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Ferrari: domani ritornerà il motore con il turbo evoluto

La SF16-H è stata più lenta di due secondi per più ragioni: oltre alla mancanza di potenza (preventiva) la Rossa non riusciva a mandare in temperatura le gomme nella giusta finestra di utilizzo e sarà necessario lavorare sul set up.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Ferrari rear wing detail
Kimi Raikkonen, Scuderia Ferrari
Ferrari SF16-H ala posteriore
Sebastian Vettel, Ferrari

Cinque giorni dopo la gara di Montreal che ha visto Sebastian Vettel nelle vesti di primo antagonista di Lewis Hamilton, la Ferrari si ritrova ottava e tredicesima al termine della giornata che ha inaugurato l’inedito circuito di Baku: 1"996 il divario che ha separato Vettel dal campione del Mondo (leader di giornata), addirittura 2"471 quello rimediato da Raikkonen.

L’interrogativo che potrebbe sorgere limitandosi solo alla lettura dei numeri è uno solo: cosa succede alla SF16-H? La prima risposta è che sono riscontri da prendere con le pinze, perché le due sessioni di prove libere completate oggi in Azerbaijan hanno visto sia Raikkonen che Vettel soffrire di qualche problema di troppo ma anche che hanno dovuto fare i conti con una power unit datata.

La rotazione dei motori ha costretto i tecnici della Ferrari ad utilizzare una versione precedente della power unit (rispetto a quella utilizzata lo scorso weekend in Canada). Una scelta che ci sta, visto che la giornata odierna più che a cercare la prestazione è servita a familiarizzare la squadra con una pista sconosciuta.

Senza gli aggiornamenti portati a Montreal (la nuova turbina costata due gettoni di sviluppo) l’unità MGU-H è tornata a quel problematico funzionamento riscontrato nelle prime gare del Mondiale, e sul rettilineo di 2,2 chilometri di Baku, la differenza si è sentita.

Nel box della Ferrari nessuno è sembrato molto preoccupato, ma neanche contento. Perché, al di là dell’handicap di motore che sarà risolto domani con il ritorno alla power unit versione Montreal, qualche problema è comunque emerso.

Kimi Raikkonen nella sessione pomeridiana si è ritrovato fermo alla curva “4” con le ruote posteriori bloccate. Sembrava inizialmente essere un problema alla trasmissione, ma a fermare il finlandese è stata un'avaria al sistema ERS che ha bloccato di colpo la trasmissione. A titolo precauzionale la squadra ha richiamato ai box anche Vettel, visto che al termine della sessione mancavano pochi minuti. Il problema dovrebbe essere risolto senza problemi per la giornata di domani.

A creare qualche grattacapo in più agli ingegneri della Ferrari è invece un problema di set up che ha riportato d’attualità un problema che a Montreal sembrava risolto. Le due monoposto hanno accusato delle difficoltà nel portare in temperatura gli pneumatici anteriori, soprattutto con le mescole soft.

In Ferrari sperano che possano venire in aiuto le previsioni meteo, che domani indicano un aumento della temperatura di almeno cinque gradi. Ma potrebbe non bastare, e questo implica la necessità di intervenire sul set up della monoposto in modo mirato. Con le supersoft il problema è stato minore, ma solo un po’.

Vettel al termine della giornata ha minimizzato i problemi sofferti, confermando di non essere pessimista in vista della giornata di domani.
“In fin dei conti non è stata una brutta giornata – ha spiegato Seb - non è l’ideale che Kimi non sia riuscito a finire la sessione, ma dopotutto abbiamo completato molti giri. Ho dovuto imparare la pista, e ho trovato il tracciato molto interessante, e questo è stato l'obiettivo principale per oggi. Nel complesso comunque mi sembra una bella pista, impegnativa specie nei tratti veloci. Per noi tutto è andato bene, ma siamo troppo distanti nei tempi e questo è il problema, ci manca velocità. Sono certo però che per domani troveremo qualcosa”.

Più mirato è stato il commento di Raikkonen: “Il bilanciamento della vettura si è confermato buono, ma il problema principale oggi è stato quello di far funzionare le gomme, la sfida era riuscire a mandarle in temperatura per il giro veloce. Più si girava più la situazione migliorava, ma riuscire a fare un tempo sul giro non era facile”.

Domani sarà una giornata cruciale per il weekend ferrarista di Baku, e forse non solo. Sicuramente il pacchetto tecnico con la nuova power unit sarà più performante, ma ci saranno da scacciare i fantasmi legati ai problemi avuti in qualifica sia a Barcellona che Montecarlo, ovvero il feeling con la gomma.

A Montreal è stata proprio la qualifica a mettere le basi per la gara da protagonista di Vettel, ma Maurizio Arrivabene gettò acqua sul fuoco dell’entusiasmo:
“In queste condizioni di pista e temperatura tutto è andato bene, ma serve la verifica quando arriveremo su un altro asfalto e con alte temperatura”.

Un riscontro che arriverà domani.

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