Ferrari: a Vettel si è rotta una valvola del motore
Il cedimento sul 6 cilindri di Sebastian Vettel costringerà il tedesco ad usare il secondo motore in Cina che non avrà ancora degli aggiornamenti. Nella Ferrari c'è il rammarico per la partenza sbagliata da Raikkonen, altrimenti Kimi...
Foto di: XPB Images
Il bicchiere mezzo vuoto dice che il bilancio della Ferrari dopo due gare è del cinquanta per cento di ritiri per cause tecniche. E dopo la gara di Al Sakhir cinquanta sono anche i punti di distacco dalla Mercedes nella classifica Costruttori. A questo si aggiunge che il primo driver della Scuderia nella classifica piloti è quarto, Kimi Raikkonen, a trentadue punti dal leader Nico Rosberg.
Le cifre non mentono, ma a volte non dicono tutto. Ed in questo caso i numeri sembrano essere un po’ avari con questo inizio di Mondiale della Ferrari.
Al termine del Gran Premio del Bahrain la squadra ha festeggiato il primo podio stagionale di Kimi Raikkonen, ma terminata la premiazione è subito tornata nel box per trovare il motivo che ha bloccato Sebastian Vettel nel giro di ricognizione.
Le prime indiscrezioni sono arrivate dallo stesso Maurizio Arrivabene: “Dovrebbe essere una valvola”, ha spiegato il team principal del Cavallino. Il problema non ha solo causato lo zero nella classifica di campionato di Vettel (Seb è rimasto fermo ai quindici punti di Melbourne) ma comporterà l’utilizzo di una nuova power unit nella prossima gara a Shanghai.
Montare il secondo motore, con diciannove gare in programma, non è un problema gravissimo, ma una rogna si. Anche perché a Maranello non hanno ancora deliberato aggiornamenti da poter utilizzare con i gettoni a disposizione, quindi è probabile che nel proseguo del campionato Vettel avrà gli aggiornamenti programmati due gare dopo Kimi Raikkonen.
Però, perché c’è un però, ci sono anche i riscontri del bicchiere mezzo pieno. Il potenziale della SF16-H anche in Bahrain si è confermato molto buono, ed è emerso chiaramente grazie alla gara di Raikkonen.
Nonostante Kimi al via ha pasticciato con il paddle della frizione:
“Gli è scivolato un po’ il dito nel momento cruciale – ha spiegato Arrivabene – e ha fatto slittare le gomme posteriori più del dovuto”.
Raikkonen ha recuperato velocemente il terreno perso in partenza, superando Ricciardo, Massa e Bottas, prima di risalire nella “sua” seconda posizione.
“Ovviamente questo ha comportato una perdita di tempo – ha chiarito il team principal della Ferrari – ed anche le gomme non ne hanno certo beneficiato. Per il resto Kimi ha disputato una gara fantastica, al punto da far nascere qualche rimpianto nel vedere che a pochi giri dal termine era vicino a Rosberg. Senza il problema al via, chissà…”.
E chissà se al via ci fosse stato anche Sebastian Vettel. Le ipotesi di questo tipo non portano punti, ma sono significative nell’ottica del proseguimento del campionato.
La Ferrari ci crede, e lo dimostra l’amaro in bocca dei tecnici del Cavallino al termine delle qualifiche quando di colpo la Mercedes nel secondo run della Q3 ha abbassato i suo tempi di mezzo secondo. “Hanno il viagra? – ha scherzato Arrivabene – se è così hanno preso le capsule da 500 grammi, neanche quelle da 250! Scherzi a parte, ci ha incuriosito vedere un così repentino salto in avanti su una pista che in quel momento non era migliorata”.
Della gara in “rosso” del Bahrain resta anche il tentativo in gara di provare ad impensierire Rosberg. Dopo dodici giri Raikkonen è passato dalle supersoft montate al via ad un treno di soft nuovo, e questo cambio era probabilmente previsto dal piano principale elaborato alla vigilia della corsa.
Per provare a dar fastidio alla Mercedes in testa alla corsa, al box del Cavallino hanno deciso di anticipare la seconda sosta (passando di fatto da due a tre stop) montando un set di supersoft usate (al giro 29) con cui Kimi ha coperto otto giri prima dell’ultimo passaggio alle soft.
La Mercedes ha dovuto rispondere subito, cambiando anche lei la strategia di Rosberg per restare sempre nelle stesse condizioni della Ferrari di Kimi. Visto che i margini non sono più quelli del 2015, al box Mercedes non corrono più alcun rischio.
“I nostri pit-stop sono andati bene – ha commentato Raikkonen - e abbiamo fatto le scelte giuste per le gomme, e anche il ritmo è stato piuttosto buono. Alla fine siamo riusciti ad avvicinarci un po' alla Mercedes davanti, ma mai abbastanza da provare ad attaccare Nico".
"Considerando quello che è successo nel primo giro è un buon risultato: non è ancora quello che vogliamo, ma continueremo a lavorare e migliorare. Stiamo andando nella giusta direzione, ma ovviamente non è l'ideale per il team finire la gara con una sola macchina”.
Se non altro Raikkonen non potrà dire che capitano sempre a lui, visto che questa volta il suo weekend è stato immune da problemi.
Il commento amaro questa volta è stato quello di Vettel: “Oggi ho fatto una gara davvero molto corta, non ho neppure sudato...".
"Qualcosa si è rotto, ho visto tanto fumo da dietro e ho sentito che perdevo potenza, per questo abbiamo deciso di fermare la macchina. Di sicuro è frustrante, perché alla fine io sono qui per correre. Ci sono ancora molte gare davanti a noi, questo sarà un lungo anno e anche se oggi non è andata bene perchè non sono riuscito a segnare punti, faremo in modo che la prossima gara vada meglio. Congratulazioni a Kimi. E' stato importante che durante la gara abbia avuto il supporto di entrambi i lati del box”.
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