La Ferrari corteggia Pat Fry

Anche la Ferrari è sulle orme di Pat Fry. Sembrava che il capo progettista che ha lasciato la McLaren qualche settimana fa fosse destinato alla Mercedes Grand Prix. Norbert Haug, capo della Mercedes Motorsport, lo conosceva bene e aveva segnalato il suo nome a Ross Brawn. La trattativa che sembrava giunta a buon punto non si è conlcusa, perché la Ferrari si sarebbe fatta avanti con un'offerta importante. A Maranello vorrebbero cambiare metodologia di lavoro creando due gruppi di lavoro come esistono proprio a Woking: uno si occuperebbe della vettura dell'anno da sviluppare, mentre l'altro avrebbe la libertà di pensare alla monoposto per il campionato successivo. Due nuclei separati e in certe situazioni anche in concorrenza, che potrebbero sviluppare filoni di ricerca diversi, portando idee innovative e fresche che non siano solo il frutto dell'evoluzione di un concetto in atto. Naturalmente la sintesi spetterebbe ad Aldo Costa, direttore tecnico della Gestione Sportiva. Fry, quindi, non sarebbe in alternativa a Nikolas Tombazis, il papà della F10, ma potrebbe affiancarsi al capo progettista greco. 
Ricordiamo che la McLaren nell'inverno aveva preso John Iley, l'aerodinamico che era in scadenza di contratto con Maranello dopo dieci anni di collaborazione con il Cavallino. Pat era il capo progettista McLaren destinato al disegno della monoposto del prossimo anno. 
L'inglese che ha 46 anni era una delle colonne portanti della squadra di Woking, visto che ne faceva parte da 17 anni: in precedenza era stato alla Benetton dal 1987 al 1993. Di formazione è un ingegnere elettronico che ha iniziato a lavorare ai sistemi elettroni della Thorn Emi (era stato destinato anche ad un programma missilistico!) e poi aveva sviluppato in Benetton le sospensioni attive. Nel tempo si è trasformato in ingegnere di pista e poi in capo progettista: ora Fry potrebbe aprire un nuovo capitolo della sua lunga carriera a Maranello...