: Mark Sutton / Sutton Images
L’immagine di Sutton, sopra, ci mostra in modo eloquente il condotto che in Bahrain è diventato molto più grande di quanto non fosse quello che si era visto nei test invernali di Barcellona, segno che l’effetto aerodinamico può essere sviluppato sebbene i tecnici siano obbligati a lavorare in spazi molto angusti.
Brake duct della Ferrari SF90
Photo by: Mark Sutton / Sutton Images
E' importante mettere in evidenza come il disegno dei cestelli e la portata di ciascun condotto della presa d'aria venga modificato GP per GP in funzione delle caratteristiche del tracciato e di quanto sia impegnativo nelle staccate. Anche in Bahrain abbiamo visto i cestelli dei freni di disegno asimmetrico sui due lati.
Ferrari SF90, cestello del lato destro
Photo by: Giorgio Piola
Ferrari SF90 cestello dei freni anteriore del lato sinistro
Photo by: Giorgio Piola
E non è un caso che in questa direzione siano andati anche Mercedes, McLaren e Renault. La squadra leader del mondiale lavora facendo uscire il flusso aero nella parte superiore del cestello.
Mercedes W10, dettaglio del freno anteriore con il condotto aerodinamico nella parte superiore
Photo by: Giorgio Piola
McLaren e Renault, invece, sono rimaste nel solco indicato dalla Ferrari. Questo è un campo di sviluppo nel quale si possono ottenere risultati importanti dal punto di vista delle prestazioni per cui aspettiamoci grandi novità gara dopo gara.
Renault R.S.19: si vede il condotto aero
Photo by: Mark Sutton / Sutton Images
McLaren MCL34, dettaglio della sospensione e del condotto aerodinamico in stile Ferrari
Photo by: Giorgio Piola
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