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Ferrari F1-75 | Muso innovativo e doppia... zona Coca Cola

La Scuderia, spoilerata ieri da una foto rubata, ha mostrato la F1-75: si tratta di una monoposto che non colpisce per la sua bellezza, ma per alcune soluzioni molto coraggiose ed innovative. Le pance sono a doppio fondo, ma estremizzano un concetto aerodinamico inedito. Anche il muso "modulare" propone un'idea che in F1 non si era ancora vista e che potrebbe fare scuola.

Ferrari F1-75

Ferrari F1-75

Ferrari

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Bella non è certo bella, speriamo solo che vada forte. Il Drake del resto sosteneva che le macchine diventano belle quando vincono. E aveva ragione.

La Ferrari con la F1-75 ha puntato sul doppio fondo, interpretando questo concetto aerodinamico in modo estremo nella parte superiore della fiancata che presenta uno scavo piuttosto pronunciato grazie al quale si è trovato in galleria del vento un flusso ben ottimizzato verso l’ala posteriore che dovrebbe beneficiare di una buona efficienza.

Ferrari F1-75

Ferrari F1-75

Photo by: Ferrari

La Rossa, però, non è una vera F1 a doppio fondo, perché l’undercut sotto alla pancia è meno scavato di quanto non lo sia su Aston Martin e Alfa Romeo. Queste forme, per niente contenute nella prima parte del sidepod, sono il frutto di un lungo lavoro di ottimizzazione delle forme nel wind tunnel di Maranello: l’area alle spalle del pilota (laddove finiscono le branchie di raffreddamento) si stringe in una sorta di seconda zona Coca Cola che sfrutta un cofano motore incredibilmente aderente alla meccanica della power unit 066/7.

Ferrari F1-75: doppio fondo più efficiente?

Ferrari F1-75: ecco la pancia superiore con lo scavo

Ferrari F1-75: ecco la pancia superiore con lo scavo

Photo by: Ferrari

E questo è sicuramente il segno distinguente di un progetto che è stato deliberato dopo un lungo e accurato studio: il coordinatore del progetto, Enrico Cardile, e il capo aerodinamico, David Sanchez, hanno avuto l’opportunità di lavorare con più tempo e con più calma sul progetto della monoposto a effetto suolo, discriminando le diverse soluzioni per convergere al concetto del doppio fondo con le varianti scaturite a Maranello.

La differenza sarebbe netta: 7% di efficienza nel retrotreno in più rispetto alle pance con la rampa. Toccherà alla pista confermare questi dati.

Ferrari F1-75: bocche alte e strette

Ferrari F1-75

Ferrari F1-75

Photo by: Ferrari

L’imboccatura delle bocche dei radiatori è alta e stretta, larga quanto la fiancata, certamente più grande di altre realizzazioni: al di sotto del labbro inferiore c’è una profonda svasatura che serve a far scendere il flusso verso il fondo, facendogli poi percorrere il canale che c’è sotto alla fiancata, alimentando la più tradizionale zona Coca Cola. Insomma, two meglio che one.

Sopra allo splitter è comparso anche un flap aggiuntivo che Mattia Binotto ha amesso essere stato copiato dalla Aston Martin dopo la presentazione della AMR22.

Le masse radianti sono state inserite per lo più nelle vistose pance: i radiatori sono meno inclinati rispetto a quelli della SF21, ma non sono stati stesi. Sul motore dovrebbe essere rimasto solo il raffreddamento dell’ERS, consentendo un disegno del cofano particolarmente stretto.

Ferrari F1-75: aibox più basso, cofano stretto

Ferrari F1-75 dettaglio dell'airbox e del cofano stretto

Ferrari F1-75 dettaglio dell'airbox e del cofano stretto

Photo by: Ferrari

La Ferrari ha fatto un grosso lavoro di pulizia dietro al pilota: l’airbox è triangolare, confermando la nostra anticipazione, ma la presa è più piccola di quella dello scorso anno ed è anche più bassa. La telecamera, infatti, è montata sopra a una protrusione del roll bar per arrivare alla misura minima di regolamento.

E non deve stupire, quindi, che le due corna da vichingo ai lati della presa d’aria risultino più alte, mentre ai lati dell’attacco dell’Halo non sfugge il piccolo profilo orizzontale. L’engine cover è molto profilato per cui la rossa mostra una deriva verticale che è una vera “vela” in linea con quella mostrata dall’Alfa Romeo C42 e in coda non c’è uno sfogo dell’aria calda se non fra i due supporti dell’ala posteriore: i piloni sono più staccati e non hanno più il collo di cigno che proprio la Ferrari aveva introdotto.

Ferrari F1-75: flap mobile col soffiaggio

Ferrari F1-75: ecco l'ala posteriore del rendering, diversa da come girerà in pista

Ferrari F1-75: ecco l'ala posteriore del rendering, diversa da come girerà in pista

Photo by: Ferrari

Interessante anche l’ala posteriore: il profilo principale, rispetto alla parte centrale rialzata propone due cucchiai, ma l’aspetto più curioso riguarda il flap mobile con un comando del DRS che è a forma di “pistola”. Nella porzione fissa alle due estremità si nota un soffiaggio perché il flap non si congiunge alla paratia con la curvatura del profilo principale, generando un passaggio d’aria aggiuntivo.

Ferrari F1-75: dietro è pull, davanti push

Ferrari F1-75

Ferrari F1-75

Photo by: Ferrari

La sospensione posteriore è a schema pull rod con il tirante che si infulcra più avanti rispetto a quello della SF21 a riprova di una scatola della trasmissione che contiene i cinematismi di disegno totalmente nuova. I tecnici della Scuderia non sembrano aver cercato soluzioni particolari in quest’area, come hanno fatto altre squadre.

All’anteriore la sospensione resta push rod: i triangoli sono carenati da cover in carbonio piuttosto appariscenti con chiare funzioni aerodinamiche. Il braccio dello sterzo è disallineato dal triangolo superiore per consentire un soffiaggio.

Ferrari F1-7: il muso ha il... becco

Ferrari F1-75, dettaglio dell'ala anteriore con il becco

Ferrari F1-75, dettaglio dell'ala anteriore con il becco

Photo by: Ferrari

Dulcis in fundo ci siamo riservati la descrizione dell’anteriore per ultima, perché quest’area della F1-75 è molto spinta ed innovativa.

Il muso è molto lungo e di forma tondeggiante per ridurre la sezione e la resistenza all’avanzamento ed è anche molto scavato nella parte inferiore: il naso diventa un becco molto stretto in punta e si adagia sul profilo principale che ha forma a cucchiaio e permette di indirizzare l’aria direttamente verso lo splitter e i due canali Venturi. L’aspetto innovativo è che il muso è “modulare” per favorire lo sviluppo e le modifiche.

Ferrari F1-75 i quattro flap sono a corda degradante

Ferrari F1-75 i quattro flap sono a corda degradante

Photo by: Ferrari

L’ala anteriore è decisamente diversa da tutte le altre: i quattro profili hanno una corda che si riduce dal profilo anteriore molto grande verso il flap mobile che è il più piccolo.

Può non piacere, ma certamente la F1-75 ha una sua personalità identificativa molto forte con scelte che faranno discutere ma che evidenziano un tentativo di introdurre delle novità. Funzioneranno? In galleria hanno dato risultati ottimi, aspettiamo la conferma della pista...

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