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Ferrari: a Vettel non è riuscito di fare... filotto con la Rossa

La SF70H è veloce non solo nel passo gara, con Sebastian che ha segnato buoni intertempi nelle simulazioni da qualifica: "Vettel era al limite - spiega Horner - visto che per otto volte è finito nelle vie di fuga, mentre Ricciardo non ha mai sbagliato".

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Foto di: Sutton Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, bloccaggio
Dr Helmut Marko, Red Bull Motorsport Consultant and Max Verstappen, Red Bull Racing

Scorrendo i risultati di giornata non sembra un venerdì da ricordare per la Ferrari. Un quarto ed un quinto posto (con Raikkonen davanti a Vettel) ed un Seb che nella sola sessione FP2 è stato autore di ben otto passaggi nelle vie di fuga di Baku.

Eppure, terminata l’attività in pista, la Ferrari è stata indicata come la monoposto che si è espressa meglio nella prima giornata del Gran Premio dell’Azerbaijan. Una “boutade”? No, c’è della sostanza, ma bisogna analizzare tra le righe.

A frenare Vettel nella simulazione di qualifica è stata l’impossibilità (causa errori e bandiere gialle) a mettere insieme il giro veloce. Gli intertempi c’erano, ma è necessario fare “filotto”, cosa che oggi a Seb non è riuscita. A svelare il potenziale della SF70-H, è stato invece il passo-gara.

Nel long-run con mescola supersoft, Vettel ha coperto, come Verstappen, una distanza di dieci giri, svettando nelle tre tornate conclusive (1’46”243, 1’46”247, 1’46”069) mentre la Red Bull ha accusato un andamento meno costante con Verstappen autore, come miglior passaggio, di 1’46”314.

Stesso copione con le soft, ma qui il margine a favore della monoposto del Cavallino è stato ancora più ampio (quasi due secondi), anche se il long-run è stato di soli cinque giri.

In casa Red Bull sono comunque molto contenti dei primi riscontri arrivati dalla pista. Helmut Marko ha riconosciuto (a sorpresa!) il passo avanti compiuto dalla Renault che ha portato in Azerbaijan delle nuove mappature della power unit, ma ha subito sottolineato che per poter giocarsi la pole position…

”Max dovrà essere quattro decimi più veloce nei primi due settori, ovvero il tempo che perdiamo in rettilineo”.

La Red Bull si è confermata comunque ben bilanciata, nonostante l’ala posteriore in versione “Monza”, ovvero a bassissimo carico, per cercare di ovviare alla carenza di velocità massima.

“I piloti hanno confermato di trovarsi bene con il se tup della monoposto – ha confermato Christian Horner – anche con un carico aerodinamico ridotto al minimo, e nonostante questo siamo stati i più veloci nel secondo settore. Se guardiamo il numero di uscite di pista dobbiamo dedurre che Seb fosse al limite, visto che per otto volte è finito nelle via di fuga, mentre Ricciardo ha concluso la giornata a zero errori”.

Horner dimentica l’uscita di Verstappen, ben più violenta, ma in effetti la sostanza è quella di una Red Bull che sembra aver imboccato la strada giusta verso un ritorno al vertice. Domani dovrà però confermare che venerdì… non era solo un giorno di prove libere...

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