Ferrari: ecco perché la barra di Vettel non si poteva riparare!
Per arrivare all'attacco della barra posteriore della Ferrari bisogna smontare mezzo retrotreno della SF16-H, perché i cinematismi della sospensione sono contenuti nella scatola della trasmissione fra differenziale e cambio.
Ferrari SF16H e SF15T, comparazione tra le scatole del cambio
Giorgio Piola
Da primo a ultimo. Per Sebastian Vettel quante cose sono cambiate solo in un anno! Il tedesco nel 2015 aveva regalato alla Ferrari l’ultima pole position proprio a Singapore, la pista dove aveva poi conquistato la terza vittoria con la Rossa. Oggi il quattro volte campione del mondo si trova a essere ultimo per un problema tecnico che si è manifestato nel corso della Q1.
Sulla SF16-H si è rotto l’attacco destro della barra antirollio posteriore. Abbiamo visto la Rossa in grave difficoltà, con il posteriore coricato e l’anteriore che si sollevava nella ruota non in appoggio. La macchina era inguidabile: impossibile che si potesse fare un tempo da superare la tagliola. Ma impossibile era anche sperare che il cedimento potesse essere riparato.
Come mai? La ragione è semplice: i cinematismi della sospensione posteriore a schema pull rod sono stati annegati nella scatola della trasmissione, fra il cambio e il differenziale, vale a dire in una posizione che è accessibile solo se si smonta mezzo retrotreno. Una scelta che è stata dettata da esigenze aerodinamiche, per avere un retrotreno miniaturizzato che permettesse di avere una zona a Coca Cola del posteriore molto larga grazie alla quale portare più flusso verso il diffusore posteriore ne tentativo di aumentare la downforce.
Se a Vettel è parso subito chiaro che non c’era il potenziale tecnico per centrare un tempo minimo utile a passare la Q1, è stato altrettanto chiaro per i tecnici della Ferrari che l’intervento di riparazione non si sarebbe potuto effettuare nei pochi minuti che rimanevano alla conclusione della prima tranche di qualifica.
Il consiglio è di omologare un motore e un cambio nuovo visto che Sebastian Vettel anche con le penalità partirà ultimo in griglia: nella sfortuna il tedesco potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, mettendo in cascina il fieno per finire la stagione senza dover patire altre penalizzazioni...
Bisogna ricordare, inoltre, che quando scatta la sessione di qualifica, le macchine entrano nel regime di parco chiuso per cui qualsiasi modifica deve essere autorizzata dal commissario tecnico della FIA. Naturalmente l’ispezione è stata fatta non appena la SF16-H è stata riportata nel box, ma la riparazione avrebbe richiesto un intervento più lungo del tempo a disposizione. Una beffa? Certamente sì che priva la squadra di Maranello del cavallo di punta su un tracciato dove avrebbe potuto regalare qualche soddisfazione ai tifosi della Rossa.
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