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Ferrari con i gemelli del gol: Vettel nel giro secco, Raikkonen nel long run

Alla squadra del Cavallino è bastata una sola sessione di prove libere disputata sull'asciutto per confermare anche a Monza il trend che si era già visto a Spa: la SF71H mostra un potenziale tecnico maggiore rispetto alle Mercedes che si trovano a inseguire.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, pits
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari in the Press Conference
Ferrari SF71H, il fondo
Ferrari technical detail
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

La Ferrari scalda Monza. Le prove libere del GP d’Italia confermano le positive impressioni che la Rossa ha mostrato a Spa Francorchamps. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno messo davanti le due SF71H nell’unica sessione di prove libere che si è disputata con la pista che andava asciugandosi sempre di più dopo il diluvio del mattino.

La Rossa non deve temere di rivedere gli spettri dell’anno scorso quando le due frecce d’argento inflissero sullo Stradale la sconfitta più cocente che aveva aperto le ferite più dolorose nelle aspettative di Sergio Marchionne, rendendo evidente che le aspettative iridate si stavano spegnendo prim’ancora che arrivasse la trasferta asiatica che ha demolito qualsiasi ambizione degli uomini di Maranello.

Ora la storia pare aver preso un’altra piega: la squadra del Cavallino ha avuto la conferma dalla pista della sua superiorità tecnica anche nel “tempio della velocità”. Il team diretto da Maurizio Arrivabene è consapevole del suo potenziale.

Sebastian Vettel ha sparato il tempo da qualifica cercando il giro secco della SF71H e in alcuni casi è andato anche oltre la sottile linea del limite per capire dove, con un asfalto che oggi aveva poca aderenza, sarà possibile migliorare le prestazioni domani, se le condizioni meteo dovessero migliorare dopo la sfuriata di oggi.

Kimi Raikkonen ha avuto un approccio più graduale alla simulazione della qualifica, trovando il giusto passo nel long run, tanto che il finlandese alla fine è risultato il più costante nei tempi con il pieno. Insomma la Ferrari ha raccolto utili informazioni per il resto del weekend e, alla fine, è passato in secondo ordine il fatto che una perdita idraulica dal cambio aveva impedito a Sebastian di girare in mattinata sotto l’acqua.

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La Ferrari è arrivata a Monza pronta a sfidare le Mercedes. Il pilota tedesco è parso a suo agio con i serbatoi vuoti perché la Rossa nel giro secco è capace di raggiungere le necessarie velocità massime potendo contare su un assetto aerodinamico molto scarico che comunque esalta le doti del telaio in fase di trazione all’uscita dalle chicane, mentre le Mercedes sono spesso finite larghe di traiettoria mettendo le gomme sulla sabbia all’esterno dei cordoli.

Probabilmente la SF71H può essere ancora migliorata nell’assorbimento delle asperità dei cordoli: durante il turno pomeridiano si sono già migliorate le cose con delle regolazioni sull’anteriore appropriate, ma nella percorrenza della Roggia è possibile sfruttare di più la scorrevolezza della macchina per trovare una buona velocità di uscita sul dritto che porta alla Parabolica.

Sebastian ha cercato di forzare l’ultima staccata commettendo tre errori: due volte è finito largo, mentre nella terza è andato in testacoda scivolando all’indietro con le ruote inchiodate fino alle barriere. Poteva essere uno sbaglio che costava molto caro e, invece, il tedesco ha saputo uscire dalla sabbia con dei danni tutto sommato minimi che gli hanno permesso di tornare a girare per un long run con le supersoft.

E la Mercedes? Forse non ha scoperto le proprie batterie, ma a giudicare dallo sguardo di Lewis Hamilton meno soddisfatto del solito, le cose non sono cominciate come avrebbe voluto. Spa non è stato un episodio, ma in Belgio la Ferrari ha dato la sensazione di consolidare un trend della Rossa che à migliore della freccia d’argento.

La W09 è arrivata quasi ad eguagliare il tempo di Raikkonen con Hamilton, mentre Valtteri Bottas non ha mai trovato il passo giusto per chiudere una tornata senza sbavature più o meno evidenti.

Monza, per quanto pista atipica per essere quella a più basso carico aerodinamico della stagione, sta dicendo delle verità: se si analizza la lista dei tempi si osserva che si trovano le coppie di vetture di ciascun team appaiate. Le Ferrari davanti, le Mercedes dietro e le Red Bull a inseguire, con le Force India a guidare il gruppo di centro davanti alla sorprendente Sauber di Charles Leclerc, con Renault e Haas, in lizza per il quarto posto nel mondiale Costruttori, poco lontane.

Il “Tempio della velocità” ci ha mostrato una fotografia realistica dei valori in campo: domani sarà interessante scoprire se ci saranno dei piloti che sapranno sovvertire queste gerarchie. E Lewis Hmilton ha messo le mani avanti sostenendo che non può continuare a fare miracoli…

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