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Ferrari: a Sochi debutta una nuova ala anteriore

La Ferrari in Russia non farà debuttare solo il nuovo motore con le modifiche alla combustione, ma ha intenzione di montare sulle SF16-H una nuova ala anteriore che anticipa il pacchetto aerodinamico previsto a Barcellona.

Ferrari SF16-H, dettaglio del muso

Ferrari SF16-H, dettaglio del muso

Giorgio Piola

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari
ingengeri Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari on the grid
L'ala anteriore danneggiata di Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H on the grid
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H pit stop

James Allison, direttore tecnico del Cavallino rampante, è tornato a lavorare a tempo pieno sulla Rossa, dopo la giusta pausa che l'ingegnere inglese si era concesso a seguito dell'improvvisa scomparsa della moglie Rebecca il giorno dopo il Gp del Bahrain: il britannico sta spingendo al massimo lo sviluppo della SF16-H nel tentativo di andare a riagguantare la Mercedes che ha vinto i primi tre GP della stagione 2016 con Nico Rosberg.

A Sochi, infatti, la Ferrari non ha programmato solo il debutto del motore 059/5 evoluzione che, inizialmente, era previsto al Gp di Spagna, ma che viene portato in pista una gara prima come avevamo  anticipato in esclusiva su Motorsport.com, visto che si vedrà anche una nuova ala anteriore sulle Rosse di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.

Nel Reparto Corse c'è la voglia di esprimere finalmente tutto il potenziale della SF16-H, visto che i problemi di affidabilità hanno costretto la squadra di Maranello a parzializzare le prestazioni per evitare le rotture. In Russia, invece, la Ferrari pare intenzionata ad andare all'attacco della Mercedes nella speranza di metterla in difficoltà per la prima volta nella stagione 2016.

Tre gettoni di sviluppo per il motore Evo

Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, quindi, disporranno di un'ala anteriore più carica che dovrebbe migliorare l'efficienza della SF16-H sul circuito russo, mentre i tre gettoni di sviluppo che saranno spesi sul 6 cilindri dovrebbero consentire di migliorare la combustione, innalzando il rapporto di compressione e introducendo delle modifiche grazie alle quali sarà possibile aumentare la portata dei gas di scarico, riducendo il tempo di risposta della turbina.

In vantaggio, infatti, dovrebbe essere doppio: con anticipi più spinti il motore termico sarà in grado di regalare qualche cavallo in più, ma anche il turbo Honeywell con una maggiore spinta dai gas roventi potrà contribuire ad un più efficiente funzionamento dell'ERS.

Si cambiano le rotazioni delle power unit

La Ferrari, insomma, insiste nella ricerca delle prestazioni, consapevole che limitandosi a calibrare l'affidabilità della power unit rischierebbe di buttare all'aria un altro anno. E sarebbe troppo presto per gettare la spugna: i motoristi diretti da Mattia Binotto sono convinti che non sia un problema utilizzare il motore numero 3 per Sebastian Vettel, mentre è solo il secondo per Kimi Raikkonen, del momento che l'unità numero 2 potrà ancora essere sfruttata con delle sapienti rotazioni tanto nelle prove libere che nei GP come Montecarlo dove il 6 cilindri non è sottoposto a troppi sforzi.

 

 

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