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Ferrari: ecco perché Vettel a Monza giocherà di rimessa sulla Mercedes

Il risultato belga non deve illudere i tifosi del Cavallino che nel GP d'Italia la Ferrari possa battere Hamilton nel "tempio della velocità". La squadra di Maranello si prepara ad un'altra partita in difesa perché Monza è un'altra pista favorevole alla Mercedes.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Steve Etherington / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
La Safety Car precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Valtteri
La Grid Girl di Sebastian Vettel, Ferrari
Il secondo classificato Sebastian Vettel, Ferrari, spruzza lo Champagne sul podio
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Adami, ingegnere di pista Ferrari e Sebastian Vettel, Ferrari
I fan scattano delle  foto con una caricatura di Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Charles Leclerc, Ferrari SF70H, con la vernice flow-viz per i test aerodinamici sul diffusore
Sebastian Vettel, Ferrari nella conferenza stampa
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H pit stop
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H pit stop
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Si alzano scintille dalla monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Qualifiche, top 3: il poleman Lewis Hamilton, Mercedes AMG F, il secondo qualificato Sebastian Vette

Sebastian Vettel è uscito battuto nel confronto con Lewis Hamilton a Spa. Il tedesco non è riuscito a trovare il modo di attaccare la Mercedes dell’inglese per quanto con la sua SF70H sia stata un’ombra dietro alla W08 di testa.

Il quattro volte campione del mondo non è riuscito a costruire una strategia che gli permettesse di portare un attacco a Lewis dopo la ripartenza, sebbene disponesse di gomme a mescola Ultrasoft, che vanno prima in temperatura rispetto alle Soft utilizzate da Hamilton (che non aveva più un treno nuovo di pneumatici con la banda viola).

Vettel deve studiare meglio le ripartenze

Se consideriamo anche il patatrac di Baku è evidente che Vettel debba studiarsi al simulatore come contrastare in modo più efficace le ripartenze del rivale per il titolo che si è rivelato più tattico di Sebastian: all’Eau Rouge ha fatto avvicinare il tedesco per costringerlo ad uscire dalla sua scia già all’inizio del rettilineo del Kemmel, quando il pilota della Mercedes ha “risposto” azionando il bottone magico della sua power unit.

La SF70H inseguitrice, negli ultimi 11 giri condotti al ritmo da qualifica, non è riuscita a ridurre il gap sotto al secondo, per cui Sebastian non ha potuto azionare l’ala mobile per portare un serio attacco ad Hamilton. La sensazione è che la Rossa pagasse in potenza del motore, più che nelle scelte di assetto o aerodinamiche.

Le novità aerodinamiche hanno funzionato

Le novità tecniche che sono state introdotte in Belgio hanno funzionato, avvicinando la monoposto del Cavallino alla freccia d’argento, segno che l’evoluzione che viene portata avanti dagli ingegneri diretti da Mattia Binotto sta dando i suoi frutti e la macchina non è ancora arrivata al limite dello sviluppo.

Dunque, la Ferrari, su una pista favorevole alla Mercedes, ha saputo contenere i danni a Spa: Seb era arrivato nelle Ardenne con 14 punti di vantaggio nella classifica del mondiale piloti e va a Monza con un divario che si è dimezzato a 7 lunghezze. E se anche nel “tempio della velocità” si ripetesse il risultato del Belgio, si arriverebbe ad una sostanziale parità in vista di un rush finale entusiasmante che si disputerà tutto lontano dall’Europa.

Questa è la prospettiva che si tiene in maggiore considerazione a Maranello, perché anche lo stradale brianzolo con i suoi lunghi rettilinei è più adatto alle caratteristiche della W08 a passo lungo. È chiaro che Sebastian Vettel, se avrà l’opportunità di mettere le ruote davanti alla Mercedes non si tirerà certo indietro, ma la partita monzese potrebbe essere più complicata di quella giocata domenica scorsa.

Monza è l'unica pista low drag

La ragione è semplice: il “tempio della velocità” richiede un assetto aerodinamico che è il più scarico del mondiale, dove l’efficienza aerodinamica conta molto più del carico. Le ali, infatti, hanno incidenze minime con profili quasi neutri per favorire la penetrazione dell’aria e, quindi, le velocità massime.

La Mercedes dispone di una monoposto che produce più carico con il corpo vettura (grazie alla maggiore superficie deportante frutto del passo molto lungo) e, almeno sulla carta, può fare affidamento su una power unit più potente: i rilevamenti fonometrici effettuati a Spa davano il 6 cilindri di Brixworth capace di 1.022 cavalli, con lo 062 Ferrari alla soglia dei mille cavalli.

Ferrari con il motore 4

La squadra di Brackley ha omologato in Belgio il motore 4 che a detta di Toto Wolff valeva un decimo di secondo al giro in prestazione, ma che consentirà a Hamilton e Bottas di girare in Italia con un consumo di olio di 1,2 litri per 100 km, mentre Vettel e Raikkonen che disporranno di una power unit evoluzione, la quarta del 2017, saranno costretti a stare al nuovo limite imposto dalla FIA che è di 0,9 litri per 100 km.

Nel nuovo sei cilindri del Cavallino curato da Wolf Zimmermann dovrebbero fare il debutto i nuovi pistoni in lega di acciaio. Sarebbero stati realizzati con la produzione additiva, il moderno processo che consente di creare oggetti tridimensionali da file digitali. Questa tecnologia permette d produrre forme complesse altrimenti impossibili con metodi di fusione e lavorazione tradizionali.

Servono i pistoni in acciaio?

Con questa tecnologia i pistoni in acciaio risulterebbero solo poco più pesanti rispetto a quelli tradizionali in lega d’acciaio, ma permetterebbero di reggere un aumento della pressione in camera di combustione senza intaccare l’affidabilità. Una crescita che era stata pensata pompando olio nell’alimentazione, mentre con i nuovi limiti FIA, la crescita della potenza auspicata sarà minore di quella che il presidente Marchionne si aspettava all’inizio dell’estate.

E la Ferrari paga la… furbata della Mercedes che potrà fare ricorso a un motore con un carburante a… miscela con una percentuale maggiore rispetto a quello concesso per lo 062/4. Unità che non è quella che la Haas ha utilizzato in Belgio: non è nel costume del Cavallino affidare le novità tecniche alle squadre clienti, per cui il motore che ha portato Romain Grosjean al settimo posto a Spa non disponeva delle ultime soluzioni che saranno montate sulla Rossa a Monza. Nessun esperimento anticipato, dunque…

Il tifo tricolore influenzerà Lewis?

Chiarito questo è giusto aspettarsi nel GP d’Italia una Ferrari all’inseguimento della Mercedes, pronta a sfruttare ogni minimo errore di Lewis Hamilton. L’inglese è stato perfetto nel week end scorso (in gara non ha commesso anche Vettel), ma Lewis sentirà la pressione di un pubblico italiano che sarà pronto a far sentire il suo attaccamento al Cavallino rampante. Basterà per indurre il britannico allo sbaglio? Lo scopriremo nel week end…

 

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