Ferrari: ecco come funziona l'S-duct con l'incrocio dei due condotti
In Formula 1 spesso tornano soluzioni che si erano già viste: l'S-duct ha avuto ispirazione dal muso della F2008, ma la Ferrari sulla SF70H ha introdotto un doppio condotto che si incrocia al suo interno favorendo delle canalizzazioni più lineari.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
In Formula 1 tutto torna, non si butta via mai niente, nemmeno gli errori. Secondo Enzo Ferrari certe soluzioni, che al primo tentativo in pista non avevano funzionato ed erano state bocciate, non dovevano essere messe nel dimenticatoio, ma catalogate, perché semplicemente il concetto poteva essere più innovativo di quanto fosse evoluta la tecnologia del momento.
E per la logica di questo ragionamento è indubbio che i progettisti delle monoposto 2017 siano andati ad attingere delle soluzioni che si erano viste nel 2008: la Ferrari, per esempio, ha riproposto un S-duct (sotto) che è molto più somigliante al famoso "buco nel muso" poi vietato dalle norme della FIA, aggiungendo un interessante elemento innovativo che potrebbe fare scuola nel corso di questa stagione.
L'S-duct della Ferrari per quanto riguarda la presa che lo alimenta ai due lati del muso è molto simile a quella che l'anno scorso avevano mostrato Mercedes (disegno sotto) e Toro Rosso (le analogie aerodinamiche fra i due team iniziate l'anno scorso, sono proseguite quest'anno arrivando anche alla parte meccanica con una sospensione anteriore inedita, dotata di bracket, praticamente identica).
Il vantaggio rispetto agli S-duct precedenti è che il condotto interno è più lungo e la rampa (proprio a forma di S) permette di avere flussi più puliti con una maggiore estrazione di aria.
Gli aerodinamici della Ferrari, come avevamo anticipato all'inizio, hanno introdotto un'altra interessante novità: gli specialisti Cardile e Sanchez hanno pensato bene di incrociare le canalizzazioni con una che passa sull'altra (frecce rosse): in questo modo è possibile disporre di una canalizzazione più lineare che favorisce un migliore effetto di estrazione dell'aria che viene pescata ai lati dei piloni dell'ala anteriore e sfogata nella parte superiore del telaio della SF70H.
La monoposto che ha aperto al concetto dell'S-duct è stata la Ferrari F2008: sotto si può notare lo sfogo dell'aria nella parte alta del muso (nel tondo), soluzione che poi fu vietata dalla FIA
La tendenza dei tecnici è di spostare il più avanti è possibile la presa dell'S-duct che per regolamento non si deve vedere in una prospettiva frontale, mentre è lasciata loro la facoltà di aprire liberamente dei fori nello spazio che va dall'asse anteriore a 150 mm di sbalzo. E' evidente che la tortuosità del condotto non permetteva di avere un passaggio d'aria efficiente, mentre ora l'effetto è sicuramente più positivo. Ricordiamo che l'S-duct è utile a risucchiare nella parte superiore del telaio quei vortici che sporcano i flussi diretti alla volta del diffusore posteriore, migliorando la portata d'aria verso il retrotreno.
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